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APOLLONI: «Il calcio deve ripartire, ma ci sono dinamiche che stridono con i protocolli»

APOLLONI: «Il calcio deve ripartire, ma ci sono dinamiche che stridono con i protocolli»

Durante il programma “Taca La Marca” in onda su Radio Musica Television è intervenuto Luigi Apolloni, ex allenatore difensore del Parma, il quale si è soffermato sullo stato di crisi del calcio e su tanti altri temi. Ecco le sue parole:

La ripresa della serie A: “Da sportivo non vedo l’ora che si riparta, visto che il calcio non aveva mai subito questo tipo di stop, ovviamente la salute deve essere la priorità. Questo è uno sport da contatto e ci sono tante dinamiche che stridono con i protocolli. Il discorso è diverso per sport come il tennis, dove le possibilità di contagio si riducono notevolmente”.

Parma-Reggiana: “Fu un derby importante giocato nell’anno della mia prima promozione in A. Lo ricordo in maniera incredibile, da lì in avanti abbiamo fatto cose eccezionali sia in campo nazionale che internazionale. Nel periodo in cui venne a mancare il nostro presidente (Ernesto Ceresini) avemmo un blackout, rischiando di vanificare quanto di buono fatto fino a quel momento, difatti in sette partite fummo capaci di raccogliere un solo punto, ma quella vittoria con la Reggiana per 2-0, con le reti di Melli e di Osio, ci aprì le porte per la massima categoria. Quello fu il mio primo campionato vinto e come il primo amore non si scorda mai”.

Italia ’94, finale contro il Brasile: “Il ricordo è vivo, è una ferita ancora aperta. Aver perso la finale per errori nostri fa male. Quanto al caldo fu un grande problema. Baggio ci portò in finale e non giocò al massimo a causa di un infortunio muscolare patito contro la Bulgaria. L’unico rammarico fu l’aver giocato quasi tutta la competizione nella parte est degli Stati Uniti, difatti lo stesso Sacchi disse che forse è stato un errore il nostro trasferimento in aereo a Pasadena il solo giorno prima della finale, con la stanchezza e gli infortuni, visto che non riuscimmo ad aver il tempo di adattarci al fuso orario. Ai rigori mancò la lucidità che hanno avuto i ragazzi nel 2006”.

Allenamenti per la ripresa: “La pausa è avvenuta in una fase in cui da curare c’è solo la parte atletica, pertanto si ripartirà cercando di potenziare la parte fisica, visto che si dovrebbe giocare in condizioni climatiche avverse, in tal senso può rivelarsi un’ottima soluzione la norma delle cinque sostituzioni”.

Giovinco-Parma: “Giovinco potrebbe essere una buona idea, conosce già l’ambiente e poi anche tecnicamente potrebbe essere un innesto molto importante. Ha grandi qualità ed un’ottima propensione per il gol, ovviamente non gli si può chiedere di fare la fase difensiva.”

Kulusevski-Juventus: “È un ragazzo con grandi valori ed è molto umile. Se affronterà l’esperienza bianconera con lo stesso atteggiamento visto a Parma potrà fare solo bene. Sicuramente ci saranno maggiori pressioni ma ha tutto il potenziale per imporsi”.

Koulibaly: “Dipende da quello che vuole fare, se è motivato a rimanere a Napoli allora lo terrei, ma se invece mira a guadagnare di più deve andare. Anni fa c’era un difensore fortissimo che era intenzionato a lasciare Parma ma la società lo trattenne e così fu autore di una pessima stagione, ciò è la dimostrazione di quanto contano le motivazioni “.

Offerte da top club: “Ho avuto qualche offerta ma alla fine non si è mai fatto nulla. Parma ha rappresentato tantissimo per me, è stato un punto di partenza che poi mi ha permesso di realizzarmi, di vincere trofei e di raggiungere la nazionale”.

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