Super ospite della 5ª puntata di PARMATALK (clicca qui per vedere), in onda ieri sera sulle piattaforme di SportParma, è stato il “prof” Vincenzo Pincolini, attuale preparatore atletico della nazionale della Lettonia e vecchia conoscenza del club gialloblù.
In collegamento da Jūrmala, a 20 km dalla capitale lettone Riga, il noto preparatore parmense ha commentato così la recente vittoria dei ragazzi di Pecchia in quel di Venezia: «Tre grandi punti, perché mancavano tanti giocatori. Se fai punti quando sei in difficoltà, hai tutto il tempo di aspettare con più calma i momenti in cui la squadra si ricompatterà con i migliori. Ci sono due squadre, che sono il Venezia e il Lecce, che hanno due organici per pensare alla retrocessione direttamente: aver fatto tre punti con loro è ancor più importante. Guardare la classifica a 12 punti, rispetto a come sarebbe stata a 10 con un pareggio, è diverso. Trovare tre squadre quest’anno non è facile, c’è molto equilibrio, e avere quei 2-3 punti sulle ultime tre permette di avere i guanti per toccare le cose che scottano».
Il “Pinco” si è a lungo soffermato ad analizzare il diamante al momento più prezioso dei gialloblù, Ange-Yoan Bonny, già autore di 4 reti in Serie A: «Bonny quest’anno è decisamente meglio dell’anno scorso. Per un giocatore di 21 anni ha ancora dei margini: se continua così e diventa un bomber da 15 gol a campionato, ti trovi un giocatore da 40 milioni. La strada è quella buona: può darsi che 12-13 gol li faccia anche quest’anno. Fisicamente c’è, è un grande lavoratore. Ormai i giocatori devono giocare a tutto campo, come dice Arrigo [Sacchi, ndr] e a tutto tempo. E ha le qualità per fare questo: non ha le pause di Man, che mi fa arrabbiare, a lui manca quel dettaglio per essere più cinico, però potenzialmente è un grande giocatore. Sotto porta bisogna rimanere tranquillo, come il cacciatore quando si trova davanti la lepre: l’esperienza ti aiuta, ti dà sicurezza e autostima. A me sembra un bravo ragazzo negli atteggiamenti: il bravo ragazzo è anche quello che impara in allenamento, che si mette nelle mani dell’allenatore per apprendere. Bonny ha la struttura per essere di livello internazionale: un Bonny che fa 15 gol può avere le porte aperte davvero. Vorrei dei profili così anche in difesa…».
L’ex preparatore, tra le altre, anche di Milan, Dinamo Kyev e Lokomotiv Mosca ha parlato anche del capitano Enrico Delprato, che aveva avuto modo di allenare nelle giovanili dell’Italia e che negli scorsi giorni aveva sentito profumo della convocazione in nazionale “A”: «È già molto importante per lui essere nell’orbita della nazionale. L’ho avuto diverse volte nelle nazionali giovanili e di lui sottolineo l’intelligenza, l’abnegazione, la voglia di fare: fa parte di quei giocatori che completano in modo importante una squadra. In una squadra di ciclismo sarebbe un gregario importantissimo. Teniamocelo stretto. Spero che venga convocato almeno una volta, perché lo merita. Nella media-alta di questo campionato ci sta».
Il preparatore della nazionale balcanica, inoltre, ha posto l’attenzione su Dario Šits, attaccante lettone del Parma (quest’anno in prestito all’Helmond Sport in Eerste Divisie), per altro rimasto “vittima” di un’errata convocazione da parte… della Germania: «Noi consideriamo i tedeschi infallibili e invece… Hanno convocato Dario e nessuno capisce perché! – ha scherzato Pincolini, che poi ha proseguito – Dario è un altro profilo del Parma che sta migliorando. Intanto è diventato titolare nella sua squadra: le squadre tedesche mandano tanti profili importanti giovani nella B olandese, che è più avanti nella ricerca del gioco. Parliamo spesso di Parma: si sente con Alessandro, era suo compagno di squadra. Io penso abbia qualità importanti per poter tornare: è un giocatore da seguire. è professionista, vuole arrivare. A parte che qua sono tutti seri, a volte ci guardiano in faccia e diciamo che lo sono anche troppo».
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