Il Parma tampona l’emergenza portieri cautelandosi — come prevedibile — con uno svincolato. E battezza proprio un parmigiano doc come Antonio Santurro.

Nato a Parma il 29 febbraio 1992 e cresciuto nel vivaio del Parma, Santurro è pronto a tornare a vestire la maglia crociata, indossata nelle giovanili fino al 2011. Arriverà alla corte di Pecchia da svincolato e si legherà al club fino al termine della stagione 2022/2023 con lo scopo di affiancare un altro parmigiano, Edoardo Corvi, che fin qui si è ben comportato, ma che era rimasto l’unico a disposizione al netto dei concomitanti infortuni di Buffon e Chichizola.
Nell’ultima stagione, Santurro aveva ricoperto il ruolo di terzo nell’Udinese in A, categoria in cui ha debuttato il 31 marzo 2018 in Bologna-Roma (1-1) a difesa della porta dei felsinei. Tuttavia, se nella massima serie è riuscito a fare solo un cameo, è in Lega Pro che ha giocato con più continuità: 191 presenze ufficiali (e 178 gol subiti) con le maglie di Renate, Savoia, Melfi, Siracusa, Sambenedettese e Catania.

Sebbene sia un parmigiano a tutti gli effetti, Santurro ha scelto il passaporto della Repubblica Dominicana (grazie alle origini materne) e ha fatto il suo esordio con la nazionale caraibica il 5 giugno scorso, in occasione del match di CONCACAF contro la Guyana Francese (ko per 2-3).
Quella dei Santurro è una famiglia di calciatori ben nota in città: Antonio, infatti, è il secondo di quattro fratelli — gli altri tre tutti difensori. Il più grande, Yari (classe ’90), e il più piccolo, Stefano (’96), giocano insieme nel Montanara in Prima Categoria; il gemello, Riccardo (‘92), milita in Promozione tra le fila del Bibbiano San Polo, dopo essere stato a lungo bandiera della Piccardo Traversetolo.