Il lunedì è il giorno del Gede. Cinque domande e cinque risposte firmate dall'ex tecnico del Parma, Pietro Carmignani, per analizzare l'ultima giornata di campionato e soprattutto la strepitosa vittoria del Parma in casa del Napoli.
Mister, il Parma ci ha regalato un sabato sera fantastico. Quale è stata la chiave del successo a Napoli?
“Sabato sera ho visto un ottimo Parma. Una squadra brava a difendersi, a coprire tutti gli spazi e a ripartire in contropiede. Floccari, Giovinco e Biabiany hanno fatto una grande prestazione; tutti e tre sono un pericolo per qualunque difesa. Mi è piaciuto soprattutto Floccari, è in crescita e gioca al servizio della squadra. L’importante è che non si dica che il Napoli era in giornata no; forse aveva la testa alla partita di Champions di domani, ma il Parma ha fatto un’ottima partita e ha meritato di vincere”.
Quindi Colomba ha avuto ragione a non cambiare modulo ed insistere con il 4-4-2?
“Direi proprio di sì. Colomba è stato bravo a credere nelle sue idee. Questa è la conferma che nel calcio non conta solo la tattica, ma soprattutto le motivazioni, la testa e la corsa. Nelle ultime due partite il Parma ha fatto vedere grandi progressi, ora sotto con l’Atalanta, una sfida che potrebbe lanciare ancora più in alto i crociati. Il morale è ottimo, quindi bisogna approfittarne, anche se di fronte ci sarà una squadra tosta, bene organizzata e forte in trasferta. Certo è che un’altra vittoria potrebbe cambiare la stagione”.
Al San Paolo si è vista anche una grande difesa, è d’accordo?
“Bhe, hanno concesso veramente poco. Tutta la squadra ha fatto una partita di sacrificio ed è normale che la difesa tragga i suoi benefici da questo tipo di atteggiamento. E poi il Parma può puntare su Mirante, un portiere bravo; merita la Nazionale, non ci sono dubbi”.
Oltre al Napoli, cade anche l’Inter di Ranieri. Come vede i nerazzurri. E come giudica il mezzo passo falso della Juventus?
“L’Inter non è ancora una squadra. Moratti sbaglia a lamentarsi degli arbitri, dovrebbe pensare di più alla squadra perché gente come Cambiasso, Stankovic e Lucio non sono più quelli di una volta. L’Inter è una squadra sazia. Ranieri è l’uomo giusto? Non lo, di sicuro il suo compito è molto difficile e fino ad ora non ha fatto vedere grandi segnali. La Juve aveva l’occasione per tentare una prima fuga, ma ha fallito. La squadra di Conte conferma i soliti problemi e cioè di avere difficoltà a battere le piccole, le squadre fisiche e toste come il Chievo. In definitiva, in testa non c’è nessuna fuga; ne giova il Milan che batte un Palermo senza coraggio e personalità. I mal di pancia di Ibrahimovic e Cassano mi fanno ridere; forse dietro le parole di Ibrahimovic c’è la regia occulta di Rajola? L’unica cosa certa è che ieri, dopo un avvio deludente, lo svedese è stato devastante”.
Quella di ieri è stata una giornata con pochissimi gol (solo 5), come mai?
“Credo sia stato solo un caso, se la cosa si dovesse ripetere allora ci sarà da chiedersi il perché. Per fortuna la giornata si è chiusa con il derby Lazio-Roma, una partita combattuta, equilibrata (almeno fino all’espulsione di Kjaer) e piena di occasioni da gol. Ha vinto la squadra che in questo momento ha più qualità, oltre a giocatori importanti. Sinceramente non ho capito la scelta di Luis Enrique di giocare con la difesa così bassa; per me è stato un errore, soprattutto con il modulo che utilizza lo spagnolo. Due citazioni, infine, meritano il Bologna e il Siena. Pioli ha ottenuto una vittoria che meritava per tutto quello che gli è successo, ma il Novara è stato punito oltremisura. Evidentemente Pioli è riuscito a dare la scossa sin da subito. Il Siena continua a stupirmi, credo che sia la migliore squadra della serie A in quanto a pressing”.