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Parma Calcio

Amarcord Empoli: la 13ª qualificazione europea e un (in)dimenticabile ko

semi rovesciata Juraj Kucka in Empoli Parma 3 3 26a giornata Serie A 2018 2019 2 marzo 2019
Foto: Parma Calcio 1913

Sembra così démodé, però era magico. Empoli-Parma nasconde tanti amarcord.

Una sfida che, grazie a un gemellaggio che dura da quasi 41 anni. L’alleanza fra Desperados e Boys 1977 risale addirittura al 1984 ed è tra le più longeve nel calcio italiano: anche per questo, la partita sembra sempre “ovattata”, fuori dal tempo. Come lo sono ormai i precedenti del passato: ben 23 giocati fra Serie A, B, C e Coppa Italia (11 vittorie a 8 per i locali, oltre a 4 pareggi) nello stadio toscano, dove la squadra di Chivu si recherà sabato per chiudere i conti salvezza.

Servirebbe una vittoria per festeggiare come il 24 maggio 2003 quando, nel 34° e ultimo turno di quella stagione, le parate di Sebastien Frey unite ai due gol di Adrian Mutu (al 16’) ed Emanuele Filippini (86’) permisero ai gialloblù di mister Prandelli di battere gli azzurri allenati da Baldini centrando la tredicesima qualificazione consecutiva a una competizione europea: la vecchia e tanto cara Coppa UEFA, raggiunta grazie al 5° posto (ex aequo con l’Udinese, a 56 punti) in campionato.

L’ultimo successo parmigiano, nella massima serie, in casa dei toscani, invece, è datato 29 gennaio 2006 – la squadra di mister Baretta vinse 1-2 con i gol degli ex Marchionni e Bresciano –, mentre l’exploit più recente assoluto è maturato in Serie B ormai 16 anni or sono: un 1-4 (reti di Paci, bis di Paloschi e Mariga), il 13 marzo 2009, che permise all’undici di Guidolin di far partire la volata promozione.

Gioie, ma anche dolori. Come quel freddo sabato pomeriggio del 17 febbraio 2018, quando l’Empoli di Andreazzoli impartì una sonora lezione al Parma del collega D’Aversa (oggi curiosamente sulla panchina opposta): un netto e inequivocabile 4-0, per certi versi dimenticabilissimo, che finì per lasciare il segno in maniera indelebile. Ale Lucarelli e compagni, scivolati all’8° posto dopo quel tonfo con cui si era toccato il fondo, riuscirono a risalire la china di quella classifica di Serie B fino ad arrivare, 16 giornate più tardi, alla notte di La Spezia di quel 18 maggio che avrebbe segnato la storia…

Al “Carlo Castellani” si giocherà per i 3 punti senza esclusione di colpi. Il pareggio – che accontenterebbe gli ospiti, e certamente non i padroni di casa – è il segno più ricorrente ultimamente: Empoli e Parma hanno pareggiato 4 delle ultime 6 sfide di Serie A, con un successo per parte a completare il parziale; prima di questa serie non avevano mai diviso la posta in palio nelle precedenti 13 gare nella massima serie. Inoltre, l’Empoli ha “impattato” le ultime 3 partite casalinghe di Serie A contro il Parma; per i toscani si tratta della striscia aperta di pareggi interni più lunga contro una singola avversaria nella competizione (3 anche contro la Fiorentina).

 

(In copertina, la semi-rovesciata Juraj Kucka in Empoli-Parma 3-3 il 2 marzo 2019 – Foto: Parma Calcio 1913)
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