Le pagelle di Como-Parma (clicca qui), firmate dal giornalista Lorenzo Fava, premiano la maggior parte della squadra gialloblù.
Il migliore è Valentin Mihaila, autore dell’assist vincente dopo appena 2’ minuti e di diverse giocate che hanno messo in difficoltà i lariani. Tradiscono invece tre big: insufficienze piene per Bernabé, Man e Circati, quest’ultimo responsabile del gol dell’1-1. Così così Balogh e Partipilo (salito) dalla panchina, per il resto tutti pienamente sufficienti.
CHICHIZOLA 6 L’unica parata del pomeriggio avviene a gioco fermo: ma quello su Strefezza al 17’ era stato un grande intervento. Sul gol subito non ha responsabilità: è Circati che sbaglia lo stop. A metà ripresa sventa la minaccia con un’uscita coraggiosa in contrasto su Gabrielloni.
DELPRATO 6,5 Limita il raggio d’azione di uno Strefezza schierato a sorpresa, nel primo tempo, dal suo lato e partecipa alla fase offensiva in un paio di occasioni: prima dell’intervallo gli capita una palla-gol dentro l’area.
BALOGH 5,5 L’errore di Circati coglie alla sprovvista anche lui: è in ritardo nella chiusura centrale su Verdi che poi sigla l’1-1. Rischia di procurare un rigore nel contatto con Gabrielloni: fortunato.
CIRCATI 4,5 Nel fondamentale del gioco coi piedi deve fare progressi e il gol subito ne è la dimostrazione: preferisce non utilizzare il mancino sul passaggio (dalla destra) di Chichizola, sbagliando lo stop e il rinvio. Verdi ringrazia. Un errore tecnico da matita blu, che macchia la sua prestazione. Non di certo la sua crescita, che ha ancora tanti margini.
DI CHIARA 6 Da Cunha non è Strefezza: buon per lui, che ha meno grattacapi cui dover far fronte. Pomeriggio di ordinaria amministrazione
BERNABÉ 5 Il campo pesante forse lo condiziona un po’, ma gli errori di precisione in fase di costruzione sono tanti, troppi, per uno che come lui fa della tecnica il miglior fondamentale. Spento.
(32’ st) Cyprien ng
HERNANI 6 Il suo contributo in termini di quantità òì nel mezzo si fa sentire. Sopperisce alla giornata “di riposo” di Bernabé correndo anche per lui. Resta in campo per tutti i 90’ e perde un po’ di brillantezza e lucidità nel finale, in cui rimedia anche un (ingeneroso) cartellino giallo.
MAN 5 Rischia di far male, al quarto d’ora, con un mancino a giro di poco a lato. È la cosa migliore del suo primo tempo, perché poi si abbandona alla sua dimensione solipsistica, quando ignora Mihaila in un contropiede che avrebbe potuto ammazzare il Como… E Pecchia lo lascia negli spogliatoi. A riflettere.
(1’ st) Partipilo 5,5 Prima a destra, poi a sinistra: ma non fa meglio del compagno di cui aveva rilevato il posto. Difficile però incidere di più in una ripresa in cui la squadra ha rinunciato ad attaccare.
SOHM 6 Parte bene, dando il là alla ripartenza di Mihaila per lo 0-1, prima di sparire come il sole oggi in riva al Lago; fa capolino, come un arcobaleno dopo il temporale, a fine primo tempo con un tocco di prima visionario che manda in porta Man. Si fa male alla caviglia nella ripresa in un’occasione da gol. Sereno variabile.
(17’ st) Estévez 6 Entra per aiutare a mantenere il risultato di parità. Spende (bene) un fallo tattico su Strefezza: il prezzo da pagare è il giallo che, da diffidato, gli farà saltare il Cosenza martedì.
BENEDYCZAK 6,5 La maschera rivela, per la terza gara di fila, la sua identità di uomo-bonus. Ma sul nono gol stagionale – il secondo consecutivo – il merito è tutto di Mihaila, che gli confeziona un pallone solo da spedire in porta da zero metri. Per il resto, pochi altri spunti degni di nota in una partita di sacrificio sulla fascia.
(24’ st) Coulibaly 6 Pecchia decide di sfruttare la sua corsa instancabile in fase offensiva: si ritrova a fare l’ala sinistra, prima, e la destra, poi. Ma il suo unico compito è quello di correre dietro a Strefezza. Applicato.
MIHAILA 7 Pronti-via ed è subito show. Dopo appena 120” ubriaca Goldaniga in velocità, prima di servire un assist al bacio per Benedyczak. È il più guizzante dei suoi: semina il panico sopratutto all’inizio delle due frazioni. Reclama un rigore per un’entrata al limite (ma corretta) di Goldaniga: Chiffi non lo asseconda. Velenoso.
(32’ st) Charpentier ng
All. PECCHIA 6 Il suo Parma parte forte, poi si accontenta di non perdere al netto di un calo fisico che è perso evidente. Un atteggiamento speculativo insolito per la sua squadra. Ma, in un partita che metteva in palio un biglietto in prima classe per il viaggio verso la Serie A, non perdere è stato un buon risultato per i gialloblù che nella ripresa hanno dovuto fronteggiare un avversario in più: la stanchezza. I suoi cambi oggi conservativi hanno permesso di mantenere un prezioso equilibrio.