In un comunicato diramato dalla società Â Nettuno baseball, Lino Connell si scusa e "giura" di non averlo fatto apposta di colpire l'arbitro
L’aria di Nettuno è contagiosa? Parliamo di baseball. Il venezuelano Lino Connel, arrivato quest’anno a Nettuno dopo tre stagioni tra Bologna e Godo, ha pensato bene, sabato pomeriggio, di gettare, seppur non violentemente, la mazza addosso all’arbitro capo! Connell non aveva mai dato in escandescenza nel suo trascorso italiano e la cosa mi, ci ha lasciati tutti un pò esterrefatti. A Nettuno hanno probabilmente il record di squalifiche nella storia del baseball italiano, la più grave a Ruggero Bagialemani cui alcuni anni fa la lunga squalifica venne, seppur in parte, condonata (calcio nella pancia all’arbitro). Il giudice sportivo, come noto, ha squalificato Connell per 13 mesi! In Italia praticamente, vista anche l’età, non giocherà più. Ora, Connel ha chiesto scusa a tutti, accetta la squalifica, ha ribadito la sua irreprensibilità, condivisa, della sua carriera non solo italiana e ha detto che non lo ha assolutamente fatto volontariamente. Voleva, ha detto, buttarla a terra per stizza ma sfortunatamente ha preso prima le gambe dell’arbitro … Chi, come me, era alla partita non ha avuto esattamente quella sensazione. Anche perchè in tutti questi anni tantissimi hanno gettato via la mazza per stizza, ma mai nessuno lo ha fatto verso l’arbitro, sapendo che potrebbe colpirlo e rischiare grosso. Connel, fermo nel box, ha guardato verso l’arbitro e poi ha gettato la mazza, non violentemente, verso di lui e l’espressione dopo la chiamata dell’ultimo strike a suo carico (l’out che ha chiuso la partita) non era certo consenziente (nel comunicato odierno infatti dice che secondo lui il lancio chiamato strike era un ball). E dopo l’espulsione, che deve aver sentito, è andato nel dug out bello tranquillo senza voltarsi e non ha nemmeno provato a “discolparsi” nel frangente. La pazienza può scappare a chiunque: bene scusarsi ma è difficile credere all’alibi fornito oggi. La verità sta dentro di lui: è anche quella esternata? Vogliamo credergli. Un amico mi ha detto se 13 mesi non siano eccessivi. Non saprei (nel rugby recentemente c’è stata una squalifica di 72 settimane per dita negli occhi, ad un altro giocatore); io me ne aspettavo 6 se devo essere sincero, ma nel baseball italiano negli ultimi anni c’è stata un’eccessiva dose di irrispettosità nei confronti dei direttori di gara non sanzionata adeguatamente che probabilmente questa sconta anche un poco di “mano leggera” degli scorsi anni. E’ pur vero che gli arbitri italiani forse dovrebbero crescere qualitativamente, ma questo non giustifica affatto certi comportamenti. Speriamo che serva da deterrente.