Due erano punti i necessari per poter passare in semifinale di Efaf Cup ma i Panthers non si sono accontentati; i ducali, davanti al pubblico amico, hanno travolto gli svizzeri dello Zurich Renegades con il risultato di 49 a 7.
Tra le fila delle pantere c’era grande attesa per l’esordio di Michael Pinkard, ex giocatore Nfl, attuale defensive coach per una sera in maglia da gioco; l’americano aveva promesso di segnare almeno quattro touchdown ed è finita ancora meglio: 30 punti e gesta da verso fuoriclasse che al XXV Aprile hanno fatto esplodere la Pinkard mania. In campo poi straordinariamente sono scesi anche gli altri coach americani: Andrew Papoccia, Paul Vellano e Matthew Perdoni. Al contrario sono rimasti a riposo Craig McIntyre e Grag Hay.
La partita si apre con una palla recuperata in fumble da Michele Canali. Alla seconda azione, sul secondo e dieci, Craddock trova Pinkard al centro che si gira e corre in end zone; Vergazzoli segna di piede per il primo vantaggio della partita: 7 a 0. Craddock questa volta pesca Pinkard sulla sinistra che in 2 yard oltrepassa la goal line e a seguire Vergazzoli centra la golpost (14 – 0).
Dopo il cambio campo Pinkard riceve ancora palla, corre per 28 yard e di forza, sulle 8 yard avversarie, salta un avversario firmando il terzo touchdown consecutivo; Vergazzoli imita il suo compagno di squadra con il terzo calcio su altrettante occasioni: 21 a 0. Craddock cambia gioco e running back; Papoccia riceve un passaggio di 30 yard direttamente in end zone con l’uomo incollato alla schiena; il punteggio si allunga di un altro punto con Vergazzoli (28 a 0). Ma il primo tempo si chiude all’insegna del mattatore della serata; Pinkard calamita un passaggio da 60 yard e corre per 20 yard trascinando l’avversario aggrappato ai suoi fianchi; nemmeno Vergazzoli sbaglia. I Panthers vanno negli spogliatoi sul 35 a 0 con la qualificazione in tasca dopo 30 minuti di gioco effettivo e gli svizzeri che non ha mai superato la propria metà campo.
Craddock-Pinkar-Vergazzoli sono sempre loro a riaprire le danze: un altro touchdwon e un altro calcio portano i ducali a 42 a 0. Da questo punto lo staff coach delle pantere lascia spazio alle “seconde linee” d’attacco tra cui il giovane quarterback Tommaso Monardi, che a soli 19 anni ha già esordito nella nazionale seniores, e il wide receiver Matteo Grigolo rientrante dopo un anno di assenza dal campo per un grave infortunio al ginocchio. A trascinare i compagni però è Alessandro Malpeli Avalli che sfrutta le sue doti migliori, velocità e agilità, per infilarsi tra gli ampi varchi difensivi lasciati dagli svizzeri ormai inermi; dopo due corse consecutive fermate a poche yard dall’end zone, Malpeli Avalli ottimizza un punt return: corre 60 yard in solitaria, sguscia tra due avversari che tentano di fermarlo sulle 10 yard e oltrepassa la goal line; kick di Vergazzoli 49 a 0. Sul finire della partita gli Zurich entrano nella red zone dei Panthers per la prima volta nella partita e in un’azione arrivano in end zone con Trautmann; Ndoyi calcia a buon fine. La partita si chiude sul 49 a 7.
I Panthers dunque accedono alla semifinale di Efaf Cup in programma il 5 giugno a casa di un altra squadra svizzera: i Calanda Broncos. Nel frattempo però la squadra di Papoccia dovrà tornare a giocare in campionato con una doppia trasferta ad Ancona contro i Dolphins (22 maggio) e a Catania contro gli Elephants (29 maggio) che chiuderanno la regular season.