Il pareggio pirotecnico tra Parma e Sampdoria (3-3), la lotta Champions e la salvezza. Sono gli argomenti della nuova puntata de “Il Gede Risponde”, la rubrica del lunedì di Sportparma firmata dall’ex tecnico crociato Pietro Gedeone Carmignani.
Partiamo da Parma-Samp: la prestazione è da cancellare, ma il punto conquistato è oro colato. Condivide?
“Partita ricca di tutto, di combinazioni, situazioni e supremazia alternata tra due squadre “gemellate”. Partita intensa, di corsa, fisica e piena di gol. Bisogna dire che una volta passato in vantaggio il Parma doveva sfruttare meglio il contropiede, invece la squadra mi è apparsa poco convinta e determinata. Ad un certo punto il 3-1 sembrava definitivo, poi è arrivato il rigore e la reazione. La salvezza non è ancora matematica, ma è quasi definitiva, per questo motivo il pareggio di ieri è importante. Complimenti ai tifosi di entrambe le squadre per il grande clima che hanno creato prima e dopo la gara, uno spettacolo”.
Sei punti di vantaggio a 3 giornate dalla fine sono un margine rassicurante?
“Nel calcio può capitare di tutto, però il Parma ha una certa serenità. Poi il pubblico pretende di più ma deve capire quale è l’obiettivo prefissato a inizio stagione. Il Parma non è mai stato in difficoltà dal punto di vista della classifica e non deve farsi prendere dall’ansia. Poi nel calcio hanno ragione tutti, pro e contro, ma i numeri e la classifica non sbagliano mai. L’obiettivo era la salvezza, ricordiamocelo”.
Lunedì sera si va a Bologna e dopo il famoso spareggio salvezza del 2005, con lei in panchina, da quelle parti hanno sempre il dente avvelenato. E’ una partita decisiva?
“E’ una gara importante ma non decisiva, anche perché bisogna vedere cosa fanno le altre, l’Empoli gioca in casa della Samp, il Genoa va a Bergamo, l’Udinese a Frosinone. Restiamo sereni. Non bisogna avere paura, bisogna stare attenti a tutto perché fino a quando non arriva la matematica non si può festeggiare”.
La copertina della 35a giornata è tutta dell’Atalanta. Perché corrono più degli altri?
“Sì, è la squadra più vicina alla Champions e se lo merita, per il gioco e i risultati. Anche con la Lazio ha fatto una prestazione imponente, è il decimo risultato utile consecutivo, il 12esimo se si pens anche alla Coppa Italia. L’Atalanta si è fatta trovare pronta nel momento decisivo della stagione, come è già successo negli ultimi campionati. La stagione della Lazio, invece, è stata segnata sempre dall’incostanza e ormai sembra al capolinea per la Champions.
L’Atalanta è in una condizione eccellente perché è preparata nel modo migliore, haavuto uno sbandamento solo a inizio stagione dopo l’eliminazione dall’Europa League. Quando vinci recuperi le fatiche prima. E poi, quando corri col pallone è più semplice che rincorrere gli avversari. Gasperini ha fatto un lavoro eccezionale sotto tutti i punti di vista”.
Il derby di Torino ha un solo vincitore: i tifosi….
“Fa piacere che ci sia stato un bel clima da entrambe le tifoserie in onore del Grande Torino. La partita è stata molto fisica, equilibrata, ma il risultato non accontenta il Torino perché per lunghi tratti ha avuto la partita in mano. Cristiano Ronaldo è superiore a tutti, sul gol di testa sembra si sia fermato in aria prima di colpire il pallone. La fase difensiva del Toro ha fatto la differenza, Ronaldo a parte. Le squadre di Mazzarri sono sempre molto organizzate nella fase difensiva. Il punto allontana i granata dal sogno Champions, anche perché l’Atalanta viaggia a ritmi da forsennata.
La Juve comunque non ha mollato, anche se le vacanze sono dietro l’angolo. D’Altronde è difficile giocare veramente concentrati per qualcosa che hai già ottenuto”.
La solita Inter che ora deve guardarsi alle spalle?
“L’Inter ha trovato una squadra come l’Udinese che ha combattuto, malgrado abbia creato di più. Grande prova del portiere Musso, il migliore in campo. E’ stata una partita in cui gli attaccanti non sono sembrati ispirati, soprattutto nell’Inter dove non ho capito l’ingresso tardivo di Icardi. Non capisco perché non giochi con continuità dopo il reintegro. L’Inter ha sprecato un macht point e ora deve guardarsi alle spalle. Punto importante per la lotta salvezza dell’Udinese,invece, anche se ha perso 2 punti sull’Empoli”.
Genoa-Roma (1-1), è un pareggio che serve a qualcuno?
“E’ stato il pareggio dei rimpianti, poteva vincere e perdere chiunque. Ci sono state tante occasioni, forse a rimetterci di più è la Roma, intanto perché vinceva e poi perché vede la Champions allontanarsi. Per il Genoa piccolo passo avanti, anche se vale lo stesso discorso dell’Udinese”.
Intanto la Spal è salva matematicamente… Chi è l’uomo copertina di questa stagione?
“Complimenti alla società, ai giocatori e al pubblico, ma un complimento particolare va a Semplici perché ha saputo diffondere tranquillità anche nei momenti difficili. Grande risultato, non è mai facile ripetersi”.
A rovinare i piani delle squadre in lotta per non retrocedere è stata la vittoria dell’Empoli. Quante possibilità ha di salvarsi. E alla Fiorentina cosa sta succedendo?
“La Fiorentina non vince da 10 partite, chissà se i Della Valle non si siano già pentiti del cambio di allenatore. E’ vero che i Viola hanno creato un’enormità di palle gol, ma la reazione è arrivata solo dopo essere passata in svantaggio. La Fiorentina non rischia niente in classifica, ma non è un bel finale di campionato. L’Empoli rivede la luce, si porta a 2 punti dall’Udinese, ed è un merito del suo gioco sempre propositivo. I toscani stanno bene fisicamente e hanno una precisa identità. Sono in piena corsa per salvarsi”.
Napoli-Cagliari: la vittoria del Var?
“Partita da fine stagione, soprattutto nel primo tempo, tanta pioggia e poco gioco. Nella ripresa il Napoli si è affidato all’abilità dei suoi “piccoletti”, il gioco si è visto solo nel secondo tempo quando le squadre si sono allungate. Partita decisa da un episodio contestatissimo del Var. E’ incredibile, lascia l’amaro in bocca. Preferivo il calcio di prima, senza Var. Per il Napoli è una stagione avara di risultati, tant’è vero che i tifosi hanno iniziato a contestare De Laurentis. Il presidente non può scaricare tutte le responsabilità su Ancelotti, perché non basta un grande allenatore per vincere i campionati. Basti pensare che in Europa vincono sempre le solite squadre, Barcellona, Real, Juventus, Bayern, Manchester City, ecc. Nel calcio non vincono gli allenatori, ma i grandi club che investono di più e hanno i giocatori migliori”.
Per sottoporre le vostre domande a mister Carmignani scrivete a info@sportparma.com