Dalla sala stampa dello stadio Tardini le parole dei protagonista di Parma-Gubbio:
APOLLONI: “Al di là di alcuni errori in appoggio o in uscita, abbiamo dato impressione di essere presenti, ma dobbiamo limitare gli errori e sfruttare le nostre qualità. Abbiamo avuto un po’ di frenesia, potevamo gestire meglio la palla. Siamo una squadra che carbura in ritardo. Sembriamo padroni del campo, ma poi manchiamo nelle giocate decisive. Ho visto, però, cose positive quando siamo entrati in maniera propositiva. E’ un aspetto che mi aiuta per inserire anche altri giocatori. Nocciolini è molto generoso in entrambe le fasi, a volte a discapito della lucidità. Oggi ha fatto una grande partita come gli altri. Si è sacrificato, ha recuperato e ha sbagliato. Non ho mai parlato di sindrome Tardini. Ho solo detto che probabilmente la squadra vuole rispondere all’affetto del pubblico, ma spesso non ci riesce bene attraverso il gioco. Dobbiamo essere più sereni nel giocare la palla, non forzare le situazioni. Rispondo alla società, non a chi mi critica. Andiamo avanti per la nostra strada. Abbiamo avuto critiche anche l’anno scorso senza perdere una partita, figuriamoci. I ragazzi hanno la consapevolezza di poter fare di più. Stanno lavorando per questo. Giorgino? Ha qualità straordinarie nel rubare palla e nel contrasto. Canini? L’errore di Canini sul gol ci può stare, come quando commettono errori gli altri. Michele forse non è ancora al top non avendo fatto la preparazione, ma è un giocatore importante sul quale contiamo”.
LUCARELLI: “Si dice sempre che non giochiamo bene. Posso essere anche d’accordo, però in questo momento siamo molto efficaci. Sappiamo che abbiamo dei limiti, ma stiamo lavorando per cercare di migliorare. Per ora siamo primi. Si vede che qualcosa di buono questa squadra ce l’ha. Si dice sempre che non giochiamo bene. Posso essere anche d’accordo, però in questo momento siamo molto efficaci. Sappiamo che abbiamo dei limiti, ma stiamo lavorando per cercare di migliorare. Per ora siamo primi. Si vede che qualcosa di buono questa squadra ce l’ha. Dobbiamo cercare noi di trasformare i fischi in applausi. La sindrome del Tardini non c’è assolutamente. Quando giochiamo in casa, c’è solo la frenesia di vincere. Questa squadra dimostra di aver fame. Quando va sotto, recupera le partite. Sono sicuro che, se tra un mese saremo ancora in vetta, nessuno si ricorderà di come abbiamo giocato con Mantova e Forlì. Alla fine sono i punti che contano. Questo è un campionato sporco, duro e difficile. Il derby? Giocare il derby con la Reggiana di lunedì pomeriggio è un insulto per le due tifoserie e per la loro passione. Questa partita i tifosi l’aspettano da circa venti anni. Se si può fare ancora qualcosa, mi auguro che venga fatta, perché questa partita merita di essere giocata davanti a un pubblico importante”.
SAPORETTI: “Sono contento per l’esordio in Lega Pro, ma soprattutto per la prestazione della squadra. Le critiche nel calcio ci sono sempre. Oggi ho visto un Parma rabbioso e cattivo, come dovrebbe essere sempre in casa per incutere timore all’avversario. Il mio ingresso è stato po’ una sorpresa. Sinceramente non me l’aspettavo. Sapevamo che per noi Under sarebbe stato un anno difficile, che la società puntava maggiormente su giocatori esperti. Il mister, però, ci vede in settimana e ci valuta. Rispetto alla Serie D in Lega Pro c’è innanzitutto la cattiveria agonistica e l’organizzazione delle squadre. Non nascondo che i fischi col Mantova ci hanno segnato. Abbiamo dato una risposta sul campo”.