Improvvisa, meritata e presuntuosa. La sconfitta interna con il Cagliari può essere riassuntoacon questi tre aggettivi. Il 2-0 finale non fa una grinza perchà © premia in modo equo l'atteggiamento tattico dei sardi, più robusti a centrocampo e più organizzati in attacco.
A differenza del Parma che Guidolin ha trasformato per l’ennesima volta, sbagliando quasi tutto, compreso lo scarso utilizzo delle corsie esterne, forse l’unico punto debole della squadra di Allegri. Fatto sta che il Tardini perde una lunga imbattibilità che durava dal 18 maggio 2008 (Parma-Inter 0-2); un Tardini che non ha gradito l’esultanza del parmigiano Daniele Dessena dopo il gol del 2-0. Incomprensioni e vecchi rancori, soprattutto con la società. La partita non ha offerto un grande spettacolo soprattutto per l’incapacità dei crociati di creare gioco e di mettere le punte nelle condizioni di tirare in porta. Insomma, è una domenica da cancellare. Niente drammi, per carità, ma come ha detto Guidolin a fine partita, questa è una sconfitta che deve servire a maturare, sotto tutti i punti di vista. E a poco serve recriminare per un rigore sacrosanto (fallo di Agostini su Biabiany) non concesso dall’arbitro Tommasi, pochi secondi prima del primo gol dei sardi. Troppo brutto il Parma per potersi aggrappare a alle proteste e agli errori arbitrali. La sconfitta è meritata, punto. Il mea culpa di Guidolin al termine dei 90 minuti è la conferma.
“Una brutta giornata, la sconfitta è meritata. Tornassi indietro giocherei con le tre punte” ha sentenziato Guidolin. In effetti il 4-3-1-2 iniziale (o 4-4-2 a rombo), con Dzemaili alle spalle della coppia Paloschi-Biabiany e con Zaccardo al posto dell’infortunato Panucci, non ha portato i risultati sperati. Conti, infatti, ha annullato Dzemaili; Jeda e Matri hanno fatto impazzire Paci e Zaccardo; mentre Cossu ha goduto di troppe libertà senza che Mariga prima e Galoppa dopo siano riusciti a prendere le dovute contromisure. La partita è stata vinta a centrocampo.
Il gol dell’1-0, come dicevamo, è arrivato subito dopo il rigore non concesso al Parma; sul ribaltamento di fronte Cossu ha pennellato dalla destra un perfetto cross per Jeda, il quale approfittando di un errore in marcatura di paci, ha segnato con un millimetrico piatto destro. Il gol ha dato più scioltezza alla manovra dei rossoblu tant’è che al 12’ Lazzari spreca il raddoppio con un diagonale da buona posizione, terminato fuori dallo specchio della porta. Guidolin prova a mischiare le carte inserendo al 32’ Bojinov al posto dello spento Biabiany e spostando Morrone dietro le due punte, ma il risultato non cambia; è sempre il Cagliari ad avere la supremazia del campo e ad essere più pericoloso, come al 24’ con Jeda che di testa impegna nuovamente Mirante.
La musica non cambia neppure nella ripresa anche perché al 13’ l’ex Dessena (nato e cresciuto a Parma) si inventa il 2-0 con un diagonale di sinistro (dopo aver saltato Dzemaili come un birillo), scatenando l’ira dei tifosi gialloblù che non hanno gradito l’esultanza del giocatore (la rabbia di Dessena era rivolta verso la società che ha deciso di non puntare sulle sue qualità) il cui cartellino è a metà tra Parma e Sampdoria. Esultanza che è sfociata in fischi e insulti, con il giocatore che a fine partita ha baciato il terreno di gioco e ha chiesto scusa alla curva Nord.
Guidolin manda in campo Amoruso e Lanzafame al posto di Bojinov (infortunato) e Dzemaili; Allegri risponde con Biondini, Parola e Nenè. Ci prova Lanzafame con una punizione alta e Galoppa con un’altra punizione, questa volta centrale. Il Parma è tutto qui, troppo brutto per essere vero. Il Cagliari, invece, festeggia e brinda alla definitiva rinascita.
IL TABELLINO
PARMA – CAGLIARI 0-2
Marcatori: pt 8’ Jeda; st 13’ Dessena
PARMA (4-3-1-2): Mirante; Zenoni, Zaccardo, Paci, Castellini; Morrone, Mariga, Galoppa; Dzemaili (22’ st Lanzafame); Biabiany (32’ Bojinov; 22’ st Amoruso), Paloschi .A disp. Pavarini, Dellafiore, Lucarelli, Lunardini. All. Guidolin
CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti; Marzoratti, Canini, Astori, Agostani; Dessena, Conti, Lazzari (26’ st Nenè); Cossu (39’ st Parola); Jeda, Matri (17’ st Biondini). A disp. Lupatelli, Sivakov, Barone, Larrivey. All. Allegri
ARBITRO: Tommasi di Bassano del Grappa
NOTE: spettatori 15.319 (13.506 abbonati) per un incasso totale di 141.997,28 euro. Ammoniti Paci, Galoppa, Conti e Astori per gioco falloso, Nenè per comportamento non regolamentare, Morrone per proteste. Recupero; pt 1’; st 5’.