Un’altra stagione alle prese con problemi di varia natura. Problemi che gli hanno impedito di tornare ad essere quello che era.

Roberto Inglese sta lavorando ogni giorno per ritrovare la condizione fisica, la confidenza con il campo, con il pallone e possibilmente con il gol (zero fino ad ora). Lui che in questa stagione maledetta ha collezionato appena 14 presenze (2 assist), quasi tutte da subentrato. Ma sempre con la stesso spirito e la stessa umiltà, indipendentemente dai giudizi e dalle pagelle negative.
L’assist fornito per l’illusorio 3-2 di Firenze, firmato da Mihaila, potrebbe essere la scintilla personale che riaccende un ragazzo fin troppo sfortunato, in campo e fuori, che a 29 anni vuole riprendersi il tempo perduto, con caparbietà, convinzione e le “coccole” di D’Aversa, il suo primo estimatore.
Inglese non ha ancora i 90 minuti nelle gambe, ma la condizione cresce e chissà che contro la Roma non torni a vestire la maglia da titolare, un evento che non accade dal 22 dicembre scorso a Crotone.

Il futuro può aspettare, a fine stagione si tireranno le somme, anche se molto dipenderà dall’esito di questo campionato.

(Nella foto l’abbraccio tra Inglese e Mihaila dopo il terzo gol del Parma a Firenze – Foto Parma Calcio 1913)