Entra in contatto:

Parma Calcio

Chivu: «Non si può essere sia belli che concreti. Testa al Torino, poi alle altre»

Dopo la conferenza di settimana scorsa svolta di mattina, secondo appuntamento per mister Cristian Chivu davanti ai microfoni in un pre-partita.

Stavolta, presso la sala stampa dello stadio “Ennio Tardini”, il 44enne allenatore rumeno ha parlato dopo la pausa pranzo. Tanti i temi affrontati nel corso dell’appuntamento con i giornalisti, che hanno interrogato il mister sulla situazione della squadra.

Di seguito le dichiarazioni di mister Chivu nell’odierna conferenza stampa, a cui abbiamo assistito, come sempre, anche noi di SportParma.

BUONI SEGNALI «Non parlerei solo della rifinitura, ma di tutta la settimana. Qualche giocatore l’abbiamo recuperato: li avremo per la partita di domani. Enrico è quello che ha ripreso per primo, buoni segnali anche da Hernani e Bernabé, che qualche allenamento hanno fatto. Vedremo domani».

OCCHIO ALLE RICADUTE «Bisogna fare attenzione: sia Hernani che BernaBè hanno avuto problematiche. Non ricadute, ma problemi quando sono rientrati. Il nostro obiettivo è averli a disposizione da qui a fine stagione».

IL TORINO «Il Torino è una squadra che ultimamente è cresciuta molto: ha trovato il modo giusto per sfruttare le qualità dei giocatori. Fa cose con buona intensità, anche il mercato invernale qualcosa ha portato: hanno ottenuto due vittorie, di fila, nel ritorno hanno persino solo una partita… Squadra tosta da affrontare».

STRUTTURA E QUALITÀ «Rispetto a inizio stagione, senza Zapata, hanno dovuto fare dei cambiamenti. Con Casadei hanno più struttura e possono fare qualche giocata diretta: Casadei è per distacco il primo colpitone di testa in Serie A, e ha fatto poche partite. Con Elmas e Vlasic hanno anche qualità. Bisogna esser pronti ad affrontare due situazioni du gioco: andarli a prendere il più alto possibile ma anche difendere bene sul gioco diretto. Abbiamo lavorato bene, credo siamo pronti a non essere sorpresi domani».

LE DUE PUNTE «In alcune situazioni è una soluzione valida, anche a Udine lo abbiamo fatto. Dobbiamo studiare soluzioni che danno qualcosa in più, non dobbiamo togliere soluzioni e mandare in confusione i ragazzi. Mi fa piacere studiare qualche nuova soluzione per un cambiamento in futuro: sono aperto a tutto».

NIENTE ALIBI «Io mi sono preso la responsabilità per quello che è accaduto nel primo tempo. Un po’ di alibi l’ho creato, anche se è l’ultima cosa che avrei voluto fare. Ma mi prendo le responsabilità. Eravamo attendisti, aspettavamo bassi con l’obiettivo di mantenere una struttura compatta: questo atteggiamento crea dei “però”, crea degli alibi. Poi non si può andare sempre ai mille all’ora a fare pressioni, bisogna avere equilibrio nel trovare equilibrio fisico e tattico».

TU QUOQUE, CESARE! «Sono felice di vedere Cesare, come tanti altri che ho allenato in quell’annata. Ora penso ai miei, sono i più bravi. Mi fa piacere vedere Cesare ad un certo livello. Ci siamo sentiti, c’è stima reciproca che durerà per sempre. In questo momento però è giusto parlare dei nostri, bisogna fargli capire l’importanza del progetto Parma, è fondamentale rimanere in Serie A. Qualcosa stanno iniziando a capire, lo vedo anche sul piano dell’autostima. Poi contano i risultati e i punti, esser belli e pensare di avere tempo per crescere è sbagliato. Il tempo stringe, è il nostro peggiore nemico. Dobbiamo andare su cose concrete, certezze e pragmatismo per ottenere punti».

MOTIVAZIONE «La motivazione è la cosa fondamentale che questa squadra deve avere. Si parte da lì, dall’approccio a un nuovo lavoro che stiamo cercando di fare. Nessuno più di noi può essere motivato. La motivazione fa parte di un processo mentale che fa parte del calcio. La paura vuol dire che ci tieni, quando va oltre diventa impossibile da gestire».

DELPRATO OK «È il capitano della squadra. Ha Udine abbiamo deciso di tenerlo a riposo, anche se lui era deciso a stringere i denti. Mi ha fatto piacerE: un capitano dovrebbe far questo. Per questa settimana lo abbiamo avuto a disposizione, anche se con qualche problematica. Ma ce lo stiamo ritrovati già pronti per giocare domani».

CONDIZIONE FISICA «Stiamo lavorando per gestire al meglio le abitudini e incrementare qualcosa piano piano. Ci interessa molto il recupero e, in particolare, il recupero dal punto di vista mentale. Stiamo lavorando e vediamo delle belle risposte. Ovvio che quando arriva un nuovo allenatore non sai con chi hai a che fare e fare e sei un po’ chiuso, ma vedo ragazzi pronti ad accettare il lavoro e l’intensità che gli chiediamo».

BELLI? NO PRAGMATICI «Mi interessa il pragmatismo, ovvero i punti. Faccio fatica a pensare che possiamo essere sia belli che concreti: magari rinunciamo a qualche giocata bella per ottenere il massimo e fare i punti».

CALENDARIO OSTICO «A noi interessa la prossima partita, il Torino è domani ed è già qua alle porte. Dobbiamo essere pronti a dare il massimo e vogliosi di ottenere i tre punti, poi avremo tempo di pensare a sabato prossimo. Ma non possiamo pensare più in là di così».

I TIFOSI «Abbiamo letto il comunicato che hanno fatto. Li ringraziamo. Sono importanti. L’importante è che Parma sia unita. I ragazzi ne hanno bisogno. Noi abbiamo il dovere di dare sempre il massimo. Uniti possiamo toglierci delle belle soddisfazioni. Sappiamo l’importanza dei tifosi per un gruppo come il nostro».

Commenti
Pubblicità
Pubblicità

Altri articoli in Parma Calcio