In via del tutto eccezionale la rubrica "Il Gede risponde" è stata spostata al martedì a causa del posticipo tra Parma e Inter di ieri sera. Una serata fanatastica per i crociati che ora possono sognare l'Europa come ha ribadito anche Pietro Gedeone Carmignani all'interno della sua rubrica in esclusiva su SportParma.

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Il Parma batte l’Inter, vola in classifica e si regala una serata d’altri tempi. E’ tutto oro quel che luccica?
La vittoria del Parma è chiara e convincente. Una vittoria meritata, da parte di tutti, Donadoni per primo, il quale è stato perfetto tatticamente. Guardando la partita ho sempre avuto l’impressione che il Parma potesse segnare e vincere da un momento all’altro.

Grande prova del collettivo, certo, ma c’è un giocatore che l’ha impressionata?
Sicuramente Biabiany. Le sue giocate hanno messo sempre in difficoltà la fascia sinistra dell’Inter, dove Stramaccioni non ha preso rimedi. E’ questo uno dei principali errori del giovane tecnico nerazzurro. E poi c’è il gol di Sansone, molto bello. Ho sentito dire che il gol è un regalo della difesa dell’Inter, in realtà a Sansone va l’80% del merito.

Quale è stata la chiave del successo?
Il Parma ha concesso poco, in ogni zona del campo, ha pressato e raddoppiato sempre. Mirante è stato decisivo in un paio di circostanze, per il resto la difesa non ha corso grossi rischi. E questo la dice lunga. In poche parole il Parma era messo in campo molto meglio rispetto all’Inter. Le fasce hanno trovato l’affondo più volte, il centrocampo ha giocato con autorità.

Adesso i crociati sono settimi in classifica e domenica si fa all’Olimpico contro la Lazio. E’ lecito sognare?
“Sì, è lecito sognare. La vittoria di ieri ha proiettato la squadra verso l’Europa, oltre ad aver dimostrato che il Parma può giocarsela con chiunque, anche se bisogna restare con i piedi per terra, sempre. Donadoni deve essere bravo a far capire ai suoi che hanno le capacità e le potenzialità per fare una grande stagione. E’ tutta una questione psicologica, ma le vittorie aiutano eccome.

Che delusione l’Inter…
Prestazione incolore, segno evidente che dopo la vittoria con la Juventus c’è stato un calo mentale: un punto in tre partite. L’assenza di Cassano non può essere un alibi, così come quella di Snejider. A proposito: è una storia assurda e Stramaccioni dovrebbe essere più chiaro, perché la scelta di lasciare fuori rosa l’olandese è della società.

Facciamo un passo indietro: è stata la domenica delle rinascite? Vedi le vittorie di Milan, Genoa, Palermo e Roma…
Partiamo dal Milan: contro la Juve ho visto il miglior Milan della stagione, almeno per un tempo, il primo. Allegri è stato bravo a schermare Pirlo e dare profondità alla manovra. Forse la Juve ha risentito delle fatiche di Champions, diversamente questa sconfitta non ha un perché. Guarda caso la vicinanza di Berlusconi al Milan ha fatto bene; come dico sempre la psicologia di un giocatore e di uno spogliatoio sono fattori essenziali per una successo. La Roma ha vinto soffrendo. Zeman ha rinunciato al suo credo tattico quando ad un certo punto della partita ha tolto Osvaldo e Destro. Una scelta che gli ha consentito di tenere il vantaggio e arginare il Pescara. On ho capito la scelta di Bergodi al posto di Stroppa.
Il Genoa: era ora che Del Neri vincesse una partita dopo 5 sconfitte consecutive. Ma guai ad esaltarsi, perché il Genoa ha trascorso tutto il secondo tempo nella propria metà campo e deve ringraziare Frey che ha fatto parate incredibili. Sono contento per lui. Il Palemro ha vinto con una prestazione convincente eche però coincide con la giornata storta del Catania. Vorrei spender due parole anche sul Napoli, secondo in classifica: mancava Cavani e ha ritrovato i gol di Hamsik. La vittoria di Cagliari è un segnale importante per il campionato, vuoi vedere che il Napoli ha trovato la maturità per puntare allo scudetto?