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L’ex Cannavaro: «Tolleranza zero per battere il Coronavirus»

L’ex Cannavaro: «Tolleranza zero per battere il Coronavirus»

L’ex Fabio Cannavaro è rientrato venerdì in Cina per guidare gli allenamenti del Guangzhou Evergrande. Il difensore napoletano ha raccontato la sua esperienza con il Coronavirus alla Gazzetta dello Sport:

“Qui in CIna stanno riuscendo a eliminare il virus e si va verso la normalità. Ed è il messaggio che deve arrivare al mondo intero. Perché il coronavirus non risparmia nessuno in ogni angolo del pianeta, ma si può battere unendo le forze. Agendo da comunità. Appena arrivato mi hanno sottoposto a tampone, per me è stato il terzo, e misurato la temperatura. Poi ho dovuto firmare un modulo in cui ho dichiarato dove fossi stato nell’ultimo mese e se avessi frequentato persone contagiate. A quel punto, come capita di fatto a tutti coloro che entrano nel Paese dall’estero, almeno quelli che provengono da luoghi già colpiti dal virus, vieni messo in quarantena per due settimane. Se hai un posto dove stare bene, altrimenti ti ospitano in alberghi attrezzati per garantire l’isolamento.
Qui il virus lo hanno debellato, ma conoscendolo meglio di tutti hanno fatto esperienza sugli accorgimenti per evitare che ora rientri dall’estero. Perché oggi l’epicentro della pandemia è in Europa, non più qui. In Italia l’abbiamo recepita meglio di tutti. Siamo sulla strada giusta. Il comportamento della maggioranza è positivo. Anche se ancora qualcuno fa fatica a capire. Penso all’errore del passato fine settimana, quando migliaia di persone sono scappate dalla Lombardia verso Sud. Io non voglio condannare nessuno, capisco chi voleva tornare dai propri cari, ma è stato un evidente errore”.

 

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