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Parma Cittadella 1 2 Roberto Inglese e Antonio Pergreffi

Parma Calcio

Parma penultimo in B per i gol made in italy

©Foto: Lorenzo Cattani

Parma penultimo in B per i gol made in italy

Anche la serie B, così come la A, si ferma per osservare le nazionali, in particolare quella Azzurra. Ma, a proposito dell’Italia, balza all’occhio una statistica che coinvolge il Parma e che è relativa proprio agli italiani.

In una speciale graduatoria del campionato cadetto la squadra di mister Pecchia, dopo 30 giornate, è al penultimo posto per gol segnati e punti portati in dote da giocatori italiani. In tutto sono 10 le reti segnate di origine italiana e sono valse 23 punti (3 vittorie e 14 pareggi). Esito piuttosto scontato — verrebbe da dire — dal momento che gli autoctoni in casa crociata lasciano il posto a un gran numero di stranieri: ben 23 su 30, ovvero il 76,7%. E non è un caso che l’ultima compagine sia il Venezia (solo 6 reti italiane che sono valse 18 punti), altra colonia “esotica” di questa Serie B. Difficile che la domanda possa essere sodisfatta se il made in Italy scarseggia e se fra i 7 giocatori nati nella nostra Penisola ben due di questi che sono scesi in campo fanno i portieri (Buffon e Corvi), mentre a Frosinone, Palermo, Südtirol sarebbero rispettivamente prima (62 punti), seconda (59) e terza (57) se si affidassero soltanto al contributo dei figli del “Bel Paese”.

È anche vero che qualche giocatore italiano da bonus nella rosa dei ducali c’è: il terzino Enrico Delprato ha contribuito attivamente segnando da solo, in 25 presenze, 3 gol, dei quali almeno 2 (contro Como e Cittadella) determinanti o utili a portare a casa la vittoria; l’altro cannoniere made in Italy — non tragga in inganno il cognome — è Roberto Inglese, che ha gonfiato la rete 4 volte (inutilmente solo dinnanzi alla Ternana, proprio come Delprato). Poi ci sono i casi particolari di metà stagione, rappresentati da Gennaro Tutino e Luca Zanimacchia: il primo partito e non più utile alla causa dopo esserlo stato a pieno contro Ascoli e Frosinone con le sue 2 marcature; il secondo arrivato da un paio di mesi e ancora in attesa di dare il suo massimo contributo, che sin qui è di 1 gol soltanto (quello contro i Ciociari nel return match dello “Stirpe”). L’unico nome rimanente, da cui il Parma può sperare di pescare un jolly dalla lotteria nazionale, è quello di Alessandro Circati, che però, essendo nato e cresciuto in Australia, ha un doppio passaporto: motivo per il quale anche l’italo-argentino Franco Vazquez, capocannoniere stagionale dei Crociati, è escluso da questa compilation.

Saranno solo statistiche, numeri, curiosità: ma aprono l’orizzonte a molteplici riflessioni. Non se ne farà una questione di fuorvianti slogan politici patriottistici, ma forse una maggior presenza di giocatori del luogo avrebbe aiutato a conoscere meglio una categoria particolare come la Serie B. Il Parma, dal canto suo, ha scelto una dimensione internazionale e multinazionale, oltre che di essere “poliglotta”: ci sarà bisogno di tutte le anime e le culture che compongo la squadra per raggiungere un obiettivo (i playoff) alla portata di un gruppo che forse ha solo bisogno di conoscersi, integrarsi e non avere confini.

 

(In copertina, Roberto inglese in Parma-Modena – ©Foto: Lorenzo Cattani/SportParma)
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