Ha trascorso tre anni indimenticabili a Udine, dal punto di vista professionale e umano, e la sfida di domani al Tardini contro l'Udinese, la prima da ex, ha un sapore molto particolare.
Pasquale Marino non ha nascosto l’emozione durante la conferenza stampa di oggi a Collecchio, al termine dell’allenamento di rifinitura che ha confermato le indisponibilità di Antonelli e Marques.
“Non posso dimenticare la mia avventura a Udine per come sono stato trattato, io e la mia famiglia, dai gente del posto. Ho ottenuto tante soddisfazioni professionali, al primo anno ci qualificammo in coppa Uefa dopo un campionato esaltante dove facemmo 57 punti. Il secondo anno arrivammo ai quarti di coppa Uefa dopo aver eliminato squadre blasonate. Il terzo anno è stato particolare ma importante dal punto di vista professionale: l’esonero con la squadra a +5 dalla zona retrocessione e poi il richiamo alla guida della squadra. E’ stata la soddisfazione migliore”.
Ricordi indelebili, anche se il presente è un’altra cosa e il Parma non potrà permettersi di concedere nulla all’ex Guidolin. Il distacco in classifica tra le due squadre è di 5 punti: “L’Udinese ha un organico importante – spiega Marino – li conosco bene e vi dico che sono forti. In estate hanno ceduto tre giocatori importanti, tra cui Pepe, e sono contento di aver contribuito anche io alla loro maturazione, ma questo non significa che si sono indeboliti”.
La neve di questi giorni e il freddo gelido potrebbero condizionare il Parma, una squadra votata al possesso palla: “Il campo pesante potrebbe condizionare entrambe le squadre. E’ una partita in cui serve molta attenzione, per questo da ieri siamo in ritiro. Vogliamo i tre punti, il resto sono solo bei ricordi”.
Da amico a nemico numero uno, è il caso di Totò Di Natale: “E’ un giocatore imprevedibile – continua il tecnico siciliano – magari si prende qualche pausa ma è sempre determinante. E’ un valore assoluto dell’Udinese”.
La tattica: come al solito e come il suo predecessore e rivale Guidolin, mister Marino non dà indicazioni di nessun tipo. “Lo ripeto, non voglio comunicare la formazione prima alla stampa e poi ai giocatori”. Infine la classifica e quei 15 punti che fanno storcere il naso a Marino: “La classifica è bugiarda, purtroppo spesso non abbiamo potuto contare su giocatori molto importanti e questo è penalizzante”.
Settima sfida ufficiale tra i due tecnici e finora lo score è di 1 vittoria di Marino, 3 pareggi e 2 affermazioni di Guidolin. Una di queste 6 sfide, Catania-Palermo 1-2 del 2 febbraio 2007, è divenuta tristemente nota per i fatti extracalcistici che portarono alla morte dell’ispettore capo di Polizia, Filippo Raciti.