Ultimo appuntamento della stagione 2022-23 con “Il Gede Risponde”, la storica rubrica di Sportparma.com con la firma inconfondibile di mister Pietro Gedeone Carmignani.
Parma fuori dai playoff di serie B, il Cagliari è stato più forte dei crociati? E quanto hanno influito le decisioni arbitrali?
“E’ una semifinale difficile da commentare, ho visto che il pubblico ha applaudito ma c’è grande delusione. Voglio concentrarmi solo sul calcio giocato, non parlo di altro, cioè i rigori dati e non dati:, perché non credo alle congiure. Il Parma si è fermato al primo tempo di Cagliari, ma la qualificazione si giocava su due partite. La gara di ritorno è stata giocata alla pari, incredibile la traversa colpita da Bonny.
La prestazione c’è stata, ma anche quella del Cagliari, entrambe le squadre hanno avuto buone occasioni per segnare. Il pareggio della gara di ritorno mi sembra giusto. L’aspetto importante, al di là dell’amarezza per il risultato finale, è stato il bellissimo comportamento del pubblico del Tardini. Basti vedere quello che è successo in Brescia-Cosenza… A Parma hanno saputo accettare il risultato negativo, è un comportamento di grande maturità”.
Il secondo tempo della semifinale d’andata (a Cagliari) poteva essere gestito diversamente?
“Queste due partite hanno rispecchiato gran parte del campionato dei crociati, cioè l’assenza di continuità, se non nella parte finale della stagione. Nella partita d’andata tra primo e secondo tempo c’è stato un abisso, nel secondo tempo il Cagliari sfondava sempre sulla destra e il Parma non ha trovato le dovute contromisure. I tre gol del Cagliari sono arrivati sempre dalla destra.
Il Parma si è fermato al primo tempo di Cagliari, sullo 0-2 nessuno avrebbe pensato alla rimonta dei sardi. La partita non è andata come doveva anche perché ci sono state valutazioni sbagliate; a livello individuale Vazquez non ha inciso, lui è il giocatore più importante del Parma. Sono mancate delle cose, il Parma non ha avuto la qualità del primo tempo di Cagliari, mentre i sardi hanno avuto grande attenzione difensiva e i cambi di Ranieri hanno inciso maggiormente. Ma con questo non voglio dire che Pecchia abbia preparato male la partita, solo le scelte del secondo tempo hanno fatto la differenza”.
Il bilancio della stagione appena conclusa?
“A questo punto il bilancio della stagione è deludente, il Parma era partito per vincere e tornare in A. Riconosco l’impegno profuso ma c’è grande amarezza. Poi ci sono una serie di punti interrogativi che andrebbero risolti anche in vista della prossima stagione. Ad esempio: all’inizio del campionato Inglese sembrava in grande forma, poi si è smarrito. La soluzione Vazquez ha funzionato fino ad un certo punto, secondo me non ha le caratteristiche per fare il falso nueve. Comunque non spetta a me fare queste analisi, la società è già al lavoro per cercare il perché non si è andati in A”.
Passiamo alla serie A, ultima giornata di verdetti. Partiamo dallo spareggio Spal-Verona?
“La salvezza di Spezia e Verona era legata alle motivazioni di Roma e Milan. Entrambe hanno onorato e rispettato il campionato vincendo le due partite e condannando le due squadre all spareggio. Spareggio giusto”.
La Juventus vince ma non sa ancora se potrà giocare in Europa il prossimo anno. Cosa ne pensa?
“La Juve aggiunge 3 punti al suo ottimo risultato del campo, poi i punti non bastano perché ci sono stati problemi fuori dal campo. La Juve ha fatto bene, il terzo posto è un buon risultato, magari sarebbe arrivata anche seconda se non ci fosse stato tutto il caos; penso alla trasferta di Empoli arrivata poche ore dopo la notizia della penalizzazione”.
Il secondo posto della Lazio è una sorpresa?
“La Lazio ha vinto a Empoli, il secondo posto è il giusto premio, meritato, per una squadra che ha saputo toccare punte di gioco notevoli. Il problema resta la discontinuità”.
Quanto l’ha sorpresa l’addio di Spalletti al Napoli?
“Il Napoli festa scudetto, 90 punti fatti ma Spalletti lascia. Anno sabatico? Probabilmente ci sono divergenze di vedute con la società”.
E la Fiorentina?
“La Fiorentina ha messo in campo la formazione migliore per prepararsi alla finale di Praga. E’ in ottima condizione psicofisica che fa ben sperare. Per il Sassuolo stagione a fasi alterne”.
Infine l’Inter: è una sfida impossibile quella contro il Manchester City in finale di Champions League?
“Inzaghi ha fatto giocare la squadra titolare contro il Torino e per me ha fatto bene, mantenendo la forma e la concentrazione in vista della finale di sabato contro il Manchester City. Ha vinto una gara equilibrata contro un buon Torino. Se seguiranno le scelte di Juric il futuro sarà ancora migliore. Il lavoro dell’allenatore è sotto gli occhi di tutti. Come ha fatto Italiano con la Fiorentina.
Infine il Manchester City: tutti lo danno per favorito, ma adesso sento dire qualcos’altro, cioè che l’Inter se la può giocare con buone probabilità, perché gioca in maniera diversa rispetto all’avversario. La verità è che servirà grande sacrificio, avere pazienza e aspettare. I giocatori dell’Inter sulle ripartenze possono fare male. Il possesso palla sarà del Manchester, servirà una gara di sostanza in cui l’Inter dovrà sfruttare le occasioni che gli capiteranno. L’Inter ha giocatori top a livello internazionale. E’ concreta e solida. Ha possibilità di vincere”.