Ad addentrarsi nello spinoso caso Karamoh, che ieri non si è presentato alla ripresa degli allenamenti a Collecchio (leggi qui), è stato il nostro Antonio Boellis che sulle colonne di Tuttosport ha analizzato così la situazione: “Karamoh non è ufficialmente fuori rosa, ma l’assenza di ieri all’allenamento è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, perché anche in altre occasioni il giocatore si era presentato in ritardo al Centro Sportivo di Collecchio, il quartiere generale dei ducali, non ultimo l’allenamento di rifinitura di sabato (pre Cagliari) dove pare sia arrivato con oltre un’ora di ritardo. Nonostante questo, Roberto D’Aversa lo aveva convocato ugualmente per la gara contro i sardi, e nel secondo tempo aveva anche svolto la fase di riscaldamento per un eventuale ingresso in campo che poi non è avvenuto. Un gesto da “padre di famiglia” quello dell’allenatore, nella speranza di stimolare un ragazzo che per una serie di motivi sembra aver smarrito la strada maestra. Nulla di fatto, ieri il patatrac. Restano da capire i motivi di questa scelta scellerata, se dettata da motivi personali oppure da questioni di campo. Fatto sta che il Parma non vuole arrivare allo scontro totale e spera vivamente di recuperare il giocatore, a livello fisico e mentale, anche …” per preservare l’investimento di 7 milioni di quest’estate, quando il Parma lo ha prelevato dall’Inter in prestito con obbligo di riscatto.
Stando alle ultime indiscrezioni pare che l’assenza di ieri e i ritardi dell’ultimo periodo di Karamoh siano da imputare a problemi personali nella propria vita privata. Nelle prossime ore, inoltre, è previsto un incontro – si spera chiarificatore – tra il giocatore, il suo agente Oscar Damiani e i vertici del Parma.
(Foto di Lorenzo Cattani)