Si è svolta nel primo pomeriggi ad Appiano Gentile la conferenza stampa di presentazione di Parma-Inter di Antonio Conte.
Il tecnico nerazzurro ha parlato delle insidie della sfida del Tardini, del primato in classifica e della crescita complessiva della sua squadra.
Che gara si aspetta domani?
Ci aspettiamo una partita difficile anche perché in questo anno e mezzo il Parma ci ha creato qualche difficoltà, abbiamo vinto una volta e pareggiato gli altri due match. Affrontiamo una squadra che al momento ha una classifica pesante ma ha anche elementi di esperienza, giocatori tecnici, di qualità e un bravo tecnico, quindi bisognerà fare attenzione e giocare nella giusta maniera. Dovremo essere bravi e molto attenti in fase offensiva anche perché hanno giocatori bravi e veloci a ripartire che possono fare male.
Siete in testa a molte classifiche. In cosa l’Inter deve ancora migliorare?
In fase realizzativa potremmo e dovremmo essere più efficaci e determinati perchè creiamo tante occasioni da gol con tutta la squadra e dobbiamo essere più precisi, cercare di sfruttare tutte le situazioni ed essere più cinici sotto rete.
La squadra è cresciuta anche nel gestire le pressioni? Giocare dopo gli altri queste due partite può essere una difficoltà in più?
La squadra è cresciuta ma le pressioni saranno sempre maggiori da qui alla fine. Rispetto all’anno scorso ci troviamo in una situazione diversa, adesso siamo noi in testa quindi da qui alla fine le pressioni aumenteranno e dovremmo gestirle nella migliore maniera dimostrando di avere raggiunto quella maturità per arrivare al successo.
Vidal in che condizioni è?
Arturo sta cercando di dare continuità agli allenamenti, ha avuto problemi un po’ sparsi da quando è arrivato. Lui è un ragazzo generoso che non si è mai voluto fermare e ha sempre messo a disposizione della squadra la sua esperienza e noi lo ringraziamo per questo ma è anche giusto che lui possa arrivare alla sua condizione fisica migliore e ci sta lavorando, è a disposizione.
Rispetto a 12 mesi fa qual è il salto di qualità che avete fatto?
C’è un dato di fatto che è diverso dall’anno sorso, che quest’anno in campionato abbiamo battuto la squadra che l’ha vinto per nove anni di seguito. Penso che sia importante perché l’anno scorso ci avevano battuto all’andata e al ritorno. Quella vittoria ci ha dato autostima, più consapevolezza nei nostri mezzi, dopo un anno e mezzo la squadra è cresciuta nei singoli, nell’organizzazione, nella mentalità, nella voglia e nella determinazione. Detto questo, mancano 14 partite alla fine e dovremo dimostrare di essere cresciuti totalmente e solo vincendo possiamo farlo.
L’Inter sta andando a una velocità pazzesca, da qui alla fine è questo il ritmo da tenere o c’è bisogno di accelerare ancora?
Nel campionato italiano è difficile non lasciare punti, ogni partita nasconde insidie e difficoltà, anche per la qualità dei giocatori che ci sono. Ci sarà da mantenere un buon ritmo, ogni partita deve essere un finale per noi, è inevitabile che più ci si avvicina alla fine più entrano in gioco tanti aspetti, non solo calcistici ma anche psicologici, di pressione e mentalità e noi dobbiamo dimostrare di aver fatto un passo in avanti in tutto.
Come sei riuscito a ritrovare il migliore Alexis?
Lui è un giocatore che adesso è nella migliore condizione psicofisica da quando è arrivato all’Inter. C’è voluta pazienza da entrambe le parti ma ora è nel suo momento migliore da quando è qui. Inizio a rivedere degli sprazzi del vecchio Alexis e il merito è suo. Sa di avere davanti due giocatori che stanno facendo bene come Lautaro e Lukaku ma anche loro sanno che dietro hanno un giocatore che preme e che può dare un importante apporto da qui alla fine.
Le diffide possono incidere?
L’esperienza mi porta a dire di non guardare oltre la prossima partita, per noi la prossima contro il Parma è la più importante, quella che dobbiamo vincere sapendo le difficoltà. Non mi interessa fare calcoli, tutti devono giocare con la stessa intensità e attenzione, se dovesse arrivare un’ammonizione giocherà un altro la prossima, ho grande fiducia in tutta la rosa.
Il pallone viaggia meglio da qualche partita ad oggi. Pensi sia per via del doppio play o è una condizione ottimale dei giocatori?
Noi cerchiamo sempre di farlo viaggiare veloce il pallone, poi dipende dalle partite. Abbiamo fatto delle ottime gare anche in passato, se siamo qui non è solo per le ultime 3 o 4 partite ma perché c’è un trascorso dove si è fatto bene. La differenza forse sta nel fatto che stiamo prendendo meno gol, forse siamo meno sbilanciati.