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Calcio Serie A

Tessera tifoso: contro il Palermo Boys in silenzio per 45 minuti

Tessera tifoso: contro il Palermo Boys in silenzio per 45 minuti

La protesta si infiamma sempre di più con il passare dei giorni. Al centro di tutto la nota tessera del tifoso che dovrebbe entrare in vigore nelle prossime settimane (in alcuni casi è già Â  operativa) e che ieri ha ottenuto il benestare del centro coordinamento dei Parma club. Scelta che ha insasprito ulteriormente i rapporti con il gruppo ultras dei Boys 1977 i quali nel pomeriggio di oggi hanno comunicato la loro nuova forma di protesta: 45 minuti di silenzio in occasione della partita di domenica al Tardini tra Parma e Atalanta.

Scelta che creerà un’ambiente surreale all’interno dello stadio e che lascerà il segno, come è già successo in altre occasioni. “Un silenzio assordante” spiegano i Boys. Un silenzio che lannci messaggi chiari, come spiegano gli ultras crociati: “La tessera del tifoso vuole sostituirsi alle tessere dei Parma club e a quelle degli ultras. Un mezzo per disgregare il tifo organizzato, per trasformarci in semplici clienti, che vivono lo stadio individualmente e in modo prettamente consumistico. La tessera infatti sarà a pagamento (bisognerà pagarla!) e avrà finalità commerciali, volte ad arricchire le grandi S.p.a. del pallone, mentre per le altre sarà solo un costo”.

Le difficoltà e le incomprensioni attorno alla tessera del tifoso non mancano, tant’è che il Centro Coordinamento ha un’opinione completamente diversa rispetto ai Boys: “Per le persone che come noi si oresentano alla stadio a volto scoperto e senza tasche piene di viti o bulloni, è solo un vantaggio perché non abbiamo nulla da nascondere” ha detto Paolo Medioli alla Gazzetta di Parma.

Parole che, ovviamente, i Boys respingono categoricamente: “Già ora fare un biglietto nominale è un’impresa (ricordiamoci di Parma-Novara o di Inter-Parma, per fare due esempi recenti!), con le nuove procedure per acquistarne uno ci vorrà anche il permesso preventivo della Questura. Non solo: ad eccezione delle trasferte al seguito della squadra per cui si è fatta la Tessera, bisognerà tesserarsi ad ogni squadra che si vorrà andare a vedere. Tutto questo per chi la Tessera potrà averla, perché tanti saranno esclusi a mezzo della “diffida a vita”. L’art. 9 della Legge Amato su cui è basata la Tessera, infatti, impedisce l’accesso a tutti quei soggetti che hanno avuto condanne (anche non definitive) per “reati da stadio” e che nel corso della vita hanno ricevuto un Daspo (divieto d’accesso alle manifestazioni sportive, la cosiddetta “diffida”), anche quando l’hanno già scontato, anche quando un eventuale processo li ha dichiarati INNOCENTI. Perché l’art. 9 non fa differenze neppure tra innocenti e colpevoli, fondandosi sull’esser stati “destinatari” del Daspo. In pratica si vuole trasformare una misura preventiva (illegittima, perché priva della libertà senza processo e senza prove!) in condanna definitiva a vita (il che è anche anticostituzionale!). Non si punta quindi a riportare la gente negli stadi, ma a selezionare i clienti ritenuti migliori”.

E poi ancora: “Amiamo il Parma e vorremmo tifarlo sempre. Per questo e perché tutti possano continuare a farlo (e in libertà), oggi, durante i primi 45 minuti di Parma-Palermo, ci uniremo alla protesta contro la Tessera del Tifoso che effettueranno tantissime Curve in tutta Italia, rimanendo in silenzio, astenendoci dal TIFO, e lasciando un VUOTO al centro della Nord. Il vuoto a cui ci stanno portando, grazie a queste leggi che svuotano gli stadi e allontanano nuovi tifosi”.

I Boys concludono rivolgendosi alla società del presidente Ghirardi, annunciando anche una conferenza stampa: “Invitiamo tutti i tifosi a rispettare questa protesta, che non interessa solo gli ultras, perché la Tessera diventerà obbligatoria per tutti e perché i diritti civili e le garanzie costituzionali che andrà ad intaccare sono un patrimonio comune. Seguici, perché siamo gli unici che prendono sempre e comunque le difese dei tifosi, della Nord e della città. E forse è proprio per questo che vogliono eliminarci. La protesta vuole dimostrare l’unità dei tifosi, siamo stufi di tutte le trafile per acquistare un biglietto, dei tornelli, delle code, delle gabbie, dei divieti di trasferta e di questa tessera. Dimostriamo al Parma Calcio e al suo presidente che siamo tifosi con un cervello e non clienti commerciali. Per cercare di spiegare a tutti cos’è veramente la tessera del Tifoso, al termine di Parma-Cagliari di domenica prossima, terremo una conferenza in Curva Nord alla quale invitiamo tutti a partecipare”.

Contestazioni e problemi che domenica contro il Palermo raggiungeranno il culmine e terrano in silenzio la Curva Nord.

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