Un vero e proprio capolavoro calcistico: il Milan non perde in campionato da 22 partite consecutive, cioè da 9 mesi.
L’ultima sconfitta risale al mese di marzo. Da allora una striscia impressionante di vittorie e pareggi che hanno catapultato i rossoneri in testa alla classifica di serie A. Un’impresa che porta la firma di Stefano Pioli e Giacomo Morelli, due parmigiani doc, rispettivamente primo e secondo allenatore di una squadra che ha impressionato tutti, non solo per la striscia di risultati positivi, ma soprattutto per la qualità del gioco, la forza del collettivo e l’organizzazione tattica.
Un 4-2-3-1 che gira come un orologio svizzero, anche in assenza della stella Ibrahimovic. A proposito: ieri lo svedese ha continuato ad allenarsi a parte, ma spera di esserci domenica sera nella sfida contro il Parma; stesso discorso per Bennacer. Oggi, invece, è in programma la sfida di Europa League contro lo Sparta Praga; una formalità visto e considerato che i rossoneri sono già matematicamente qualificati.
Infortuni a parte, il Milan di oggi ha una forte impronta parmigiana, perché oltre a Pioli e Murelli, entrambe cresciuti nel vivaio gialloblù c’è anche Giacomo, il figlio dell’allenatore (Pioli), il quale ricopre il ruolo di match analyst. Oltre all’ex Daniele Bonera (collaboratore tecnico).
La lunga collaborazione tra Pioli e Murelli risale al 2003 ai tempi del Modena: Murelli era un collaboratore di Malesani, ma dopo l’esonero del tecnico diventò il vive di Pioli. E da allora non si sono più separati. 16 anni di esperienze in giro per l’Italia: Parma, Grosseto, Piacenza, Sassuolo, Chievo, Palermo, Bologna, Lazio, Inter, Fiorentina e Milan. Un rapporto e un’amicizia che va oltre il calcio, perché i due si conoscono da ragazzini.
Domenica a San Siro (Milan-Parma) sarà un derby speciale per tutti.
(Foto acmilan.com)