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Calcio Serie A

La serie A e l’ultimo «schiaffo morale»

La serie A e l’ultimo «schiaffo morale»

Prendiamo in prestito le parole di Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, per giudicare l’ennesima figura rimediata dalla Lega serie A dinanzi alla Figc che aveva proposto, in caso di nuovo stop del campionato, la non assegnazione dello scudetto e il blocco delle retrocessioni. Proposte rimaste inascoltate (bocciate). Proposte che hanno dato il via libera al famigerato algoritmo (leggi qui) e imbarazzato ulteriormente il mondo della serie A e confermato, se mai ce ne fosse stato bisogno, il periodo di grande conflittualità che sta vivendo tutto il movimento.

“Credo che non ci siano vincitori o sconfitti – ha detto ieri Marotta -, c’è una situazione abbastanza anomala. Ieri siamo stati un po’ messi dietro la lavagna, abbiamo preso uno schiaffo morale, abbiamo perso tra virgolette la nostra rivendicazione. Tre voti contrari alla delibera e 18 a favore, questo depone per uno scenario del mondo del calcio che ha bisogno di una rivisitazione della governance, che forse non rispecchia il peso specifico della Serie A. Io penso che la serie A abbia bisogno di autonomia, come accade in Inghilterra con la Premier League”. Uno schiaffo  morale, appunto; l’ennesima proposta inascoltata.

 

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