Puntuale come ogni lunedì torna l’appuntamento con “il Gede Risponde”, la rubrica firmata in esclusiva per Sportparma dall’ex tecnico gialloblù Pietro Gedeone Carmignani.
Sotto la lente di ingrandimento la sconfitta del Parma al Tardini contro la Ternana (2-3) e la ventiseiesima giornata di serie A che vede sempre il Milan in testa alla classifica.
Il Parma incassa un’altra sconfitta dopo un’altra prestazione deludente. E’ una situazione irrecuperabile?
“Ormai si dicono sempre le stesse cose, l’ennesima prestazione deludente. I crociati fischiati sotto la curva, i tifosi hanno perso la pazienza, non se ne può più. Non si riesce a capire come si possa uscire da questa situazione. E’ una situazione incredibile”.
Eppure si parla ancora di playoff…
“Anche questo è fuori luogo, sarà meglio non pensare più ai playoff. E’ molto più coscienzioso guardarsi dietro, interiorizzare la determinazione, la sofferenza e la lotta per salvarsi e stare alla larga dai playout. Perché è un attimo”.
I tanti e ripetuti infortuni possono rappresentare un alibi?
“La correzione di rotta deve essere immediata, a partire da Pisa. La stagione partita male non deve essere più un alibi. Tutti devono voltare pagina e resettare tutto. Il Parma ha preso tre gol a Cremona e tre gol contro la Ternana. Iachini deve farsi delle domande”.
Passiamo alla serie A e partiamo dal derby della Mole: impresa Torino e delusione Juventus?
“Un tempo a testa, primo della Juve, secondo del Toro. Un po’ per le assenze, ma anche e soprattutto per la bella prestazione della squadra di Juric: pressing e ritmo hanno permesso di imbavagliare il gioco bianconero. Per la Juve è una grossa occasione sprecata in ottica Champions visti i risultati delle altre. Comunque, il pareggio interrompe la striscia di due sconfitte di fila del Toro”.
Il pareggio del Milan a Salerno era impensabile alla vigilia?
“In questo momento il Milan sembra giocare a ciapanò. Il pareggio di Salerno sembra assurdo, la praticità e la concretezza non sono doti di questo Milan, almeno quando gioca partite sulla carta più semplici. La Salernitana con l’arrivo di Nicola mi è sembrata carica, aggressiva e ben messa in campo, contro un Milan che si è beato di giocare a calcio ma dentro l’area ha avuto troppa superficialità; sempre un tocco in più. Quando una squadra che è in testa alla classifica non vince partite come questa vuole dire che non è pronta a vincere lo scudetto. Certo, la sconfitta dell’Inter ha riabilitato il pareggio del Milan, però è un’occasione per”.
E all’Inter cosa sta succedendo?
“L’Inter è in un periodo no. Il Sassuolo con le grandi fa sempre ottime prestazioni e risultati, espugna San Siro per la seconda volta. Partita tiratissima, decisa nel primo tempo dalla concretezza da Raspadori e Scamacca, più la traversa di Berardi. L’assalto del secondo tempo dell’Inter non ha portato i frutti, oltre alla frenesia c’è stata troppa imprecisione. Un punto nelle ultime 3 gare per i nerazzurri, periodo di grande incertezza. Nessuno poteva prevederlo fino a poche settimane fa”.
Al tavolo delle grandi si siede anche la Fiorentina?
“La Fiorentina ha Piatek che nelle ultime 6 partite ha segnato 5 gol. Partita ben giocata ed equilibrata, la Fiorentina vola in classifica, l’Atalanta ha risolto i problemi societari con l’arrivo degli americani ma non quelli della rosa, troppi assenti e problemi di formazione. Italiano ha vinto 3 volte su 3 contro Gasperini. Senza Vlahovic sta facendo addirittura meglio. I Viola possono sognare, sono a 5 punti dalla zona Champions”.
I gol di Volpato e Bove salvano la Roma contro il Verona (2-2), un bello spot per il settore giovanile italiano?
“I gol dei due ragazzi servono soprattutto a salvare la faccia. Le proprietà straniere ben vengano, anche perché le proprietà italiane avevano bisogno di vendere. Ai nuovi imprenditori stranieri, però, bisogna dirgli di prendersi qualcuno che capisca e conosca bene il calcio italiano, che è fatto di tanti giovani che meritano molto di più rispetto a quello che propongono gli agenti e i procuratori. In Italia ci sono molti giovani di qualità che non trovano spazio in serie A”.
Infinito Quagliarella…
“Sì, Samp-Empoli nel segno di Quagliarella, formidabile goleador, con la sua ultima doppietta trascina la Samp verso una classifica più tranquilla. E’ un giocatore che ha il gol nel Dna”.