Parma Calcio
Triplice rimonta a Bergamo: il Parma vince 2-3 e resta in A

BERGAMO – Dall’inferno al paradiso. Dal rischio, soltanto sfiorato, della retrocessione alla salvezza. Tutto in 90’ o, meglio, nei secondi 45’. Il Parma ribalta il doppio svantaggio, vince 2-3 e resta in Serie A.
Succede un po’ di tutto, come si temeva. Ma la paura che si era insinuata, dopo la doppietta di Maldini, ha lasciato spazio al coraggio e alla voglia di emergere dei subentrati, che hanno determinato la salvezza davvero all’ultimo minuto dell’ultima giornata di campionato. Hainaut e Ondrejka (doppietta), proprio quelli che erano ai margini della rosa fino all’arrivo di Chivu, sono i due eroi di una serata folle. Come la stagione dei gialloblù, mai fra il 18° e il 20° posto della classifica almeno fino alle ultime tre dell’era Pecchia. Poi l’arrivo di Chivu ha ricompattato il gruppo e risollevato la squadra, fino alla partita di Bergamo, nella quale il Parma, sprecone all’inizio e intimorito poi, non si è lasciato abbattere dai due gol: il coraggio e la personalità predicate da Chivu hanno pagato. Hainaut e Ondrejakn hanno scacciato le paure e i fantasmi della retrocessione.
LE SCELTE Tutto come previsto, o quasi, negli undici di partenza. Il Parma si presenta con la novità Balogh – e non Vogliacco – per sostituire l’infortunato Leoni. In panchina i recuperati Man e Cancellieri, insieme a Bernabé: Gagliardi, oggi vicario dello squalificato Chivu, porta in battaglia Hernani.
Nell’Atalanta, rispetto alle probabili della vigilia non c’è Hien, bensì Bellanova come terzo difensore di destra, con Palestra a tutta fascia su quel lato; Sulla trequarti Maldini e De Ketelaere dall’inizio a supporto di Retegui, premiato come miglior attaccante della A prima del match.
DOPPIA MAZZATA Alle 20.49 l’arbitro Marinelli di Tivoli dà il via all’incontro dell’ultima giornata di Serie A. Dopo 4’ Suzuki deve già sporcarsi le mani per sventare l’insidioso tiro-cross di Maldini dalla sinistra, mentre i ducali erano rimasti in dieci per un infortunio al ginocchio occorso a Keita, “falciato” proprio dal numero 70 nerazzurro. Il belga, vistosamente claudicante, deve lasciare il campo a Bernabé. Il Parma allora prova a scuotersi: al 12’ Bonny suona la carica con una percussione dal lato destro sventata da Carnesecchi. Altra chance gialloblù al 22’, stavolta sugli sviluppi di una punizione: il pallone tagliato di Hernani viene deviato sotto misura da Balogh sopra la traversa. L’ungherese era tutto solo.
Gli ospiti prendono coraggio e costruiscono palle gol a raffica: al 24’ ci prova anche Bernabé con una volée mancina da fuori che trova ancora pronto Carnesecchi, che mura nel giro di 120” mura anche l’incursione di Sohm e soprattutto toglie dal palo lontano il colpo di testa ben indirizzato di Bonny. Al 28’ però è la Dea ad andare vicinissima al vantaggio: imbucata di De Ketelaere per il pendolino Bellanova, che serve in mezzo Retegui: il tiro del capocannoniere, in anticipo su Balogh, centra in pieno la figura di Suzuki. Ma il gol è nell’aria è arriva al 32’ su un’azione fotocopia della Dea: a finalizzarla è Maldini, che brucia Balogh e ringrazia Bellanova per l’assist. Non passa nemmeno un minuto che i gialloblù subiscono subito il 2-0: ancora in gol Maldini con un destro a giro sul palo lontano dopo il tocco di Retegui. Prima dell’intervallo, Suzuki deve distendersi sul diagonale di Retegui per evitare il tris bergamasco. Si va negli spogliatoi con un pericoloso +1 sulla retrocessione: il Lecce vince con la Lazio, l’Empoli pareggia con l’Hellas.
SUPER SUBS Doppio cambio a inizio ripresa: subito in campo Hainaut e Ondrejka. E il 4’ il Parma accorcia: Pellegrino lavora spalle alla porta per Hainaut, che va a chiudere il triangolo scaraventando in porta il pallone del 2 a 1. Al 6’ Sulemana si divora, a porta quasi spalancata, il possibile terzo gol bergamasco (sarebbe stato anche il suo terzo consecutivo) e poco dopo, dall’altra parte, Pellegrino rischia di beffare Kossounou con il classico tocco di “foto”: Carnesecchi era rimasto a guardare.
Gli orobici non regalano nulla, anzi: le intenzioni sono bellicose. All’ora di gioco un’incursione palla al piede di Lookman, conclusa verso la porta, viene ostacolata dal salvataggio (miracoloso) in combo di Delprato e Suzuki. Il Parma tira un sospiro di sollievo.
Nel frattempo, l’Hellas torna in vantaggio contro l’Empoli e, poco istanti seguenti, i gialloblù pareggiano l’Atalanta: la firma del 2-2 è ancora di un subentrato. Pellegrino difende e scarica, Bonny inventa e imbuca, Ondrejka fa il resto trafiggendo sul palo lontano Carnesecchi. Alle ore 22.20 il Parma è momentaneamente a +3 sull’Empoli, terzultimo. Il pari non è una sicurezza per la salvezza: Pellegrino cerca di completare la rimonta con un’azione insistita al 31’, Carnesecchi para come Garella a tu per tu. Il portiere nerazzurro è ancora protagonista a 2’ dal 90’ quando ipnotizza Ondrejka, involatosi verso la porta dopo il filtrante di Pellegrino. Quello dello svedese poteva essere il gol salvezza… ma è solo rimandato. Al 1’ di recupero si riscatta: Estévez sradica un pallone e lo appoggia per Bernabé che lo rifinisce per Ondrejka che, grazie alla deviazione disperata di Kossounou, segna il 2-3 che in visibilio i compagni e 1.300 tifosi gialloblù. È ancora Serie A.
ATALANTA – PARMA 2-3
Reti: pt 32’ Maldini (A), 33’ Maldini (A); 4’ Haianut (P), 25’ Ondrejka (P), 56’ Ondrejka (P)
ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi; Bellanova (27’ st Cuadrado), Djimsiti, Kossounou; Palestra (1’ st de Roon), Sulemana (13’ st Pasalić), Brescianini (10’ st Ederson), Ruggeri; Maldini (1’ st Lookman), De Ketelaere; Retegui.
A disposizione: Rui Patricio, Rossi, Toloi, Hien, Pasalic, Samardzic, Zappacosta. All. Gasperini.
PARMA (3-5-2): Suzuki; Balogh, Circati, Valenti; Delprato, Sohm (33’ st Estévez), Keita (8’ pt Bernabé), Hernani (1’ st Ondrejka), Valeri (1’ st Hainaut); Bonny (42’ st Cancellieri), Pellegrino.
A disposizione: Marcone, Corvi, Benedyczak, Almqvist, Løvik, Vogliacco, Camara, Djurić, Haj Mohamed, Man. All. Gagliardi (Chivu squalificato).
Arbitro: sig. Marinelli di Tivoli.
Assistenti: sig. Bresmes di Bergamo e Votta di Moliterno.
Quarto uomo: sig. Prontera di Bologna.
VAR e AVAR: sig. Prontera di Pinerolo e Sozza di Seregno.
Note: stadio “Gewiss Stadium” di Bergamo, spettatori 13.161 (di cui 1.300 ospiti), per un incasso totale di 548.433,51 euro. Ammoniti: al 2’ st Djimsiti (A), al 44’ st Balogh (P) per gioco falloso. Corner: 5-3 (3-3). Recupero: 2’ pt; st.
(In copertina, … in Atalanta-Parma – ©Foto: Lorenzo Cattani/SportParma)
