Un Parma in versione Halloween fa tremare la Juventus e porta a casa un punto prezioso, ma anche una vagonata di rimpianti per un’impresa sfiorata e meritata per coraggio e sfrontatezza. Finisce 2-2 sotto i riflettori dell’Allianz Stadium davanti a oltre 900 tifosi giunti da Parma che hanno sognato a lungo una serata memorabile. Quarto pareggio di fila per i crociati, mentre la Juve non tiene il passo di Napoli e Inter.
I protagonisti di una serata avvincente sono Delprato (gol e salvataggio finale) e Sohm, gli autori dei due gol che hanno portato in vantaggio il Parma e costretto i bianconeri a rincorrere per lunghi tratti della partita.
LA PRIMA DI KEITA – Il 4-3-3 di Thiago Motta contro il 4-2-3-1 di Pecchia. Il calcio offensivo che parte dal basso dei bianconeri contro le ripartenze e le schegge offensive gialloblù. Le novità di casa Parma disegnano un mini turnover: Hainaut terzino destro, Coulibaly a sinistra (per provare a contenere Conceicao), in mediana esordio dal primo minuto per il belga Keita; sulla trequarti c’è Sohm e a sinistra Mihaila.
Nella Juve le novità, rispetto al 4-4 in casa dell’Inter, portano il nome di Gatti in difesa, Thuram a centrocampo e Weah sulla corsia sinistra.
BOOM BOOM DELPRATO-SOHM – Come nel paese delle meraviglie il Parma incanta e dispensa sogni concreti, con 6/7 giocatori costantemente in pressing nella metà campo bianconera per togliere fiato e idee alla costruzione dal basso della Juve. E i risultati sono efficaci come la dinamite tant’è che la squadra di Thiago Motta perde decine di palloni.
Al 3’ calcio d’angolo a sinistra, giro palla che finisce sulla fascia opposta, cross di Bernabè, sponda di testa di Balogh e e inzuccata vincente di Delprato che spedisce la palla sotto l’incrocio. Parma in vantaggio.
La reazione della Juve c’è ma è apparentemente innocua se non al 13’ quando Suzuki compie una paratona su McKennie, poi Vlahovic spara alto a porta praticamente sguarnita.
E’ il Parma che continua a spadroneggiare e a infilarsi nelle maglie larghe bianconere con l’onnipresente Balogh (murato da Gatti) e Bonny il quale non arriva per un pelo su un cross dalla destra del tarantolato Hainaut.
I tifosi di casa cominciano a spazientirsi, al 31’ McKennie spegne i malumori: cross di Weah a centro area, l’americano si libera di Balogh e di testa riporta la gara in parità (1-1).
Il gol non stravolge il canovaccio della gara, anche perché il Parma ha coraggio da vendere, corre rischi ma è velenoso come un serpente; e al 38’ torna in vantaggio al termine di un contropiede orchestrato da Man il quale vede arrivare da dietro Sohm e lo serve, destro forte e preciso nell’angolino (1-2). Si va negli spogliatoio sull’1-2. Un terremoto.
FINO ALL’ULTIMO – Si riparte con Hernani al posto di Keita e con un Parma che continua ad avere un atteggiamento senza paura e pregiudizi, ma è la Juventus a cambiare volto rispetto al primo tempo, non a caso dopo 4 minuti trova subito il pareggio: Locatelli ruba palla a Coulibaly e fa ripartire i suoi velocemente, Conceicao crossa per Weah che si lancia sul primo palo e firma il 2-2. E’ un gol che potrebbe abbattere un elefante ma non il Parma che continua a fare la sua partita sbarazzina, tutto pressing, giocate di prima, sovrapposizioni, aperture panoramiche e velocità: un dispendio di energie notevole. La Juve va vicino al sorpasso al 56’ con Vlahovic che di testa sfiora la traversa.
Thiago Motta ricarica le pile con gli ingressi di Yildiz e Savona e la sua squadra aumenta i giri del motore come al 65’ quando Coinceicao spara da lontano ma termina alto. Al 68’ Suzuki è decisivo su un tiro cross di Yildiz.
Pecchia rinfresca l’attacco con gli ingressi di Charpentier (per Bonny) e Almqvist (per Mihaila) ma la partita ha preso una piega diversa perché ora è la Juve a comandare le danze e a stazionare frequentemente nella metà campo crociata. E poco dopo (74’) il Parma perde Hernani per un problema muscolare alla coscia sinistra. I ritmi si abbassano, le squadre si allungano ma le mozioni non mancano come quando all’83’ Charpentier, a tu per tu col portiere, si fa ipnotizzare da Di Gregorio. E in pieno recupero Almqvist si divora il 2-3. Ma al 95’ un’uscita saponetta di Sukuzi spalanca le porte a Yildiz il cui tiro viene salvato da un eroico Delprato. Finisce 2-2. Un Parma extralusso, ma qualche rimpianto resta.
JUVENTUS – PARMA 2-2
Reti: pt 3′ Delprato, 31′ McKennie, 38′ Sohm; st 5’ Weah.
JUVENTUS (4-3-3): Di Gregorio; Cambiaso, Gatti, Danilo, Cabal (14’ st Savona); Locatelli, Thuram; Conceicao, McKennie (26’ st’ Koopmeiners), Weah (14’ st Yildiz); Vlahovic.
A disposizione: Perin, Pinsoglio, Kalulu, Adzic, Fagioli, Rouhi, Gil Puche, Mbangula. All. Thiago Motta
PARMA (4-2-3-1): Suzuki; Hainaut, Delprato, Balogh, Coulibaly; Keita (1′ st Hernani; 29′ st Camara), Bernabé; Man (41’ st Cancellieri), Sohm, Mihaila (24’ st Almqvist); Bonny (24’ st Charpentier).
A disposizione: Chichizola, Corvi, Osorio, Valenti, Benedyczak, Estevez, Valeri, Leoni, Haj. All. Pecchia
ARBITRO: Zufferli di Udine
NOTE: spettatori 40mila circa di cui 914 da Parma. Ammoniti Vlahovic e Conceicao per gioco falloso. Recupero tempo: pt 2′, st 4′.