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Calcio Serie A

Calcio e ridimensionamento: intervista a Federico Pastorello

Calcio e ridimensionamento: intervista a Federico Pastorello

Pochi secondi alla fine, slalom tra gli avversari, jump in sospensione e canestro vincente! No, non è la descrizione di un tiro di Michael Jordan in una finale NBA, ma l'azione che ha dovuto compiere l'agente FIFA Federico Pastorello per depositare in tempo utile alla Lega Calcio il contratto del "principe" Milito durante gli ultimissimi istanti della sessione estiva del calciomercato 2008.

Era il 1° settembre e come da regolamento FIGC la chiusura inderogabile del mercato era alle ore 19 e ci volle addirittura una sorta di “instant replay” per convalidare il trasferimento di Milito dal Saragozza al Genoa. Per questo lancio del contratto sopra la porta già chiusa del box dei registri, Pastorello è passato alla storia.

Il ruolo del procuratore è fondamentale nella carriera di un calciatore e deve assomigliare molto al Jerry Maguire interpretato da Tom Cruise nell’omonimo film. Deve essere anche un giusto mix tra un investigatore privato e uno psicologo. “La nostra figura si è molto valorizzata negli ultimi anni e dobbiamo cercare di essere sempre il più professionale possibile”.

Federico Pastorello, classe ’73 e parmigiano d’adozione, ricalca alla perfezione, se non meglio, la suddetta descrizione. Era già diventato famoso nel 1996, quando divenne il più giovane agente FIFA del mondo e da allora di strada ne ha fatta tanta. Ora è parte attiva della P&P Sport Management, agenzia che cura gli interessi di calciatori italiani ed internazionali, su tutti Giuseppe Rossi.

Oggi, a più di 15 giorni dalla fine, con lui abbiamo fatto un’analisi su che tipo di calciomercato è stato.

La crisi planetaria che ha investito tutti i settori si è fatta sentire anche nel mondo dorato del pallone e Federico conferma questa sensazione:”Sì, è vero si è sentita. In giro ci sono stati tanti esempi di ridimensionamento, a cominciare da casa nostra dove Milan ed Inter per la prima volta hanno chiuso in attivo. Di spese folli ce ne sono state ma sono casi a parte”. Se i nerazzurri hanno barattato Ibra con Eto’o cambiando di pochissimo il loro organico, in effetti i rossoneri, ad esempio, dovevano fare cassa e hanno ottenuto una buona plusvalenza dalla cessione di Gourcuff e soprattutto da quella di Kakà al Real Madrid. Proprio dalle merengues madrilene Pastorello riprende il discorso:”Solo Real e Manchester City si sono potuti permettere molti acquisti e tutti da capogiro. Con la loro potenza economica hanno spostato giocatori importantissimi che altrimenti non si sarebbero mai mossi. Kakà e Cristiano Ronaldo sono stati trasferimenti davvero impensabili. Se pensiamo che il Chelsea ed il Manchester United, club che prima spendevano senza problemi, hanno comprato solo il russo Zhirkov per i Blues di Ancelotti, e buoni comprimari come Valencia e Owen per i Red Devils, ecco che il mercato di Real e City assume un valore ancor più enorme”. Ma se tutte le grandi squadre hanno speso in maniera oculata, come fanno Perez e Mansour ad avere così tanta disponibilità economica?:”Beh, è presto detto. Mansour fa parte di una famiglia di sceicchi di Abu Dhabi, padrona del petrolio di mezzo mondo e ricca veramente, mentre Florentino Perez, o meglio il Real Madrid, riesce sempre ad avere un accesso al credito dalle banche spagnole fuori dal comune. D’altronde la politica dei super-galacticos di adesso è figlia del primo mandato di Perez nel 2000”.

Attorno a questa crisi ruota anche il discorso relativo agli ingaggi troppo elevati. Berlusconi ha chiesto recentemente di tagliare del 50% gli stipendi dei calciatori, mentre Platini, presidente innovatore dell’Uefa, vuole introdurre un salary-cap in stile USA. Un procuratore come Federico Pastorello come giudica queste proposte:”Non bisogna criticare gli alti ingaggi, i calciatori o sportivi a loro modo offrono un certo tipo di spettacolo che in molti amano. Va bene ridurli, ma che venga fatto con criterio, coerenza ed in maniera uguale per tutti, anche se proprio Berlusconi ha iniziato questa “moda” di alzare gli stipendi. Per il tetto salariale vale lo stesso discorso degli ingaggi. Per questi cambiamenti ci vorrebbe un sacco di tempo e ricordiamoci, però, che ognuno con i propri soldi fa ciò che vuole”. Messaggio chiaro ed è a questo punto che ci spostiamo su un piano squisitamente più tecnico per un secco botta e risposta.

Il colpo più clamoroso dell’estate?:”Semplice. Ripeto, Kakà e C.Ronaldo, che faranno benissimo”. E il colpo rimasto in canna?:”Genoa ad un passo da Mancini e Pandev verso Juve o Inter”. Perché non si riesce a riportare Rossi in Italia?:”Sta molto bene al Villareal, però quest’estate lo avevo proposto al Milan e Galliani ci aveva fatto un pensierino. Farà un grande 2010 e questa sarà la stagione della sua definitiva consacrazione”. Tra gli assistiti di Pastorello, chi meriterebbe un grande palcoscenico?:”Mariga del Parma sfonderà quando si renderà conto dell’opportunità che ha in mano e lo sapremo in questo campionato. Un altro giocatore di sicuro avvenire è Candreva del Livorno, polivalente nei ruoli di centrocampo”. Infine, per un procuratore quanto sono gratificanti i trionfi di un suo calciatore?:”Tantissimo! Ad esempio se penso alla carriera del mio amico Evra, che è passato dalla C2 in Sicilia alla vittoria in Champions con il Manchester in pochi anni, mi riempio d’orgoglio. Vuol dire che anch’io ho contato qualcosa nelle sue vittorie”.

A distanza di un anno e con Milito all’Inter, chissà che, oltre ai genoani, i tifosi nerazzurri, forse anche Mourinho, non siano riconoscenti a Pastorello per quel “canestro” vincente.

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