Nessun regalo, il Parma continua a vincere contro chiunque, anche se il suo campionato è finito da due settimane. Questa volta a farne le spese è stato il “rassegnato” Bellaria, penultimo in classifica e con una sterilità offensiva che non fa ben sperare in ottica salvezza. I gol vittoria sono stati messi a segno da Melandri e Lauria, due certezze assolute, e da Sereni, al suo primo centro in maglia crociata. 3-0 finale. La sensazione è che il Parma non abbia voluto affondare il coltello nella piaga e umiliare l’avversario. Comuqnue, la differenza tra le due squadre è stata enorme, come nella partita d’andata.
Partita dai ritmi bassi, dominata dal Parma nelle occasioni create e nel possesso palla. Gli avversari hanno provato una timida reazione nella ripresa grazie anche ad alcune accortezze tattiche di mister Cioffi, ma non è servito a molto, tant’è che Zommers non è mai stato chiamato in causa se non su alcuni cross.
La classica partita di fine stagione, insomma, anche se il Parma l’ha onorata al meglio, mantenendo la propria imbattibilità (un record dalla serie A alla D), quando alla fine del campionato mancano solo 90 minuti. Apolloni è una macchina da guerra, anche oggi ha mandato in campo la formazione tipo, lasciando in panchina diversi giovani che forse meriterebbero una presenza in più, soprattutto contro avversari abbordabili come il Bellaria.
La pioggia ha rovinato la festa prevista in curva nord (già rinviata nei giorni scorsi), gli spalti del Tardini hanno registrato un leggero calo delle presenze, ma il Parma non ha fatto una grinza e tra un gol e l’altro si è divertita ad osannare i suoi idoli storici, da Melli ad Asprilla, quest’ultimo in tribuna proprio per l’ultima di campionato del Parma.
(Vittorio Primiceri)
(Foto Facebook Parma Calcio 1913)