Sbrigativo ed essenziale, il Parma batte il Gubbio e ottiene la quarta vittoria di fila, ma la trama del film è più o meno sempre la stessa: primo tempo degli avversari, pareggio fortunoso (autogol) e ripresa fulminea tant’è che i crociati hanno risolto la partita in tre minuti con Calaiò prima e Nocciolini dopo. Questa volta, però, a differenza della sfida con il Mantova, al triplice fischio finale il Tardini ha fatto sentire una musica diversa: applausi e cori di incoraggiamento. In effetti il Parma di Apolloni ha continuato ad evidenziare piccoli segnali di crescita, sotto tutti i punti di vista, dal gioco palla a terra e alla fase di interdizione. Quello che non migliora è l’intesa tra i due attaccanti di turno, oggi la coppia era composta da Calaiò e Nocciolini (l’ennesima coppia d’accatto inedita), questo significa che Apolloni non ha ancora trovato la quadratura del cerchio e se non fosse per il tasso tecnico di Calaò e soci, le vittorie sarebbero molte meno.
Problemi irrisolti su cui bisognerà continuare a lavorare, e non solo in attacco dove le due punte fanno una fatica mostruosa a pressare gli avversari, a dialogare tra loro e ad aggredire gli spazi (Calaò sembrava più un rifinitore che una prima punta). Giorgino a centrocampo ha annullato lo spauracchio Casiraghi; sulla fascia destra si è rivisto Mazzocchi, una risorsa importante per il futuro, ma anche in questo caso è evidente che l’ex Rimini non può coprire l’intra fasce come chiede mister Apolloni. Dettagli di una vittoria che proietta il Parma in vetta alla classifica in attesa del posticipo di lunedì sera della Reggiana. Ed è quello che conta di più. Anche perché la sensazione, confermata da più parti, è che il marchio di fabbrica dei crociati sia questo: brutti ma vincenti. Numeri alla mano è un Parma da esaltare, da coccolare. D’altronde le vittorie fanno crescere e distribuiscono ottimismo e serenità, quello che si è visto oggi dentro e fuori dal campo. La strada è ancora lunga, ma il sentiero intrapreso è quello giusto, malgrado tutto. Apolloni ha saldamente la bussola in mano e il suo Parma è come un animale feroce che sa solo vincere e non importa come.
Parma Calcio
IL COMMENTO: il solito Parma, soffre ma vince. La crescita continua…
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