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Il Gede Risponde

Il Gede: Parma, è un momento difficile. Non capisco l'esclusione di Amauri. Boskov? Un gentiluomo

Il Gede: Parma, è un momento difficile. Non capisco l'esclusione di Amauri. Boskov? Un gentiluomo

Come ogni lunedì torna l'appuntamento con la seguitissima rubrica "Il Gede risponde". Un'esclusiva di Sportparma.com. il commento del giorno dopo sull'ultima sconfitta del parma e sull'intera giornata del campionato di Serie A, a tre giornate dal termine. La firma è quella dell'ex tecnico del Parma Pietro Carmignani.

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A Cagliari è arrivata un’altra sconfitta, cosa sta succedendo al Parma?

“E’ un periodo negativo, una vittoria nelle ultime 8 partite. E’ un momento strano. In 11 contro 11 non ho visto il solito Parma; solo dopo l’espulsione si è visto il vero Parma. Non capisco perché Amauri non venga schierato dall’inizio. Quando è entrato ha fatto la differenza. In questo momento la squadra ha bisogno di lui. Il portiere Silvestri gli ha negato la gioia del gol, ha fatto una super parata. Cassano finto centravanti non è stato di grande aiuto”.

Come cambia la lotta per l’Europa League?

“La situazione si è complicata, proprio quando il calendario sembrava più abbordabile. Non dipende dagli altri, bensì dal Parma. Le ultime sconfitte dipendono da episodi sfavorevoli, quindi da stessi”.

Le troppe pressioni stanno giocando brutti scherzi?

“C’è un po’ di nervosismo, Lucarelli e Felipe hanno commesso due ingenuità, due sciocchezze. Può darsi che la pressione del momento stia giocando brutti scherzi”.

Leonardi dice che il Parma può ottenere 9 punti nelle ultime 3 partite della stagione. E’ fattibile?

“Si possono fare, soprattutto se si affrontano le ultime tre partite con lo spirito giusto. Domenica con la Sampdoria non sarà facile, vedi ieri cosa ha fatto con il Chievo in inferiorità numerica. La verità è che sarà determinante la gara di Torino contro gli uomini di Ventura. Prima pensiamo alla Samp, una squadra che non regala niente. Sono contento per i iifosi e lo storico gemellaggio: finalmente un’atmosfera di festa e senza divieti. Entrambe le squadre hanno fatto una stagione entusiasmante. Sarà una partita giocata a viso aperto, indipendentemente da quello che succederà sugli spalti”.

Si gioca ogni giorno, anche in queste ultime decisive giornate di campionato. E’ giusto così?

“Calcio spezzatino: si è giocato in sette orari diversi, da venerdì a lunedì. Il calcio è cambiato, è in mano alle televisioni. Che le scoietà prendano meno soldi e impongano le loro scelte. Sarebbe giusto che le ultime giornate di campionate si giocassero allo stesso orario, cioè in contemporanea”.

Cosa pensa della polemica a distanza Conte-Garcia?

“E’ un po’ di tempo che Garcia fa discorsi strani, dovrebbe avere un po’ di fiducia in più sulla società. La Juventus gioca con tutte le squadre allo stesso modo, e poi cosa ha paura? Che il Sassuolo non si giocherà le sue chances di salvezza? Conte ci sguazza dentro, figuriamoci, ma il diritto e il dovere di tutelare la Juventus, la sua squadra. Poi il calcio giocato è un altro discorso e dico che la Roma mi piace molto”.

L’ultima sparata di Balotelli?

“Dico solo questo: Balotelli restituisca i soldi che prende perché viene pagato da campione e non da giocatore normale come lui ha detto a Boban e Marocchi. E’ un giocatore con tanta qualità e potenza. Il codice etico? Funziona secondo i momenti e il periodo, poi al Mondiale Balotelli lo devi portare. Una volta nelle società esisteva il giocatore che si faceva sentire negli spogliatoi (anhe fuori), ad esempio Iuliano nel Napoli, interveniva lui a nome della squadra, soprattutto nei confronti dei giovani e su questioni comportamentali. Adesso queste figure mancano, tutti pensano a se stessi”.

Inter-Napoli, un’occasione mancata per entrambe?

“E’ stata una partita equilibrata e ricca di occasioni. Pali e parate, poteva finire in qualsiasi modo. Il Napoli è sembrato un po’ svagato e impreciso. La finale di Coppa Italia non conta, guarda il 3-0 della Fiorentina a Bologna. In attacco ha fatto grandi cose anche se il Bologna era più motivato. Il problema del Bologna sono gli attaccanti. Non so come faranno a salvarsi, Ballardini ha fatto pochi punti. Per fortuna dei felsinei ha perso anche il Chievo. A proposito: la sconfitta di Marassi è stato un suicidio, il calcio è imprevedibile. La Samp ha onorato il campionato”.

Il Torino va a gonfie vele…

“Il Torino ha due top player in attacco, Cerci e Immobile. Come fa Prandelli a non portarli al mondiale? Immobile è un fenomeno sotto porta. Adesso il Torino è nelle condizioni di giocarsi una grossa fetta dell’Europa League in casa contro il Parma. Ventura è il grande artefice di questo Toro, ma in attacco ha due fenomeni”.

Si è ripreso anche il Verona?

“Il Verona ha schiacciato un Catania dimesso; ha giocato con spirito guerriero. Toni non si ferma più, spera fino all’ultimo in una chiamata in Nazionale. Catania, troppi cambi d’allenatore”.

E il Milan?

“Il Milan ha giocato contro una grande Roma, è partito difendendosi e puntando sulle ripartenze, ma in attacco è stata una giornataccia. Anche Kakà non ha inciso. Honda è irriconoscibile, è un momento di difficoltà. Balotelli inguardabile e ingestibile. La Roma gioca sempre per ottenere il massimo e negli spazi stretti ha grandi qualità, è un piacere vederla”.

Chi teme di più tra Torino e Lazio?

“La Lazio ha trovato una forza nuova dinanzi a questa situazione difficile a livello societario (contestazioni). Ma hanno un calendario non semplice. Il Parma resta il favorito nella corsa all’Europa League”.

Se n’è andato Vujadin Boskov, un mito. Ma anche tanti ricordi ed insegnamenti?

“Boskov è stato una grande allenatore e una grande persona. Ho avuto la fortuna di cenare con lui nella sua casa a Genova; una persona speciale. Boskov era una persona d’altri tempi ma allo stesso tempo una persona estremamente moderna. Un gentiluomo. Mi fece avere un libricino dove aveva annotato tutti gli esercizi durante gli allenamenti, ogni giorno. Un’opera d’arte”.

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