Modena – La terza vittoria di fila sfugge a un comunque ottimo Parma, che ai punti avrebbe meritato la vittoria, mancando solo il colpo del KO contro un Modena volitivo nel primo tempo ma rinunciatario nel secondo. Il pareggio finale, sedicesimo nei ventiquattro derby gialloblù ormai disputatisi, per 1-1 allunga il tabù Modena per il Parma, con l’ultima vittoria crociata datata 6 dicembre 1987.
LE SCELTE Contrariamente alle attese è Bernabè, al ritorno dalla squalifica, il sacrificato di Pecchia nell’undici titolare, nel quale meritano conferma dieci dei titolari vittoriosi contro il Cittadella, unica eccezione il rientro dell’odierno capitano Buffon tra i pali. Rispetto al match di Pasquetta il canovaccio tattico è chiaramente diverso: la disposizione dei ducati appare subito ben più fluida, in particolare negli uomini avanzati, e viene concessa in impostazione maggiore libertà di salire a entrambi i terzini, soprattutto a destra ad un intraprendente Delprato nel tentativo di sfruttare la superiorità sulle fasce visto il più stretto 4-3-2-1 degli avversari. Tra i padroni di casa risulta chiaro fin da subito quanto Tesser tema i crociati, privilegiando l’esperienza dei suoi titolari, dove il vigoroso Ionita trova un posto sulla trequarti e l’altro ballottaggio, sempre a centrocampo, è vinto dall’esperto Armellino a scapito di Duca.
BOTTA E RISPOSTA Si sente fin da prima del calcio d’inizio quanto sia sentito questo derby, che torna a Modena dopo sette anni di attesa, con un “Braglia” a dir poco rovente. Ed è in questo clima ostile che, dopo qualche minuto di studio, arriva il primo brivido per la retroguardia crociata: al 7’ il lungo lancio delle retrovie è preda di Diaw, che sfugge alla marcatura di Cobbaut approfittando dell’indecisione tra il difensore belga e Buffon, il quale tuttavia tocca quel tanto che basta per smorzare la conclusione dell’attaccante dei canarini impedendole di entrare in porta. È solo questione di minuti però prima che, al 14’, un Parma in sofferenza subisca il gol di Diaw, direttamente dal corner di Tremolada. Passa giusto una manciata di secondi e Benek col suo quinto gol stagionale strozza subito in gola l’esultanza dei padroni di casa: punizione da metà campo di Estevez, sponda di Cobbaut e cannonata mancina di controbalzo dell’attaccante polacco che non lascia scampo a Gagno: 1-1 al 16’, il Parma c’è!
La partita si è ormai stappata: altra occasione per i modenesi al 23’, col rinvio corto di Osorio da cui nasce un tiro di Ionita deviato ancora in corner. In un primo tempo vivace ed equilibrato l’opportunità più chiara per passare avanti è del Parma, al 34’ l’onnipresente Estevez coglie il palo con una rasoiata da fuori area a Gagno ormai battuto.
MODENA RESISTE Dopo l’intervallo subito cambi per Pecchia: Bonny viene riproposto sotto punta in luogo di un Camara oggi poco incisivo e, per l’acciaccato Benek, Man che si sistema sulla fascia destra spedendo Zanimacchia su quella opposta. La ripresa ricomincia sulla falsa riga del primo tempo, con ambedue le squadre che arrivano con relativa facilità nei pressi dell’area ospite ma con scarsa efficacia, si registra solo un tentativo di Zanimacchia da distanza ravvicinata ma spentosi sull’esterno della rete. Dentro anche Bernabé per Juric. Complessivamente nel primo quarto d’ora il Parma si fa preferire, guadagnando metri nella metà campo avversaria e costringendo gli ospiti a un triplo cambio in cerca della scossa decisiva.
Il Parma legittima, sostenuta anche da una crescita nella prestazione della linea difensiva, la propria supremazia costringendo il Modena a rintanarsi quasi per intero nella propria metà campo ma continua a mancare la zampata decisiva, come quando al 25’ Zanimacchia ben imbeccato alle spalle della difesa ospite sciupa una buona occasione calciando debolmente tra le braccia di Gagno, tanto gli vale la sostituzione con Mihaila, che riassapora il campo dopo 68 giorni.
I padroni di casa riescono comunque a ritagliarsi qualche occasione, graffiando in contropiede (come sul tiro di Mosti che sibila a lato del palo alla sinistra di Buffon) o su piazzato, come costante di questa partita. Le chances migliori le ha comunque ancora il Parma, in particolare è Coulibaly ad arrivare con facilità al cross oppure al tiro, ma in generale il grande movimento degli avanti di Pecchia, con Vazquez ormai calato a pieno nella parte di “punta rifinitrice”, risulta ostico per la difesa di casa, producendo diverse conclusioni ma mai limpide a sufficienza. Tocca poi a Mihaila, sembrato già in buona condizione, provare la botta dalla distanza costringendo Gagno alla respinta di pugno, a conferma di ciò l’attaccante romeno ci riprova nel primo di recupero sul suggerimento di Ansaldi alzando di un pelo sopra la traversa.
Risultato finale dunque bugiardo per quanto visto il campo, dove i crociati avrebbero meritato sicuramente più del solo punto guadagnato. A rinfrancare Pecchia e i suoi resta comunque l’ottima prestazione, fatta eccezione per qualche disattenzione difensiva nella prima frazione, contro un ostico Modena e la sensazione di avere, forse, ormai trovato la formula giusta per esaltare le proprie qualità.
MODENA – PARMA 1 – 1
RETI: pt 14’ Diaw (M), 16’ Benedyczak (P)
MODENA (4-3-2-1): Gagno; Oukhadda, Silvestri, Pergreffi, Renzetti (16’ st Ponsi); Armellino, Gerli, Magnino; Tremolada (24’ Mosti), Ionita (16’ st Duca); Diaw (16’ st Strizzolo).
A disposizione: Seculin, Ferrarini, Cittadini, Bonfati, Giovannini, De Maio, Panada, Coppolaro.
Allenatore: Tesser.
PARMA (4-2-3-1): Buffon; Delprato, Cobbaut, Osorio, Coulibaly; Juric (10’ st Bernabé), Estevez; Zanimacchia (28’ st Mihaila), Camara (1’ st Bonny), Benedyczak (1’ st Man); Vazquez (41’ st Ansaldi).
A disposizione: Chichizola, Santurro, Balogh, Charpentier, Sohm, Circati, Inglese.
Allenatore: Pecchia.
ARBITRO sig. Serra di Torino
ASSISTENTI sigg. Schirru di Nichelino e Politi di Lecce
NOTE Stadio Braglia; totale spettatori 12.930 (ospiti 2000) per un incasso di 150.769 euro. Ammoniti: 42’ pt Delprato (P) per gioco falloso. Corner: 5-1 (3-0). Recupero: 2’ pt,’, 4’ st.