Quella di oggi è stata l'ultima conferenza stampa di Francesco Guidolin al centro sportivo di Collecchio. Dopo la gara con il Livorno spiegherà Â i motivi dell'addio, poi svuoterà Â l'armadietto e saluterà Â tutti.
Con il sorriso stampato sul volto, promette il tecnico. Un addio che non nasconde liti ed incomprensioni, come ha voluto precisare lo stesso tecnico, sebbene la situazione sia piena di punti interrogativi. “Ho sentito di dissapori con Pietro Leonardi, non c’è mai stato nessuno screzio fra noi due e dal punto di vista professionale abbiamo anche lavorato bene insieme e i risultati lo testimoniano. Secondo: la mia priorità è sempre stata il Parma”. Guidolin continua: “Un rapporto può interrompersi anche in modo sereno. Io sono arrivato in punta di piedi e in punta di piedi finisco la mia stagione. Non serve cercarsi dei nemici o ingraziarsi il popolo. Un rapporto può concludersi anche quando le cose vanno bene”. Poi la città e i suoi tifosi: “La città è un paradiso anche quando le cose vanno così così. Sono arrivato che le cose andavano maluccio poi sono andate sempre meglio. Questa è una comunità che fa vivere la professione con serenità. Sembra di essere all’estero, ci sono poche piazze in Italia a vivere il calcio in questo modo. E per me è il complimento più grande che si possa fare ad una città e ad un club”.
Il resto del discorso di Guidolin riguarda il Livorno (giè retrocesso) e il bilancio della stagione. Un bilancio più che positivo: “Al Parma do un bel sette e mezzo e tolgo mezzo punto per quei due mesi di crisi. Però li abbiamo vissuti e passati insieme”. Domani al Tardini si gioca l’ultima partita della stagione, ma Guidolin non ha voluto svelare la formazione, neanche questa volta. Eccessiva scaramanzia? “o un dubbio a centrocampo perchè rientrano Dzemaili e Jimenez, anche se Lanzafame mi è piaciuto in quella posizione a Torino. Ma l’importante è avare lo stesso spirito e la stessa voglia di Torino”.
L’ultimo pensiero è rivolto ai tifosi e all’accoglienza che gli riserveranno domani: “Sarebbe facile cercare alla vigilia della partita qualche parola per ingraziarsi il pubblico. Ma c’è la mia onestà, i miei risultati che parlano. Penso che la gente abbia capito e mi sento molto apprezzato dalla città. In questi giorni incontro molte persone e vivo momenti molto toccanti e molto emozionanti. Penso che questo sarà quello che si vivrà allo stadio… però allo stadio possono succedere anche altre cose”.
IL FUTURO. Intanto la società si sta muovendo alla ricerca del nuovo allenatore e nei giorni scorsi l’ad Leonardi ha incontrato a Roma Massimo Allegri, ex Cagliari. Una lunga chiacchierata per capire è lui l’uomo giusto per la panchina gialloblù.