Le pagelle di Venezia-Parma (clicca qui) premiano quasi tutti i gialloblù, autori di prestazioni per lo più sopra la sufficienza.
Il grande protagonista è Bonny e il suo tocco magico. Degna di sottolineatura la prestazione volitiva di Cancellieri, che corre a più non posso anche in difesa; buona la prima per il 17enne Leoni, al debutto in A. L’unica nota stonata è Keita, i cui ritmi sembrano ancora troppo bassi per la Serie A.
SUZUKI 6,5 Perforato subito dalla bella volée di Nicolussi Caviglia, chiude lo specchio sul primo palo su Haps e due volte sui colpi di testa (centrali) di Pohjanpalo. Esce a valanga, insieme a Valeri, per murare Zampano.
HAINAUT 6 Unica défaillance al 35’ quando si fa trovare fuori posizione al 35’ consentendo ad Haps di tirare in porta. Per il resto, porta a termine in modo diligente una prestazione da terzino provetto: nel primo tempo non disdegna qualche sgroppata, nella ripresa serra i ranghi. Applicato.
LEONI 6 Dopo un primo tempo passato a prendere le misure alla Serie A, si mette in evidenza con una bella scivolata in avvio di ripresa sul cross basso di Busio: il manifesto di una certa eleganza negli interventi, che soltanto l’esperienza permetterà di rendere anche ruvidi. Esce per i crampi.
(19’ st) Balogh 6 I suoi centimetri aiutano a sgonfiare il pericolo Pohjanpalo in un finale arroccato in difesa.
DELPRATO 6,5 Oristanio vince il duello nell’azione dell’1-0, ma l’errore di Valeri aveva spiazzato tutti. Sale in cattedra nella ripresa, gettandosi con lucida disperazione su ogni pallone che transita dalle sue parti.
VALERI 6,5 Le sorti della partita e della sua pagella assumono sensi differenti in soli 12’. Sbaglia due dei primi tre palloni toccati e il pasticcio del 5’ è un gentile regalo per i lagunari. Si riscatta segnando il gol del pari con un pregevole tiro da fuori all’angolino. Croce e delizia. Mezzo voto in più perché contribuisce a immolarsi su Zampano.
KEITA 5,5. Si erge a unico protettore della difesa, rischiando talvolta di fare la fine del martire. Tiene la posizione, ma arriva molto spesso per secondo sul pallone. Lento.
(19’ st) Estévez 6 Si piazza davanti alla linea arretrata per ripulire i palloni messi dalle fasce e vincere tutti i duelli possibili. E lo fa con maggior efficacia di Mandela.
SOHM 6,5 Ci mette un po’ a carburare, ma quando cambia passo lascia tutti sul posto. Ha il merito di avviare la transizione, palla al piede, che spacca il centrocampo arancioneroverde e che permette ai suoi di arrivare a trasformare il gol vittoria. Diesel.
MAN 6 Lo si vede poco, pochissimo. La sua presenza in attacco è praticamente impercettibile e anche l’aiuto in copertura ad Hainaut non è che abbondi. Poi, un lampo: il tiro che costringe Stankovic alla respinta corta che precederà il gol dell’apoteosi.
(28’ st) Coulibaly 6 Dà il suo contributo sulla corsia di sinistra, blindata in coppa con Valeri, per evitare gli assalti di Zampano e soci.
CANCELLIERI 7 Non troppo lucido in attacco, ma corre a perdifiato lungo tutto il perimetro di gioco, aiutando tanto i compagni soprattutto di difesa. La sua applicazione è encomiabile: dopo il gol dell’1-2 fa un recupero clamoroso in area, anticipando Oristanio in una scivolata che… travolge Valeri.
MIHAILA 6 Come il suo connazionale per quando riguarda le valutazioni negli ultimi 30 metri, nei quali non incide. Ma merita un grosso plauso per le generose corse all’indietro che fa per dare una mano a un Valeri un po’ disorientato all’inizio.
(19’ st) Bonny 7 Entra e segna un gol da rapinatore d’area. Anche da subentrato, gli basta un “clic”. Magic touch.
BENDYCZAK 6 Torna titolare come non gli succedeva da quel “maledetto” 27 aprile e va vicino anche a ritrovare il gol con un destro da lontano. Un discreto primo tempo, servito più che altro a riprendere confidenza con il campo dopo i 12’ (recupero incluso) giocati col Genoa.
(1’ st) Charpentier 6 Lavora un paio di buoni palloni: uno per Cancellieri (che calcia alto), l’altro è quello che mette in ghiacciaia la vittoria finale al 94’.
All. PECCHIA 7 Stavolta la vittoria è figlia dei suoi “esperimenti”. Sorprende tutti con una formazione inedita, non senza azzardi: fa debuttare Leoni e rilancia Benedyczak, lasciando fuori Balogh, Estévez e Bonny, i tre ingressi decisivi nella ripresa ai fini di una vittoria che ridà serenità e convinzioni. Al gruppo e anche al mister, che non rinuncerà al suo 4-2-fantasia ma che non disdegna vincere le partite in modo sporco.