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Il Gede Risponde

Il Gede risponde: L'arbitro Rizzoli è da interrogare ma da Parma e Genoa mi aspettavo di più

Il Gede risponde: L'arbitro Rizzoli è da interrogare ma da Parma e Genoa mi aspettavo di più

Terza puntata stagionale della rubrica "Il Gede risponde". Cinque domande e cinque risposte firmate dall'ex tecnico del Parma, Pietro Carmignani. Un'analisi attenta e sapiente sull'ultima giornata del campionato di Serie A, dal discusso pareggio del Parma …

… contro il Genoa alle gesta delle altre squadre, in primis della sorpresa Cesena fino alla lite tra Ibrahimovic e Sacchi.

Mister, il pareggio tra Parma e Genoa è stato una delle tante gare costellate da errori arbitrali, in primis la presunta rete non assegnata a Marques. Secondo lei era gol?
“Prima di tutto devo dire che Parma-Genoa è stata una partita tutt’altro che divertente, e la cosa mi ha sorpreso negativamente conoscendo le due squadre e la filosofia dei rispettivi allenatori. Evidentemente giocando in modo simile, “a specchio”, hanno finito per annullarsi. Riguardo il gol è difficile da giudicare. La palla ha toccato la linea di porta, ma forse, visto lo strano effetto, era entrata totalmente mentre scendeva. In ogni caso avrebbe fatto fatica a vedere bene anche un eventuale giudice di linea. Più clamoroso mi è sembrato allora l’errore, doppio, commesso su Zaccardo, prima ammonito troppo severamente, poi graziato per il fallo di mano in area. L’arbitro Rizzoli ha assegnato il rigore, ma un giocatore che fa fallo di mano in area va ammonito: lo dice il regolamento, quindi Zaccardo era da espellere. Rizzoli dovrebbe essere interrogato”.

Note positive, una difesa che finora ha preso gol solo su rigore e il solito Giovinco, visto anche da Prandelli, che ieri era presente in tribuna. Può far comodo alla nazionale?
“Sicuramente Giovinco è un giocatore che porta fantasia e imprevedibilità, quindi può essere preso in considerazione. Titolare la vedo difficile vista la presenza di cassano, ma a gara in corso perché no? Nei 18 ci può stare alla grande. Ma penso che non sia l’unico giocatore osservato da Prandelli: uno è sicuramente Mirante, che sta facendo molto bene e può giocarsi il ruolo di vice-Buffon con Sirigu e Viviano, un altro può essere lo stesso Zaccardo, che sarebbe un ritorno. Poi ci possono essere anche Antonelli, che mi pare però già molto considerato e Candreva. Ma anche Morrone, se non avesse già 32 anni. Il fatto di aver preso gol solo su rigore è una nota positiva, visto che è improbabile che al Parma fischino un rigore contro ogni domenica. Ora però la squadra, invece di polemizzare con gli arbitri o pensare alla nazionale deve concentrarsi sul Lecce, il prossimo avversario: il Parma è favorito al 70%, ma attenzione ai salentini, che in attacco hanno difficoltà ma hanno agonismo e corsa. Mercoledì sera sarà un match molto indicativo”.

In testa, insieme all’Inter, c’è il Cesena. Che pensa dei bianconeri?
“Contro il Lecce hanno vinto in inferiorità numerica, stato nel quale si sono trovati in seguito ad un altra decisione molto dubbia dell’arbitro, che è incappato in uno scambio di persona ma poteva e doveva farsi aiutare dal guardalinee. Nonostante la decisione sfavorevole, della quale il Lecce non ha approfittato il Cesena ha vinto con merito. Entusiasmo, corsa, velocità, situazione psicologica favorevole e giocatori in ottima forma, su tutti Bogdani e Giaccherini. Al Cesena ha anche giovato incontrare Milan e Roma in questo momento…”.

Questo giova all’Inter, che pur non incantando è in vetta.
“Le coppe hanno dimostrato che il calcio italiano è complessivamente in ritardo di forma. L’Inter ora ha il problema-Milito, ma può contare su un Eto’o straordinario e una condizione che migliora. Al Palermo sono stati negati due rigori, ma l’Inter ha dominato e vinto, anche senza Snejider. Bravo anche Benitez a mescolare le carte a gara in corso, meno la difesa, che concede troppo e va rivista. Tra Milan e Roma ho visto molto male i giallorossi. Ranieri sta faticando a imporre il cambio di modulo, fisicamente la squadra è “in ginocchio” e in difesa sta facendo disastri che avevo peraltro già visto alla Juve quando a guidarla c’era il mister giallorosso. Di contro è stato bravo Malesani, che, partito difensivista, ha cambiato volto al Bologna nella ripresa e la squadra ha creato tanto, riuscendo a pareggiare. Un allenatore deve adattarsi ai suoi giocatori, non tentare di adattare loro al suo modulo. Lo stesso errore lo sta facendo Mihajlovic alla Fiorentina. Anche Allegri al Milan avrà le sue difficoltà a far coesistere i tre attaccanti: Ibrahimovic è un centravanti ma se c’è Inzaghi nei titolari deve spostarsi a destra, dove di solito gioca Pato che pure sarebbe una prima punta, mentre Ronaldinho vuole stare a sinistra. Una soluzione sarebbe provare il brasiliano con le due punte, ma non so se lo farà. La Juve? Si, sta crescendo e crescerà ancora, ma se con l’Udinese ha stravinto a mio avviso è soprattutto per demerito dei friulani”.

Tornando al Milan, in settimana ha fatto scalpore la sua lite in diretta televisiva con Sacchi.
“Un comportamento assolutamente da condannare quello del giocatore del Milan, che è appena arrivato ma è partito decisamente con il piede sbagliato. Mi fa ancora più scalpore che i giornalisti non lo abbiano attaccato come dovevano. Evidentemente hanno paura che non vada a parlare più con loro… Però Ibrahimovic è un calciatore professionista che guadagna milioni e deve saper accettare, oltre agli elogi, anche le critiche. Sacchi peraltro quando aveva manifestato i propri dubbi sull’adattamento di un solista come lui in una squadra come il Barcellona non si è inventato nulla, anzi, ci ha preso visto che Ibrahimovic, che era stato comprato per un fuoriclasse come Eto’o e il doppio dei soldi per cui è stato venduto al Milan, è tornato da Barcellona svalutato. In ogni caso, ognuno ha il suo ruolo, che sia giocatore, arbitro, allenatore, giornalista e opinionista, e va rispettato”.

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