Puntuale come ogni lunedì torna la rubrica “Il Gede Risponde” con la firma inconfondibile di Pietro Gedeone Carmignani che, tra l’altro, sarà il grande ospite della puntata odierna di PARMATALK (live alle ore 18).
Insieme all’ex tecnico crociato analizzeremo la brutta sconfitta di ieri del Parma nel derby col Bologna e il resto della seconda giornata di ritorno di serie A.
Buongiorno mister, a Parma è notte fonda?
“C’è un peccato originale, si è cominciato rinunciando a D’Aversa perché era dubbioso, poi si è scelto Liverani per fare un calcio diverso, poi si è tornati su D’Aversa… Il Parma di D’Aversa giocava sulle ripartenze, ma adesso non può più farlo, perché oggi la classifica ti impone di fare gioco. Il Parma è una squadra poco abituata a farlo e ieri si è visto. Cornelius che svaria sulle fasce è ammirevole, ma dovrebbe stare di più in area. Poi ci metti che non riesci ad attaccare come vorresti e devi fare azione manovrate, poi succede che perdi palla, vedi Bani, e da qui nasce la punizione e il seguente l’errore di tutta la difesa che perde la marcatura su Barrow (0-1).
Tutta la prestazione della squadra non è stata consona al tipo di partita. Poca intensità, ritmi poco elevati, poco pressing, passeggi laterali e prevedibili. Di fronte c’era un Bologna più aggressivo, veloce e ben messo in campo tatticamente, che dopo il primo gol ha agito di rimessa”.
La sensazione è che il Parma abbia l’encefalogramma piatto: seppur con tutti limiti del caso, gioca senza convinzione, senza cattiveria. Perché?
“I risultati di D’Aversa sono infruttiferi, un punto in cinque partite. C’è da chiedersi perché è stato richiamato un allenatore che in estate aveva dei dubbi, anche leciti, ed è abituato a un certo tipo di gioco. Da penultimi in classifica bisogna praticare un altro tipo di calcio. E’ difficile pensare che si possa giocare come si faceva l’anno scorso, soprattutto nella situazione di classifica attuale, anche perché gli avversari ti conoscono”.
E a Gervinho cosa sta succedendo?
“Non riesce a giocare come vorrebbe, cioè in spazi larghi e lunghi. Non riesce a esprimersi, perché quando salta un uomo ne trova subito un altro dopo. E’ un tipo di gioco non adatto alle sue caratteristiche”.
Il mercato di gennaio può essere una speranza?
“Sono arrivati tanti giovani di prospettiva, ma occorreva pensare al presente. Speriamo che Pellè abbia energie e capacità di caricarsi sulle spalle una squadra in grande difficoltà. La situazione è pesantissima, ma non compromessa, perché con 3 vittorie di fila ti tiri fuori, vedi il Genoa che ora è a metà classifica”.
Cosa serve per salvarsi?
“Serve il fuoco dentro per salvarsi. Punto, tutti gli altri discorsi contano fino ad un certo punto”.
Intanto continua il duello a distanza tra Milan, Inter e Juventus, tutte vincenti nell’ultimo turno. La differenza la fanno i grandi giocatori, vedi Ibrahimovc e Ronaldo?
“Il Milan vince con e senza Ibrahimovic. Il Milan è una squadra molto organizzata ed è sempre in testa alla classifica. Ieri ha avuto un approccio alla partita soft, tanto che il Crotone ha creato qualche difficoltà iniziale. Nel secondo tempo è uscito fuori un Milan diverso, con gli attaccanti che rincorrevano gli avversari, si è vista più intensità, più carattere.
La Juve è una squadra che ha subito la Roma, il suo giro palla, tant’è che si è giocato più nella metà campo bianconera, ma i giallorossi non arrivavano mai al tiro, a differenza della Juve. Alla Roma è mancata la soluzione finale, mentre la Juve ha tirato di più in porta pur attaccando di meno.
La squadra di Pirlo ha saputo soffrire, ha accettato di giocare in ripartenza, e poi ha un Ronaldo in più che con le sue giocate indirizza le partite.
Troppa Inter per una discreta Fiorentina che aveva assenze importanti. Ha dimostrato di non essere solo Lukaku dipendente. Difesa molto solida, oltre alla concretezza in attacco. La Fiorentina ha fatto bene il primo tempo colpendo un palo con Bonaventura ma nel secondo si è smarrita”.
La Lazio non si ferma più, dove può arrivare?
“La Lazio ha ottenuto la sesta vittoria di fila, è quarta in classifica, anche se ieri non è stata una vittoria facile, contro un Cagliari che ha giocato un partita di spessore, limitando le soluzioni offensive avversarie, sfiorando il vantaggio con le sue ripartenze. Ora la Lazio si gioca tanto contro l’Inter, arriva nelle condizioni migliori psico-fisiche. Dopo quella partita gli obiettivi saranno più delineati”.
Atalanta e Napoli sono in crisi…
“Il Napoli ha creato gioco e occasioni, ma il Genoa come al solito ha sfruttato gli errori difensivi (individuali e collettivi) della difesa di Gattuso. Il Napoli ha preso due pali e creato tanto, ma questo Genoa è cinico e concreto, Ballardini sta facendo un grande lavoro. Sia l’Atalanta che il Napoli hanno pensato più alla prossima partita di Coppa Italia che al campionato, vedi Insigne in panchina per un’ora. Genoa sbalorditivo, con Ballardini 16 punti in 7 partite; è una media da Champions.
L’Atalanta , primo tempo dai due volti, con facilità e naturalezza l’Atalanta ha fatto tre gol in pochi minuti. E poi dopo verso la fine del primo tempo è venuta fuori la reazione caratteriale del Torino.
Da ammirare il gesto sportivo di Belotti che ha corretto la decisione dell’arbitro ed evitato l’ammonizione all’avversario”.
Lo Spezia continua ad essere la grande sorpresa del campionato?
“Ottimo Spezia, ha giocato un calcio offensivo e spregiudicato, con la difesa altissima, con carattere, ha vinto in rimonta sul Sassuolo, giocando con le stesse armi di De Zerbi. Ha vinto con merito.
Anche l’Udinese è in forte crescita…
“Udinese-Verona è stata una partita a senso unico, nel primo tempo con i friulani grandi protagonisti. Il Verona si è solo difeso con un grande Silvestri. Il Verona non è riuscito a concludere in porta, nel secondo tempo è cresciuta, ma è stato decisivo l’errore di Silvestri, il migliore in campo fino a quel momento”.
Grazie di tutto mister, ci vediamo questa sera…
“Grazie a voi, vi aspetto alle 18 a Parmatalk!!!”.