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Parma Calcio

L’attacco non gira, il Parma torna da Perugia con un altro pareggio

Foto: Parma Calcio 1913

L’attacco non gira, il Parma torna da Perugia con un altro pareggio

Un altro pareggio, il secondo di fila, su un campo indecente che ha condizionato le qualità di entrambe le squadre. Tra Perugia e Parma finisce a reti bianche.

Un pareggio combattuto, duro, che conferma l’incapacità cronica dei crociati di espugnare lo stadio Curi. Colpa di un attacco senza una punta di peso (Inglese insufficiente), che non ha saputo tradurre in gol il possesso palla dominante (62%) e le sbavature della difesa umbra. Difficile dire se il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto, di sicuro si è visto un Parma aggressivo e concentrato, che non regala niente, che sa stare in campo. Mancano i gol, non un problema qualunque.

LA TATTICA – Pecchia non cambia una virgola rispetto alla gara d’esordio col Bari. Il ballottaggio a centrocampo lo vince Bernabè. Parma con un 4-2-3-1 offensivo e imbottito di giocatori abili nel palleggio e nel dribbling. Il Perugia dell’esperto Castori risponde con il 3-5-2, a centrocampo debutto per il neo acquisto Luperini. Assenze pesanti su entrambe i fronti, ma in teoria chi sta peggio è il Parma, privo di Buffon, Cobbauto, Osorio, Sohm e Schiattarella.

IL POSSESSO PALLA NON PAGA – La gara è spigolosa, ritmi alti, fraseggi frammentati, falli e occasioni col contagocce. A volte il lancio lungo pare l’unica strada plausibile per rimediare ai disastri del terreno di gioco. La difesa del Parma eccelle nell’applicazione del fuorigioco, quella umbra nella fisicità, tant’è che Inglese si vede poco e niente.
Alla fine il bilancio del primo tempo è leggermente a favore dei crociati e non solo per il possesso palla (57,7%): Man sgancia un missile che non finisce lontano dalla porta (5’), Bernabè conclude centrale (20’) e Mihaila spara alto (37’). Il Perugia si rende pericoloso solo due volte, prima con un colpo di testa di Melchiorri (fuori) e poi con una girata al volo di Olivieri che impegna Chichizola sul primo palo. Tutto qui, troppo poco per togliere la ragnatela dallo 0-0.

PORTE SIGILLATE – Il film della partita non cambia neanche nella ripresa, il gioco resta molto frammentato e lo spettacolo è una rarità, malgrado le due squadre non si risparmino. Gli errori e l’imprecisione fanno da padroni, non a caso le occasioni latitano: un sinistro sballato di Olivieri, lontano dalla porta (53’), una girata centrale di Vazquez (55’), un colpo di testa alto di Casasola (68’) e un diagonale di Di Serio deviato in angolo da Chichizola.
Dopo il 60’ i ritmi si abbassano a causa della stanchezza e la gara diventa ancora più brutta; neanche i cambi di Pecchia e Castori risolvono il problema. Lo 0-0 è sigillato e neanche un sinistro insidioso da fuori area di Vazquez, al 90’, cambia le sorti della serata umbra.


PERUGIA – PARMA 0-0

PERUGIA (3-5-2): Gori; Sgarbi, Angella, Curado; Casasola, Kouan, Vulic, Luperini (35’ st Santoro), Dell’Orco; Melchiorri (13’ st Di Serio), Olivieri (13’ st Strizzolo).
A disposizione: Furlan, Moro, Angori, Righetti, Baldi, Paz, Vulikic, Matos, Vano. All. Castori
PARMA (4-2-3-1): Chichizola; Delprato, Romagnoli, Valenti, Oosterwolde; Bernabè (42’ st Bonny), Estevez; Man (42’ st Camara), Vazquez, Mihaila (35’ st Tutino); Inglese (21’ st Juric).
A disposizione: Corvi, Borriello, Balogh, Coulibaly, Circati, Zagaritis, Benedyczak, Sits. All. Pecchia
ARBITRO: Serra di Torino
NOTE: spettatori 3500 circa, di cui 277 nel settore ospiti. Ammoniti Estevez, Dell’Orco e Melchiorri per gioco falloso. Calci d’angolo 6-2 per il Parma. Recupero tempo: pt 1’, st 3’.

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