Con la sconfitta anche in gara2 dal Nettuno (5-2) serve un mezzo miracolo per poter approdare in finale dove è già Â sicura di essere la T&A San Marino. Non è bastato un ottimo Corradini, male Orta. L'attacco batte ma produce poco: a far la differenza la strategia nettunese.
La stella sta cadendo. Volendo si può esprimere ancora un desiderio perchè possa resistere. Con la sconfitta, subita ancora in rimonta, anche in gara2 col Nettuno, il Cariparma vede allontanarsi sempre più la difesa del titolo conquistato lo scorso anno. Per poterlo fare deve vincere gara 3, ma sperare nella vittoria del Bologna non è sufficiente. In questo caso le tre citate arriverebbero a pari punti in classifica, e negli scontri diretti, per cui occorrerebbe guardare ai punti subiti negli scontri diretti. Al momento Bologna ne ha 26 (e non ne deve aggiungere altri), Nettuno 18, Parma 21. I conti sono facili da fare. Cosa fa la differenza tra il miglior attacco della regular season ed il peggiore delle semifinali? Non solo il monte, segnatamente il bullpen, ma il gioco, la strategia, la tattica. Come ad esempio far eseguire lo squeeze al quarto in battuta. Parma batte ma, per l’ennesima volta, produce poco: al settimo le valide dicevano 8 a 3 Parma ma il punteggio era solo 2-1 per i ducali. Non è bastata una grande prova di Corradini (3h, 7so in 7rl) perché Orta ha disfatto in soli quattro uomini. Scelta ovvia, quella del partente, per dare un giorno in più di riposo a Cicatello, ed eventualmente Grifantini, dietro Burlea in gara3. Parma ha saputo reagire subito al vantaggio nettunese del quarto, giunto su un lancio pazzo, segnando due punti al cambio campo grazie a tre valide, punto quelle di Yepez e di Medina (doppio). Parma ha un’altra buona occasione al sesto quando porta corridori agli angoli (Zileri in terza dopo un doppio ed una rubata e Scalera in prima) con Desimoni in battuta. Si aspetta la valida che non arriva perché l’esterno termina al piatto senza girare la mazza. Un buon Escalona, bene dritta e cambio, lascia il posto, ad inizio settimo, all’ultra quarantenne Leal che concede solo le briciole ad un attacco che con Nettuno in rimonta si spegne. Il sorpasso arriva all’ottavo. Corradini apre con la base a Caradonna e dopo poco più di 100 lanci viene rilevato da Orta. Retrosi per due volte mette in foul il bunt di sacrificio e sul conto di 2-2 piazza un line-drive a sinistra, Scalera non difendeva benissimo la linea di foul, che porta corridori in terza e seconda; il successivo out in prima di Camilo vale il pareggio. Con Retrosi in terza, Mazzanti piazza uno squeeze impeccabile e Nettuno passa a condurre 3-2. Sull’azione, Orta vuole tirare comunque a casa anziché fare l’out in prima e sono tutti salvi. Dopo l’out a casa di Mazzanti sulla rimbalzante di Ramos è Sparagna, sempre lui, che piazza la valida del 4-2 di Rosario. Il quinto punto arriva al nono con Retrosi sul lungo doppio al centro di Camilo. Nettuno ora vede la finale che manca dal 2008: fu contro San Marino, avversario, già sicuro della finale con la vittoria su Bologna di stanotte, che potrebbe ritrovare. Ma c’è un ultimo atto da vivere.
NETTUNO 000 100 031 – 5 h7 e0
CARIPARMA 000 002 000 – 2 h9 e1
Nettuno: 2b Caradonna 1/4 cf Retrosi 1/3 dh Camilo 2/5 3b Mazzanti 1/3 ss Rosario 1/4 Ramos 0/4 rf Sparagna 1/4 1b Imperiali 0/3 lf Ambrosino 0/3 p Escalona (Leal)
Cariparma: ss Yepez 1/5 2b Dallospedale 2/4 rf Medina 2/4 1b Sambucci 0/4 dh Munoz 0/4 cf Zileri 2/4 c Bertagnon 1/3 3b Scalera 0/2 lf Desimoni 1/3 p Corradini (Orta, Giovanelli)
Note. DP Nettuno 1. LOB Nettuno 7 Parma 8. 2B Retrosi, Camilo, Medina, Zileri.
ESCALONA rl6 r2 er2 h7 bb2 so6 – LEAL (W) rl3 h2 so1 bk1
CORRADINI rl7 r2 er2 h3 bb3 so7 wp1 hbp1 – ORTA (L) 0.1 r2 er2 h2 – GIOVANELLI rl1.2 r1 er1 h2 hbp1