Precedenti scoraggianti, uno spauracchio da evitare, ma anche un asso nella manica su cui puntare. Due giorni a Pisa-Parma: tante curiosità arricchiscono un match spartiacque per il cammino di ambo le squadre.
La trasferta allo stadio “Romeo Anconetani – Arena Garibaldi” di Pisa non hai mai portato fortuna, nel corso della storia, al Parma. Fatto salvo per l’exploit del 1990/1991 in Serie A (0-2, firmato Melli e Osio), nella città della torre pendente il club ducale non ha mai vinto nessuno degli 8 match disputati nel campionato di Serie B: 4 sconfitte e 4 pareggi. Anche i numeri di questi incontri “pendono” tutti a favore dei nerazzurri, che hanno rifilato 12 gol al Parma, che a sua volta ne ha segnati soltanto 5 (distribuiti in 4 gare). L’ultimo precedente, che risale al 22 febbraio, è il non troppo memorabile 0-0 del campionato scorso, mentre nel penultimo faccia a faccia (2008/2009) vinsero 2-1 i toscani allenati da Ventura, grazie alle reti di Braiati e Joelson in rimonta sul vantaggio del livornese Lucarelli per il Parma di Guidolin.
Il Parma dovrà stare attento in particolare a un attaccante dei pisani: Ettore Gliozzi, lo scorso torneo in maglia Como, nel match del 6 aprile, fu un vero proprio incubo per i Crociati, cui rifilò (da subentrato) la sua prima tripletta in carriera, comunque vana ed evitare la sconfitta nel rocambolesco per 4-3 del “Tardini”.
Tuttavia, anche la squadra ducale avrà un asso su cui poter contare. E sì, perché Gennaro Tutino, quando affronta il Pisa, si trasforma: il club nerazzurro è la sua vittima preferita, con 4 reti segnate (con Empoli e Salernitana) in 5 incontri.
(In copertina, Gennaro Tutino in Pisa-Parma 0-0 del 22 febbraio 2022 – Foto: Parma Calcio 1913)