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Pellegrino imita il connazionale Crespo: la doppietta che seduce Parma

Parma Torino 2 2 28a giornata Serie A 2024 2025 lesultanza di Mateo Pellegrino
©Foto: Lorenzo Cattani

C’è chi lo paragona a Martin Palermo, chi all’attuale capocannoniere del campionato Mateo Retegui, chi a Hernan Jorge Crespo. Probabilmente, Mateo Pellegrino avrà preso spunto un po’ da tutti e tre questi illustri connazionali.

Ma intanto “el burro”, alla sua 3ª apparizione in Serie A, ha lasciato il segno e ha eguagliato un piccolo primato stabilito, nel Ducato, da un grande del passato gialloblù. Pellegrino, con i suoi primi 2 gol italiani rifilati ieri al Torino (con appena 4 tiri nello specchio tentati in Serie A), ha imitato l’indimenticato “valdanito”: l’ultimo calciatore di nazionalità argentina a segnare una marcatura multipla in Serie A con il Parma prima di Mateo era stato proprio Hernan Jorge Crespo nella stagione 2010/2011. In quell’annata, Crespo realizzò 10 gol – tutti sotto la gestione di mister Pasquale Marino – tra cui due doppiette di fila, fra 14ª e 15ª giornata: il 28 novembre 2010 calò un bis, da ex, all’Inter (nel ko per 5-2 a San Siro), per poi ripetersi il 5 dicembre, al “Tardini”, nel 2-1 all’Udinese.

«Può essere un’ispirazione, è stato un giocatore molto importante per il Parma. Lo ricordo anche quando giocava al Milan e al River. Mi auguro di poter far bene come lui!» aveva detto sul “modello” Crespo, in conferenza di presentazione, Pellegrino che intanto nei 35’ giocati contro i granata ha dimostrato di avere il senso della porta. Ma non solo. Il classe 2001 arrivato dal Velez ha lavorato di squadra, aiutando in fase difensiva (2 falli commessi e altrettanti subiti) e fungendo da pivot nella manovra offensiva: 2 passaggi sulla trequarti avversaria riusciti, oltre a 3 passaggi in avanti.

«È un punto importante per noi – il commento a caldo di Pellegrino ai microfoni di DAZN –, la squadra è unita, dobbiamo continuare così. Da quando sono arrivato ho lavorato tantissimo il gol, sognavo un giorno così: Hernani Jr mi ha fatto un cross bellissimo e ho trovato il secondo gol. La doppietta la dedico alla mia ragazza e alla mia famiglia che in questo momento è in Argentina». Il trofeo da mvp a fine gara è stato il meritato premio di un pomeriggio da trascinatore, che ha già fatto innamorare Parma.

Snobbato da Pecchia (0’ nelle due sconfitte con Cagliari e Roma), responsabilizzato da Chivu, che gradualmente lo ha inserito (per 56’ complessivi in campo) nelle ultime tre gare. Le speranze dei tifosi si aggrappano ora sulle larghe spalle di un centravanti capace di far sentire il suo peso in area di rigore. Il Parma, finalmente, ne ha uno e si è deciso a metterlo in campo.

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