Parma Calcio
Gol all’Inter e 100% nei passaggi: Ondrejka si candida per Firenze

Da oggetto misterioso a rivelazione. In 36’. È l’arco di tempo impiegato da Jacob Ondrejka, contro l’Inter, per mettere in mostra una parte del suo repertorio, che ancora il pubblico di Parma non aveva visto.
Nella sfida di sabato scorso contro i nerazzurri, campioni d’Italia in carica, lo svedese classe 2002, entrato al 54’ al posto di Sohm, è stato il giocatore che ha avviato la prima marcatura dei gialloblù e ha poi completato la duplice rimonta, nel suo unico tiro in porta, con il gol del 2-2. Il primo in Serie A. Dal giorno del suo acquisto (era il 23 gennaio), l’ex Anversa ha disputato nel massimo campionato italiano un totale di 125’ in campo in 6 presenze, tutte da subentrato: un po’ poco per potersi fare un’idea precisa. Eppure, nelle conclusioni sta provando a migliorare il dato dal basso coefficiente di efficacia con cui si era presentato al momento del trasferimento dal Belgio (media di 2.09% tiri a partita, con una precisione del 34.3%). In questa Serie A ha già tentato 4 tiri: 3 di questi in porta e 1 fuori – altri 2 respinti.
I progressi fatti registrare dal ragazzo di Landskrona si notano anche nei passaggi: contro l’Inter non tantissimi (9), ma tutti giusti. Il 100% di precisione nella trasmissione palla fatto registrare nell’ultimo match riflette anche la statistica generale di Ondrejka che, negli spezzoni a sua disposizione, è riuscito a effettuare 43 passaggi totali, completati per l’87%.
Dove ancora s’intravedono ampi e necessari margini di miglioramento è la fase di non possesso, specialmente i tackle che spesso lo vedono subire (2 contrasti vinti e 4 contrasti persi) e la gestione del pallone (18 palle perse, appena 6 quelle recuperate).
Certamente, ora, con quel gol all’Inter, dopo i subentri incoraggianti nelle trasferte di Monza e Verona, Ondrejka ha lasciato il segno in modo tangibile e per questo si fa avanti la sua candidatura in vista della sfida contro la Fiorentina.
Il reparto degli esterni offensivi è a corto di soluzioni: a meno che Chivu, nella conferenza di domani, non annunci un improbabile ritorno di Cancellieri (sul quale, al momento, non arrivano novità), i crociati domenica si recheranno al “Franchi” privi anche di Almqvist, che è squalificato, oltre che di Mihaila, infortunato di lungo corso. Ondrejka sarà il grande dilemma tattico della vigilia, in un sistema di gioco che potrebbe anche variare rispetto al solito: se Chivu optasse per il “solito” 4-3-3, lo svedese sarebbe una delle due ali (l’altra Man) vicino al centravanti. L’alternativa, che prende piede, è aggiungere un difensore in più (Leoni?) e passare – come già avvenuto nel secondo tempo contro la Beneamata – a un 3-4-2-1 che, tra i rifinitori, prevederebbe un posto già assegnato a Bernabé e lascerebbe spazio solamente a uno fra Man e Ondrejka. Ma intanto Jacob, in attesa di diventare una certezza della squadra, non è più una incognita. Ed è già qualcosa.
