Amarezza, delusione e rimpianti nelle parole di Roberto D’Aversa che nel pomeriggio ha risposto alle domande dei giornalisti in vista della gara di domani al Tardini cotnro l’Atalanta.
Una partita che come sempre sarà segnata dalla lunga lista degli indisponibili (infortunati) e da un clima post retrocessione che non promette nulla di buono.
“La delusione è tanta, lunedì è stata la serata più brutta della mia vita professionale. Faccio ancora fatica a pronunciare la parola retrocessione. Ci sta che i nostri tifosi ci attacchino, c’è una delusione enorme, ma il senso di civiltà che ho trovato a Parma difficilmente l’ho trovato in altre piazze. La loro presenza è sempre stata fondamentale per noi, non è una caso che senza di loro i nostri risultati, soprattutto in casa, in casa siano stati pessimi. Questo però non mi fa dimenticare le emozioni di Firenze, il derby con la Reggiana, La Spezia e tutto il resto. Sono tornato per una questione sentimentale, non per il contratto; ci credevo veramente, sono legato a questa piazza. Ero convinto di ritrovare il mio solito gruppo, ma forse avrei dovuto agire in maniera diversa”.
I tanti, troppi, infortunati sono un problema che meritano un’ampia riflessione. Riflessione che continua a non entrare nel vivo della questione e delle responsabilità: “Negli anni passati il gran numero di infortunati non hanno inciso sul risultato, quest’anno anche gli infortuni hanno influenzato: “Negli anni passati il gran numero di infortunati non hanno inciso sul risultato, quest’anno anche gli infortuni hanno influenzato. Questa squadra non è da retrocessione, sono convinto che allenandola da inizio anno non saremmo retrocessi. Quando si subentra in corsa la situazione è diversa, lavorare con il gruppo sin dall’inizio le cose potevano andare diversamente, ma non lo dico per giudicare il lavoro precedente ma anche per il fatto di aver preso tanti giocatori, anche stranieri, nel far capire con problematiche di dialettica e comunicazione, di fargli capire le cose”.
Viste le numerose assenze il rischio della gara di domani, contro la corazzata Atalanta, è di prendere un’imbarcata. D’Aversa prova a tracciare una strada da seguire: “Siamo una squadra con dei limiti, si può dire che siamo scarsi, ma giochiamo con una maglia gloriosa che dobbiamo onorare”.
Infine l’Atalanta: “Complimenti a loro, hanno dimostrato che si può fare calcio a certi livelli anche in provincia”.