L’ex centrocampista crociato Daniele Galloppa (oggi allenatore dell’Under 16 della Fiorentina), ospite della 28ª puntata di PARMATALK, ha analizzato il momento difficile che sta vivendo il Parma ormai da troppi mesi. Con lo spettro retrocessione dietro l’angolo.
L’analisi di Galloppa parte dall’ultimo amarissimo pareggio di Firenze: «Si intravedeva la vittoria, mancavano pochi secondi, era fatta; l’autogol del 3-3 è stato un riflesso dettato dalla paura, difficile da commentare, siamo esseri umani».
Un Parma che D’Aversa ha trasformato nella mentalità, difesa a parte: «In passato il Parma faceva un certo tipo di calcio, puntando molto su Gervinho e Inglese. Ma è chiaro che quando proponi un altro calcio, come sta facendo ora la squadra, bisogna avere la predisposizione mentale dei giocatori. Proporre calcio significa anche esporsi».
Arriviamo a Sepe, uno dei più criticati da parte della tifoseria: «È in una fase difficile, ma le qualità non si discutono. Bisogna stare dentro lo spogliatoio per capire se ci sono delle difficoltà».
La lotta salvezza resta aperta, sebbene i numeri disastrosi di questa stagione diffondano solo “pessimismo”: «Secondo me il Parma ha più qualità delle squadre che la precedono in classifica – continua l’ex Galloppa a ParmaTalk -. Per questo dico che non bisogna arrendersi, la salvezza è difficile ma ancora possibile
La parte emotiva incide molto sugli errori difensivi, ma un risultato positivo può risolvere un po’ di cose. Non è un problema di allenamenti, ma di testa».
(Foto youtvrs.it)