Alzi la mano chi avrebbe mai detto, dopo la sconfitta di Venezia che aveva preceduto la (seconda) sosta del campionato, che il Parma sarebbe tornato a vincere con questa nonchalance.
Nel trittico Como-Ascoli-Südtirol i Crociati hanno fatto l’en plein. Un’impresa non impossibile per Delprato e soci, ma nemmeno così scontata soprattutto dopo quella sconfitta in Laguna del 7 ottobre e le successive due interminabili settimane trascorse a rimuginare sugli errori. Che, dopo il “Penzo” sono stati azzerati, con immediato e inevitabile effetto benefico.
Domenica c’è un ultimo avversario, il Lecco (che proprio oggi, ore 18.30, recupera una delle due gare mancanti – quella contro lo Spezia), prima di un nuovo stop che lascerà spazio alle nazionali. Un banco di prova da non sottovalutare: non solo perché i Manzoniani, sotto la guida del nuovo allenatore Bonazzoli, sembrano trasformati, ma anche per combattere la cosiddetta “sindrome da sosta”. Infatti, c’è una statistica che fa salire la temperatura a mister Pecchia: il Parma perde o pareggia la partita precedente alla pausa dalle ultime 4 soste a oggi.
Venezia a Santo Stefano dello scorso anno (2-2), la sconfitta sul lago di Como (2-0) a marzo, i due precedenti stagionali (il pari con la Reggiana a settembre e il già citato ko di Venezia) i sintomi di una malattia che sembra scattare ogni volta che la Serie B si ferma, almeno da 361 giorni. Il successo pre-sosta, in effetti, manca proprio dal 12 novembre 2022: 3-1 contro il Cittadella al “Tardini”. Allora, come stavolta, il Modena a domicilio ad attendere i Ducali dopo la pausa. Una curiosa analogia del calendario, che i parmigiani però si augurano che non si replichi anche nel risultato.
LA “SINDROME DA SOSTA” DEL PARMA
• Venezia-Parma 2-2 (lunedì 26 dicembre 2022)
• Como-Parma 2-0 (sabato 18 marzo 2023)
• Parma-Reggiana 0-0 (sabato 2 settembre 2023)
• Venezia-Parma 3-2 (sabato 7 ottobre 2023)