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Il Gede Risponde

Il Gede: Parma-Samp, le motivazioni hanno fatto la differenza. Stupenda la festa dei tifosi. Ora il Toro, il pareggio non serve

Il Gede: Parma-Samp, le motivazioni hanno fatto la differenza. Stupenda la festa dei tifosi. Ora il Toro, il pareggio non serve

Nuovo appuntamento con la rubrica del lunedì, "Il Gede risponde", un'esclusiva di Sportparma.com. L'analisi sull'ultima vittoria del parma contro la Sampdoria e sull'ultima giornata di campionato che ha sancito la vittoria del terzo scudetto consecutivo della Juventus.

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Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Il sogno europeo del Parma continua…

“E’ stato un risultato importante, le motivazioni hanno fatto la differenza. Stupenda la festa dei tifosi che ha riportato il calcio alla normalità dopo gli orrori e le bruttezze di sabato. Vittoria meritata che ha permesso al Parma di giocarsi il match ball decisivo domenica a Torino”.

Torino-Parma, Donadoni l’ha definita una finale. E’ d’accordo?

“Sono d’accordo con Donadoni, a Torino sarà una finale. Matematicamente non è deciso niente per l’Europa League, perché molto dipende anche dalla Lazio che questa sera affronta il Verona. A livello fisico il Parma sta bene, così come il Torino che ieri ha dominato il Chievo. Il Toro ha Cerci e Immobile, scusate se è poco. Sono due giocatori che quando prendono la palla fanno la differenza. Tra Parma e Torino non ci sarà differenza di motivazioni, ma il pareggio è un risultato ad alto rischio per entrambe. Il Milan, infatti, è in agguato. E poi c’è la Lazio…”.

Nel post partita di ieri Donadoni ha esaltato la squadra ma anche parlato di problemi in attacco. Cosa ne pensa?

“Sì, in attacco ci sono dei problemi, ma niente di grave, perché il Parma poteva chiudere prima la partita. Però significa anche che la squadra arrivava con una certa facilità in porta. L’assenza di Amauri (infortunato) sarà un problema in più in queste ultime due giornate di campionato”.

E’ ritornato al gol Cassano e il Parma si è sbloccato. Una pura casualità?

“Il Parma non è solo Cassano, anche se lui fa la differenza, come si è visto ieri. L’azione che ha portato al primo gol, ad esempio, è nata da una azione travolgente di Biabiany”.

La Juventus festeggia il terzo scudetto consecutivo guardando la tv. Sono gli effetti del calcio moderno?

I”l calcio moderno è molto strano: la Juventus vince lo scudetto non giocando, guardando la tv. D’altronde le società fanno contratti milionari con le tv ed è giusto che siano loro a decidere. Comuqnue, parlaimo dello scudetto: grande merito va dato a Conte e alla squadra, ma l’eliminazione nella Coppa Uefa c’è anche un po’ di responsabilità di Conte. Non ha fatto turnover contro il Sassuolo, non la Roma, una scelta che ha pagato a caro prezzo contro il Benfica. Dei quattro obiettivi ne ha centrato solo uno. Troppo nervosismo e smania di vincere tutte le partite, intanto hai perso tre obiettivi su quattro. Conte dovrebbe chiedersi perché non è arrivato nelle migliori condizioni fisiche alla sfida col Benfica. Conte ha trasmesso troppo nervosismo alla squadra e alla fine l’ha pagato”.

Più in generale le squadre italiane fanno molta fatica in Europa. E’ una problema culturale, di scuola calcio o semplicemente economico?

“In Europa facciamo molta fatica, c’è chi dice che il nostro campionato non è più entusiasmante come prima. La verità è che le squadre italiane non hanno più grandi disponibilità economiche. Da noi no ci sono gli sceicchi. Abbiamo visto che l’Inter quando ha vinto tutto si è indebitata moltissimo e alla fine Moratti è stato costretto a vendere la società. Bisogna cercare giocatori non affermati e crescerli e poi al momento giusto incassare. Bisogna costruire una solidità di base, che parte dalle infrastrutture e arriva sui campi di gioco. Una cosa è certa, il calcio italiano non è indietro a livello giovanile”.

Passiamo alla Roma: come si spiega il clamoroso tonfo di Catania?

“Le scorse settimane Garcia ha cercato di stimolare la squadra fino all’ultimo, dicendo cose un po’ antipatiche, ma poi è crollato a Catania. Inguardabile. La Roma non c’era. Con questi tre punti il Catania ha riaperto il discorso salvezza. Domenica c’è Bologna-Catania, partita decisiva, è un altro spareggio. A Genova il Bologna ha sprecato diverse occasioni per vincere”.

Il derby della Madonnina incorona il Milan, ma che brutta Inter…

“Sì, bruttissima Inter, molti errori e ritmi non frenetici come un derby richiede. Il Milan ha fatto di più, una traversa e un gol annullato, oltre al gol ovviamentre. Abbiati non ha dovuto fare parate difficili. L’Inter non ha reagito neanche dopo aver subito il gol. Adesso il Milan si dovrà interrogare e capire quali sono stati gli errori di questa stagione, ma dovrà chiedersi anche quale sarà il futuro, perché certi risultati sono arrivati anche con Seedorf. Sul suo futuro circolano troppe voci. Serve chiarezza”.

La goleada del Friuli condanna definitivamente il Livorno. Giusto così?

“l Livorno era partito anche bene, poi troppi errori difensivi, come in tutta la stagione. E’ difficile salvarsi quando in difesa commetti tanti errori e si incassano 74 reti in una sola stagione”.

Infine, cosa pensa dei fatti assurdi successi sabato sera a Roma in occasione della finale di Coppa Italia?

“Quando vedo le lacrime dei bambini allo stadio mi viene di spegnere tutto. Come faccio a portare un nipotino allo stadio in queste condizioni? E’ anche vero che il calcio giocato non ha nulla a che vedere con queste situazioni. E’ difficile trovare una soluzione, certi dirigenti sono smarriti davanti a queste situazioni. Purtroppo le trattative con gli ultras sono sempre esiste, per questo dico che è un problema culturale, vedi Roma-Lazio o Lazio-Inter di qualche anno fa. Comunque, le leggi restrittive degli ultimi anni hanno solo spostato il problema da dentro a fuori gli stadi”.

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