Chissà che effetto a Roberto D’Aversa tornare da avversario allo stadio “Ennio Tardini”, il teatro delle migliori fortune della sua carriera in panchina.
Ma – si sa – c’è sempre una prima volta, e sarà così anche per il tecnico di Stoccarda che, ora alla guida dell’Empoli, si troverà ad affrontare il proprio passato, così come gli era successo solo il 1° novembre di un anno fa: era Coppa Italia, si giocava a Lecce e vincere furono gli emiliani (con il risultati di 2-4). Ma al “Tardini”, il tecnico di Stoccarda mai si era seduto sulla panchina di destra, quella solitamente riservata agli avversari. La sua 101ª nel “catino” ducale sarà dunque un’inedita sfida da antagonista, dopo le precedenti 100 – a cavallo delle due esperienze – tutte a pilotare i beniamini di casa.
Ricche di soddisfazioni le prime 89 volte che, sebbene il pareggio iniziale (1-1) contro il Teramo dell’11 dicembre 2016, avrebbero via via creato i presupposto per i più grandi successi: dalla cavalcata che avrebbe portato alle promozioni dalla Lega Pro (tramite i playoff) nel 2017 e dalla Serie B nel 2018 fino alle due salvezze consecutive raggiunte nella massima serie. Un (quasi) quadriennio perfetto: 151 partite ufficiali con media punti di 1,51 a partita. Decisamente meno felici le successive 11 gare del “D’Aversa-bis” nel 2021: 1 pareggio (contro l’Udinese) e 1 vittoria (contro la Roma) e 9 ko. Una stagione stregata, alla quale nemmeno la bacchetta del “mago di Stoccarda” (che portò 8 punti in 23 turni: media di 0,53) era riuscita a porre rimedio, dal momento dell’avvicendamento in panchina con Liverani dopo la 16ª giornata.
Dopo averlo applaudito per 100 occasioni, tonde tonde, all’annuncio dello speaker, per la prima volta il nome di D’Aversa al “Tardini” non sarà abbinato alla squadra di casa. Ma – immaginiamo – non si farà mancare il giusto tributo dei tifosi parmigiani a “Bob”: divisivo per lo stile di gioco (non sempre bello, ma pragmatico), associativo per i risultati conquistati (66 vittorie e 38 pareggi, per un totale di 236 punti, in 174 incontri alla guida). Quelli mettono sempre d’accordo tutti.