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Calcio Dilettanti

IL PAGELLONE di Eccellenza e Promozione ’24/’25

Il pagellone di Eccellenza e Promozione

Terminate regular season e post season, per le squadre parmensi ecco che arriva il tanto temuto momento dei bilanci e dei voti all’annata sportiva 2024/2025.

Come di consueto ogni fine stagione, non può proprio mancare il pagellone di SportParma, riservato a Eccellenza e Promozione. Il resoconto della stagione non è molto positivo: il massimo campionato regionale perderà due rappresentanti (il Borgo San Donnino non iscriverà la prima squadra, mentre il Colorno è retrocesso) e potrebbe accogliere solo la Futura Fornovo Medesano, in caso di ripescaggio, per effetto del successo in Coppa Italia. Due squadre le ha perse anche la Promozione: giù Fidenza e Sorbolo Biancazzurra, ma almeno l’unità di 5 parmensi anche nel 2025/2026 – che comprenderà 17 organici per girone – resterà invariata grazie alle ascese di Langhiranese, Noceto e San Secondo (quasi certamente). Chissà che non ci sia spazio anche per il Team Traversetolo, che aspetta e spera dopo essere arrivato ai quarti dei playoff regionali…

Ecco i voti che sanciscono i promossi e bocciati di fine stagione per il primo di due appuntamenti da non perdere. Nei prossimi giorni toccherà alle pagelle di Prima Categoria.

Le pagelle sono a cura di Lorenzo Fava.


ECCELLENZA

fidentina Fidentina: 7,5
Alla sua 12ª presenza in Eccellenza, la compagine granata di Fidenza ha disputato la sua terza miglior annata di sempre: i “soli” 55 punti conquistati non sono stati abbastanza per raggiungere le vette toccate nel 2013/2014 (60 punti) e nel 2015/2016 (addirittura 67). La corsa dei granata si è arrestata a tre giornate dalla fine, terminate tutte con un sconfitta. Tutte senza quel Manuel Nocciolini, colpo da novanta dell’estate: il “barba-bomber” è stato autentico mattatore e, per certi versi, rivelazione vista la vena realizzata che lo ha portato a gonfiare la rete per ben 17 volte. Grazie anche ai sigilli dell’ex Parma il club presieduto da Iemmi ha potuto volare sulle ali dell’entusiasmo e macinare punti su punti: dopo aver finito l’andata al 7° posto (con 29 punti), Petrelli e soci hanno vissuto a inizio 2025 un picco di entusiasmo che li ha portati addirittura a insediarsi, una tantum, sul 3° gradino del podio. La squadra ha cullato a lungo il sogno di entrare nei playoff, ma ben presto ha capito che avrebbe dovuto farlo da 4ª dato che il 5° piazzamento non sarebbe servito per il distacco dei punti accumulato dall’imprendibile duo di testa Correggese-Nibbiano&Valtidone. I sogni si sono spenti a 270’, quando la spia della riserva si è accesa e ha fatto fermare la macchina ben pilotata da mister Montanini, che ha chiuso con 15 vittorie, 10 pari e 9 sconfitte. Ci riproverà l’anno prossimo, con rinnovate e bellicose ambizioni. Garanzia.

salsomaggiore Salsomaggiore: 7
Faccia ammenda delle proprie colpe chi, alla vigilia della stagione, dava i gialloblù già per spacciati (quasi alla stregua di un facilmente prevedibile già derelitto Castelfranco). Il cuore dei termali, benché la colonia salsese non sia più preponderante come qualche anno fa, va sempre oltre l’ostacolo. E anche quest’anno ha battuto all’unisono di tutti i suoi componenti per garantire la salvezza. Per il secondo anno di fila, sempre sotto la sapiente guida di un mister fuori categoria come Gigi Apolloni, mantenere l’Eccellenza non è stata opera sofferta come da tradizione: Morigoni e soci, già 24 punti a metà del guado, hanno concluso mantenendo praticamente la stessa media punti. Fondamentale la partenza sprint: 4 vittorie in 4 gare, imbattibilità nelle prime 7 disputate e lo scalpo eccellente al Nibbiano – nel recupero dell’8ª, giocata il 22 dicembre – a segnare lo zenit di una bella prima parte di stagione. Dopo il giro di boa, sono arrivati altri 22 punti, grazie anche all’invincibilità nei 6 derby territoriali contro Colorno, Borgo (contro cui, il 2 febbraio, è stata centrata una prima storica vittoria) e Fidentina (difeso, anche quest’anno, l’amuleto del “Francani”). Ottime alcune intuizioni sul mercato del ds Nani: le scommesse, entrambe vinte, Roberi Vota e Corbelli (8 gol a testa), ma anche la “recompra” a dicembre di Yener, autore di un gol pesantissimo e di tante buone prestazioni. Nota di merito, a parte, per uno straordinario Mattia Fanti, che meriterebbe ormai la D: terzo cannoniere del girone con 19 centri, ha contribuito a rendere il Salso non più un undici da battaglia, ma una squadra macchina da gol (50 marcature totali ne fanno il 7° attacco). Zemaniano.

borgosandonnino Borgo San Donnino: 4,5
Se il precedente anno di Serie D era stato un salasso, stavolta la fuoriuscita di sangue ha finito per essere esiziale per il club biancoblù di Fidenza. Il progetto del presidente Magni – che, come ogni estate, non aveva fatto mancare iniezioni di entusiasmo e di nuovi capitali, utili ad allestire la solita corazzata (gli arrivi di Narduzzo, Martinez, Roma, Setti, Delporto, la conferma di Ferretti: posson bastare?) – è presto collassato su se stesso. I primi sintomi dello stato patologico del Borgo si erano ben presto verificati a inizio campionato, quando il promettente avvio (en plein di vittorie nelle prime 5, anche contro il Nibbiano), era stato bruscamente interrotto dall’uscita di scena del dirigente “con portafoglio” Gherardi: un addio che avrebbe stravolto un progetto tecnico, incentrato su alcuni uomini di fiducia dell’ex presidente di Tonnotto San Secondo e Colorno, e che via via avrebbe fatto crollare il terreno sotto ai piedi a mister Galli, esonerato dopo 13 match (22 punti fatti) a causa di una crisi conclamata dalla debacle nella stracittadina (0-5 per la Fidentina a fine novembre). Si pensava che cambiando guida sarebbero cambiate anche le cose: e, invece, la prima vittoria del successore Turrini sarebbe stata spazzata via dalle successive 3 sconfitte. Via anche lui (e il ds Fassa): il giorno dopo Santo Stefano, ad allenare Abelli e soci, c’era di nuovo Galli, che avrebbe poi portato a termine con ulteriori 20 punti una mesta stagione che ha consegnato un 10° posto interlocutorio a 45 punti, con un ritardo di 26 rispetto al primo posto che era l’obiettivo dichiarato. Forse anche a causa di questa delusione il cuore ha smesso di battere: dal prossimo anno il Borgo, almeno tra i seniores, non ci sarà più. E il pres Magni entrerà nei ranghi della Fidentina. The end. 

colorno Colorno: 4
«Anche il capitano del Titanic lo diceva: “Ma no, ma no, è solo un rumorino… da niente!”». Quel rumore metallico, un po’ sordido e anche sinistro, che Giovanni sentiva come una minaccia durante il viaggio on the road in “Tre uomini e una gamba”, non è stato percepito dal club gialloverde. Consapevole, sì, di andare incontro a una stagione meno sfarzosa rispetto al passato, ma forse non aveva davvero percepito il rischio che la tratta sarebbe andata a sbattere contro un iceberg. L’idea, coraggiosa ma poco sostenuta, di allestire una squadra giovane e, più o meno, autoctona è naufragata ben presto insieme al “capitano” Bertoli. esonerato a inizio novembre dopo 9 punti in 10 partite. Uno score comunque migliore di quello ottenuto, nello stesso arco di gare, dal secondo timoniere stagionale: Cristiani (l’artefice del miracolo Salso nel 2022), in 70 giorni, di punti ne avrebbe portati a casa solo 8. E così la dirigenza – che nel frattempo aveva rivoluzionato la squadra sul mercato, tradendo la politica iniziale, per assecondare le richieste del coach modenese – si è affidata al terzo traghettatore. Il debuttante Baldi, subentrato a -6 punti dal 12° posto, ha navigato a vista in acque limacciose, senza riuscire a portare l’imbarcazione in porto, nonostante i 13 punti in 14 match: la forbice rispetto all’Arcetana – complice quella maledetta sconfitta interna della 30ª – si è allargata a 9 punti e, all’ultima curva, il Gotico si è preso l’ultimo playout effettuando il sorpasso, grazie alla contemporanea sconfitta dei gialloverdi a Viano, che ne ha sancito la retrocessione diretta. Come nel 2017, la nave è affondata. Schettino.


PROMOZIONE

futura fornovo medesano logoFutura Fornovo Medesano: 8,5
Un’annata straordinaria, forse irripetibile, per il club dei due comuni della val Taro che, al suo 5° anno di vita, ha fatto la storia. Più di quanto non l’avessero fatta in passato, nelle loro 6 partecipazioni ciascuno in Promozione, gli avi di Fornovo e Medesanese. La squadra di mister Rizzelli, partita come outsider pronta a insediarsi nei playoff, è andata ben oltre il mantenimento delle promesse: ha accumulato vittorie, segnato gol a grappoli e fatto divertire grandi e piccini. Dopo i 28 punti dell’andata, Bernardini e soci ne hanno trovati altri 31 nel ritorno, utili a classificarsi al 4° posto a quota 59 (+10 rispetto a un anno fa), così da centrare davvero i playoff. Nel post season, alla vittoria esterna in quel di Vezzano non si è riuscito a dar seguito con un altro exploit a Bobbio, nella tana della seconda classificata. Poco male: da un mesetto i biancorossblù avevano già aggiunto alla bacheca una prestigiosa Coppa Italia regionale, dopo un percorso netto portato avanti da agosto. E che pian piano è diventato sempre più appassionante, sino alla finale di San Felice sul Panaro: la vittoria sulla Comacchiese vale il 5° posto nei ripescaggi e, quasi certamente, l’Eccellenza. Peccato solo per il ginocchio di bomber Cocchi, ma il materiale da cui ripartire ci sarebbe: i “vecchi” che hanno dato la giusta solidità, i giovani di talento che giocano da veterani (Zeffirini, Danini, Ferraroni, Olivieri, Ajdini, Venturini), un Sutera definitivamente consacratosi (11 in campionato, 3 ai playoff), un collettivo capace di mandare a segno 12 diversi effettivi. Bisognerà farlo con nuove idee, chiare e condivise. Luna park.


carignanous Carignano: 7,5
Nonostante i cambiamenti estivi che sembravano dare una svolta, l’incubo di una naturale prosecuzione del miracolato campionato di un anno fa, concluso con una salvezza ai playout, sembra riproporsi senza una fine. Ancora sotto la guida di mister Soldi, il rinnovato club di strada Montanra, che aveva inserito una decina di innesti “pesanti” (tra cui il folto gruppo di ex felinesi, il rientrante portiere Dessena, ma anche alla scommessa – poi persa – Dallaglio), ha iniziato così come aveva finito: stentando. A pochi giorni dal Natale, a metà cammino, il cammino ha imposto un pit-stop con cambio gomme e pilota: si è arrivati all’addio con l’allenatore che, fin lì, aveva raccolto 20 punti in 17 match (con 17 gol fatti e 26 subiti), che valevano un pericoloso 11° posto a +3 sui playout. Sotto l’albero, è arrivato Bertani: il mister fidentino, reduce dall’esonero al Cervo, ha spinto il piede sull’acceleratore e ha portato i giallorossi a scalare cinque posizione e a chiudere, così, in sesta posizione. Se solo la rincorsa fosse incominciata prima… Conti e soci comunque sono stati artefici di un girone di ritorno da secondi della classe con 35 punti (10V, 5N, 2P) che quasi hanno doppiato quelli dell’andata: meglio solo l’inarrivabile Pontenurese, capace di farne 44. Nota di merito per i due bomber, entrambi in doppia cifra a quota 10, Lestini e Lauriola: il primo, classe 2004, si è consacrato nel finale (7 reti nelle ultime 7 di campionato), il secondo si è rilanciato in categoria dove era arrivato, inizialmente, con un ruolo da comprimario. Diesel.


monticelliterme Terme Monticelli: 6,5
Come per tutte le 5 neopromosse, che ci sarebbe stato da faticare era uno dei prerequisiti accettati al momento dell’iscrizione. Per i biancocelesti, la 20ª nella loro storia da quando la Promozione è tornata ad essere il secondo livello regionale. E l’esperienza della club, alla lunga, ha prevalso: nei momenti critici il presidente Ferrari e il ds Marchini non hanno fatto mancare l’appoggio a mister Groppi, nemmeno quando la classifica (dopo l’8ª, la 20ª e la 21ª giornata) era diventata brutta quando il punto più basso toccato era stato il 17° e penultimo posto. Anzi, la dirigenza è corsa ai ripari, apportando i giusti correttivi sul mercato, sia al termine di quello estivo (Diakite ha rinsaldato la difesa) sia nella finestra di dicembre (Tommasini per l’attacco). Tant’è che i termali, dopo aver girato la boa con 17 punti, a -1 dalla salvezza, ha dato una sgasata nella seconda metà di stagione chiusa, poi, a quota 39. Categoria mantenuta con 90’ d’anticipo grazie a 10 vittorie – 7 con uno scarto minimo nel punteggio – e a soli 33 gol segnati (di cui 7 su rigore) da 11 marcatori diversi. Vecchiattini è stato il bomber con 8 gol, ma quelli più importanti per la stagione hanno avuto due firme ben precise: il difensore Martinez con la doppietta di Vezzano (alla 28ª giornata) e il già citato Tommasini che, con 6 segnature (le prime 5 tutte su rigore), ha regalato 5 vittorie nelle altrettante partite in cui è andato a referto. Corto muso.


fidenza logo Fidenza: 5
C’erano grandi aspettative per il ritorno del sodalizio borghigiano dopo ben 7 anni di purgatorio in Prima Categoria. Forse, ci aveva fatto troppo l’abitudine che alla fine vi ci è tornato immediatamente. L’asinello bianconero, sempre ultimo in classifica dalla 15ª alla 30ª, è stato messo dietro la lavagna, al termine di una stagione che ha subito troppi cambiamenti: il mercato è stato oggetto di ripensamenti che, alla lunga, non hanno pagato (come “tagliare” il centrocampista Russolillo per puntare su Amore, subito sparito in seguito all’espulsione rimediata all’esordio) e la mancanza di un centravanti di riferimento – almeno fino all’arrivo di Jemal Ibrahimi (5 gol da dicembre) – ha costretto Bedogni (7 centri) a fare gli straordinari. Pochi, tropo pochi, i punti nel girone d’andata (solo 13) e, in generale, lontano dal “Francani” di Salso (appena 9 quelli in trasferta); sono mancati i giovani talenti Bacchini, per infortunio, e Ziveri, che ha abbandonato a metà strada per un’esperienza extra-calcio all’estero; sotto le attese il rendimento di doversi senatori, tra cui il più emblematico quello del portiere e capitano Spanu che ha perso il posto, durante un periodo di appannamento, salvo poi riprenderselo. Il campionato ha aspettato fino al 90’ del 33° turno la squadra allenata, prima, da Bazzarini (17 punti in 23 partite per un momentaneo 18° posto a -6 dai playout) e, da febbraio, da Abbati (10 punti nelle successive 11): ma il gol segnato in extremis dal Vezzano, nell’1-1 del penultimo match, ha condannato il Fidenza, penultimo, a un’immediata retrocessione, privandolo di giocarsi il tutto per tutto con la Bagnolese nella giornata conclusiva. Fiasco.


sorbolo biancazzurra logoSorbolo Biancazzurra: 5
Era già accaduto due stagioni or sono che il sodalizio sorbolese gettasse alle ortiche un’intera stagione sul più bello. Accadde nella primavera 2023, quando si dilapidò la vittoria del girone B di Prima con un solo 1 pari raccolto nelle ultime 6. La storia si è ripetuta anche stavolta, ma si è andati ben oltre ogni peggior aspettativa: i rossoblù hanno finito con un poco invidiabile score di 11 sconfitte consecutive nelle ultime 11 giornate (20 in tutto). Il campionato, di fatto, ha regalato gli ultimi punti, tre, il 2 febbraio con la vittoria sul Luzzara, prima che un irrazionale harakiri stroncasse con netto anticipo la classifica e le speranze di Margini e compagni che, fino a quel giorno lì – tranne in due occasioni – si erano sempre tenuti al di sopra dei playout. La stagione infatti era iniziata bene sotto la guida di Musi, silurato però all’improvviso, dopo la 13ª giornata,  nonostante una media di 1,00 punti a partita. Il Bertoli-bis – inaugurato con un discreto successo (13 punti punti nelle prime 10 uscite) – sembrava poter essere una soluzione vincente, ma l’autolesionismo ha preso il sopravvento. A livello di singoli, Zanetti ha fatto quel che ha potuto e qualche baby talento almeno si è messo in mostra: farà parlare di sé il classe 2005 Anas El Ghazzouli, autore di 4 gol. Ma non è bastato. Impossibile evitare la discesa fino all’ultimo posto con un tracollo così drammatico, sul quale ha inciso l’inconsistenza dimostrata fuori casa (appena 4 punti su 51 disponibili). Tafazzi.

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