Come ogni lunedì torna l'appuntamento con la rubrica Il Gede risponde. Cinque domande e cinque risposte firmate dall'ex tecnico gialloblù Pietro Carmignani, per analizzare l'ultima giornata del campionato di serie A. Il Parma ha inanellato la terza vittoria consecutiva e secondo Carmignani può considerarsi al sicuro.
Il Parma centra la terza vittoria consecutiva e dà una bella scossa alla lotta retrocessione. La squadra di Colomba può considerarsi salva?
E’ una vittoria che dovrebbe chiudere il discorso salvezza, anche se manca l’ausilio della matematica. Credo la lotta per non retrocedere riguarda solo tre squadre: Cesena, Sampdoria e Lecce. Il Parma ha ottenuto 9 punti in 3 gare, un ruolino di marcia eccezionale; significa che l’avvento di Colomba è stato fondamentale. Certo, ci vuole anche un pizzico di fortuna, come in occasione del gol di Dzemaili; l’errore di Sirigu è una fatalità che capita raramente.
Nove punti nelle ultime tre partite, l’effetto Colomba è straordinario. Come giudica il nuovo modulo tattico (4-4-2)?
Adesso il Parma sta meglio in campo, ha più grinta e determinazione. Si difende con molta attenzione e in attacco trova la via del gol con più facilità. Il Parma ha trovato l’uomo giusto al momento giusto, anche se in molti pensano che l’esonero di Marino andava fatto prima. A proposito di marino: a fine partita Colomba lo ha ringraziato, sono cose che si dicono normalmente quando una squadra esce dalla crisi. Se il Parma non avesse ottenuto queste vittorie probabilmente non lo avrebbe ringraziato. Comunque, Colomba è una persona seria, che ha portato calma e stimoli. Prima c’era ansia e preoccupazione e si ricorreva sempre ai giocatori più esperti, sperando di uscire fuori dalla crisi, ma così non è stato. Colomba ha fatto esordire Feltscher dal primo minuto, e il ragazzo ha fatto una buona partita. I giovani vanno fatti giocare, ci vuole coraggio. Quel coraggio che verrà fuori con il fair Play finanziario, perchè puntare sul vivaio è l’unico modo per abbassare i costi di gestione.
Domenica si gioca Bologna-Parma, è un derby che lei sente particolarmente. I crociati sembrano in vantaggio, almeno dal punto di vista psicologico…
Il Bologna dell’ex Malesani è in caduta libera e deve stare attento a queste ultime tre partite che mancano alla fine del campionato. In questo momento il Bologna ha paura. Ricordo che l’anno dello spareggio, loro ebbero una discesa pazzesca, fino alla serie B; inanellò una serie impressionante di risultati negativi; nel calcio tutto può succedere.
La vittoria dell’Inter a cesena non ha riaperto il discorso salvezza, mentre resta avvincente la lotta per la salvezza. E’ un bel finale di stagione…
La vittoria dell’Inter, ottenuta in rimonta e nei minuti finali (folle l’atteggiamento del Cesena), è stata determinante solo per la lotta salvezza, non certo per lo scudetto. Il Milan non può fallire. Adesso i rossoneri devono pensare a costruire il futuro se vogliono tornare ad essere competitivi anche in Champions League. Servono rinforzi un po’ in tutti i reparti, ma soprattutto in attacco dove Cassano e Robinho fanno pochi gol, Pato è spesso infortunato e Inzaghi ha la sua età. Con il Bologna ha esordito il giovane Beretta, è un ragazzo che ho visto crescere a Varese, ha grandi doti. Per quanto riguarda l’Inter, invece, credo che il futuro sia sempre legato a Leonardo, sebbene il brasiliano dovrà migliorare nella tattica e nel bilanciamento della squadra. Certe scelte non mi hanno convinto. Per il quarto posto, invece, tutto dipenderà dalla partita di questa sera tra Lazio e Juve. Se la Lazio vince mette una serie ipoteca sulla qualificazione in Champions, se pareggia o perde i giochi restano aperti e udinese e Roma possono sperare nel sorpasso.
Intanto a Napoli sembra consumarsi un clamoroso divorzio?
Continuo a leggere sui giornali che Mazzarri potrebbe lasciare Napoli. Sarebbe un vero peccato. Sta costruendo qualcosa di straordinario e può vincere molto su quella panchina. Per il suo futuro da allenatore rischia di meno se resta a Napoli. Alla Juve c’è da ripartire da zero.