Il regalo è la Fiorentina agli ottavi di finale di Coppa Italia. Il 4-2 di ieri al Via del Mare ha fatto splendere ancora di più l’inizio di stagione strepitoso del Parma targato Pecchia.
Tra campionato e Coppa c’è solo da stropicciarsi gli occhi: 10 vittorie in 13 partite ufficiali, una sola sconfitta (a Venezia), gol come se piovessero (30 reti), record infranti e una condizione psicofisica da urlo. In questo momento, gira tutto a perfezione, come il ticchettio di un orologio Rolex. Pecchia, Man, Bonny, Sohm, Circati, Benedyczak…. Per la copertina di questi primi tre mesi della stagione 2023-24 c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Gli impegni ravvicinati e la priorità del campionato, però, impongono di tornare subito con i piedi per terra perché domenica pomeriggio al Tardini arriva il Sudtirol (mai battuto nei due precedenti in B). La realtà è questa, obbligatoriamente, eppure non si può resistere alla tentazione di proiettarsi nel futuro e al prossimo impegno di Coppa Italia contro la Viola, il 6 dicembre allo stadio Franchi (la vincente se la vedrà contro la vincente di Inter-Bologna).
Il nome Fiorentina, infatti, riporta alla mente di un’intera tifoseria, elettrizzanti ricordi di battaglie in campionato e soprattutto in Coppa Italia, come avvenne nelle due finali del 1999 e del 2001, la prima vinta dai crociati e la seconda dai viola. Il presente è un’altra cosa, certo, ma il fascino di questa sfida rimane intatto. Ci penseremo tra un mese, ora sotto con il pericolo Sudtirol.
Foto credit Parma Calcio1913