Il grave infortunio di Mariga (legamento crociato, stagione finita) e quello di Biabiany (muscolare) sono due iniezioni di sfiducia in vista della trasferta di domani a Palermo.
Allo stesso tempo, però, le due “grane” settimanali potrebbero dare una carica in più al resto della squadra e stimolare i due possibili sostituti, Jonathan e Morrone.
Dubbi e interrogativi che solo il campo potrà sciogliere. E la trasferta in Sicilia è un duro banco di prova anche in ottica salvezza dove il Lecce terzultimo continua ad essere un pericolo costante. “E’ stata davvero una brutta notizia – dice Donadoni su Mariga – , soprattutto per il ragazzo. Non avrei mai pensato, vista la dinamica dell’infortunio, che fosse cosi grave. Comunque al giorno d’oggi in campo medico si fanno cose eccezionali è sono certo che Mac tornerà ad altissimi livelli. Nella sfortuna è forse stato meglio che un infortunio cosi gli sia capitato ora, a fine stagione e con l’estate in mezzo”.
Il Palermo di Mutti ha ottenuto una sola vittoria nelle ultime 8 partite ed è a secco di gol da 184 minuti. Numeri che non fanno cambiare idea a Donadoni: “Il Palermo arriva da un pari ottenuto contro una squadra motivata in una gara facile. Noi invece dobbiamo dare continuità alla partita di mercoledì. Dopo Udine ho sentito commenti anche esagerati. Qualche errore è stato commesso, è fuor di dubbio, ma la prestazione non è stata negativa se non nel risultato”.
Snella lotta per non retrocedere per molte squadre c’è l’incubo del calcioscommesse, un argomento che Donadoni preferisce tenere lontano: “Per noi fare risultato a Palermo significherebbe aggiungere un bel mattone a ciò che vogliamo costruire. Per noi ogni gara deve essere la più importante: se ragioniamo cosi possiamo fare bene. Non guardiamo la classifica e le gare che seguiranno dopo domenica se non con la consapevolezza che il nostro futuro passa attraverso ogni prestazione e ogni gara va interpretata al meglio”. Nel primo pomeriggio, dopo la rifinitura a Collecchio, la squadra ha preso l’areo per Palermo.