Come consuetudine, alla vigilia di Parma-Benevento, decima giornata di serie A, in casa gialloblù ha parlato mister Liverani.
Il tecnico l’ha definita “una partita a scacchi”. E sull’emergenza fascia sinistra ha detto: “Abbiamo giocatori che possono giocare in quel ruolo anche se non erano preventivati magari come terzini sinistri e per me è un’opportunità”.
Ecco le parole di Liverani:
L’ULTIMA VITTORIA: “Abbiamo vinto grazie ad un’ottima prestazione. Abbiamo fatto 60-65 minuti importanti e il primo tempo poteva essere chiuso con un vantaggio più ampio. Sicuramente l’intensità, l’unione di intenti, la squadra più corta e una buona pressione totale e collettiva: questo è il punto di partenza che cercavamo. Una partita non ci dà la serenità di aver trovato la strada, domani arriva una partita importante dove dobbiamo far vedere i progressi fatti lunedì scorso”.
IL BENEVENTO: “Come abbiamo fatto l’ultima partita, non c’è fretta di doverla chiudere e di lasciare spazi alle loro ripartenze. Dovremo mantenere equilibrio in fase di possesso ed avere la pazienza per trovare il varco giusto. Domani sarà una partita di scacchi. Loro vengono da un buon periodo, hanno fatto quattro punti vincendo a Firenze e pareggiando con la Juventus, sono una squadra che sta bene”.
EMERGENZA A SINISTRA: “Io sono una persona che pensa positivo dalla nascita, credo che nell’emergenza si possano fare scoperte che poi nell’arco dell’anno possono essere un vantaggio. Abbiamo giocatori che possono giocare in quel ruolo anche se non erano preventivati magari come terzini sinistri e per me è un’opportunità, così come per loro per mandare un messaggio all’allenatore. Kurtic in quella posizione? E’ l’unica soluzione – sorride – che non è possibile”.
SCAOZZARELLA: “Matteo è stato chiamato in causa dopo che in questi due mesi aveva avuto dei problemi e non aveva avuto continuità negli allenamenti e ha risposto presente. Questo non vuol dire che Brugman, Cyprien, Hernani o altri non avranno possibilità però Matteo ha dato la risposta giusta: con i fatti e non con le parole mi ha detto che posso contare su di lui in quel ruolo. Io credo di avere la fortuna di allenare un gruppo di grandi soluzioni, è bello avere una squadra che alza il livello di agonismo e competizione leale, per me è sicuramente un vantaggio”.
BRUNETTA TITOLARE? “E’ arrivato in Italia senza preparazione, ha dovuto affrontare anche il Covid-19. Noi crediamo in lui, ha attitudine offensiva diversa da Gervinho e Karamoh, può giocare tra le linee e predilige più l’uno contro uno o più il fraseggio rispetto alla verticalità. E’ un calciatore che avrà il suo spazio. Lo avrà dall’inizio, a partita in corso, questo è il nostro obiettivo. Deve crescere nella continuità e lui lo sa, questo può darglielo solo l’allenamento o la partita. Con cinque cambi sarà un giocatore importante”.
CORNELIUS O INGLESE: “Sia Cornelius che Inglese vengono da periodi non brillantissimi sotto il profilo della continuità nell’allenamento. Cornelius ha fatto una stagione importante finendo ad agosto mentre Roberto, per vari problemi, lo scorso anno ha giocato pochissimo e sotto quel profilo è un pochino più indietro. Per come sta lavorando, per l’impegno che ci mette, è sulla strada giusta. Ogni settimana migliora e diventa più brillante. In questo momento scelgo uno dei due ma non è detto che nel prosieguo del campionato, con condizioni ottimali, non possano anche giocare insieme”.